di Ch. Mo.
Scampia – Il tema della tolleranza torna a farsi sentire insistentemente. Dopo lo spiacevole episodio di Roma in cui hanno perso la vita tre giovani ragazze Rom all’interno di una roulotte devastata da una bottiglia incendiaria, anche a Napoli e per motivi diversi, sono i Rom a finire nel mirino.
“Striscia la Notizia”, le “Iene” e tanti altri talk show continuano a raccontare episodi al limite della legalità che vedono coinvolti in primo piano i Rom: dalla tv, arrivano copiose le immagini delle giovani che alle spalle del Colosseo si arricchiscono ai danni dei turisti malcapitati; dal web diventano virali le video – inchieste sui clan dislocati lungo il confine del Lazio e proprietari di ville da urlo.
Intanto, la tolleranza è messa a dura prova. Così come la sicurezza e la legalità.
L’accaduto. Nella notte, a Scampia a prendere fuoco sono state le montagne di rifiuti accatastate all’esterno dell’area adibita abusivamente al campo Rom, in via Cupa Perillo, a Napoli. I cittadini hanno da subito allertato cittadini e automobilisti che transitavano in zona.
Il rogo è divampato intorno alle 22 ed è stato domato dalle squadre dei vigili del fuoco giunte sul posto e sostenute da una volante della polizia di Stato.
Sull’accaduto, si è espresso il consigliere dell’VIII municipalità Salvatore Passaro: «Io e un collega della municipalità abbiamo inviato un esposto al procuratore della Repubblica, al presidente della Regione ed al prefetto per richiedere il loro intervento. Le aree su cui sorge il campo sono di proprietà del comune e occupano anche la sede stradale, costituendo un serio pericolo sia per loro che per i cittadini. I roghi poi, vanno avanti da sempre e soprattutto ora – che si approssima la stagione estiva – stanno iniziando ad essere sempre più frequenti. Speriamo che il nostro grido di aiuto non rimanga inascoltato. Abbiamo bisogno di legalità e sicurezza in uno dei territori più difficili della città».
Intanto, nel quartiere di Scampia numerose sono le proteste degli abitanti che in quel luogo sono nati. Voci che, se inascoltate, potrebbero sfociare in proteste.