Poca gente, poche novità. La 59^ edizione della Fiera della Casa, storico appuntamento della Mostra d’Oltremare di Napoli, per molti espositori si rivela un flop, come qualcuno di loro ammette a denti stretti. Il campionario è il solito: divani, mobili, cucine, poltrone massaggianti, olii e pozioni che promettono “magie”.Qualche visitatore ne approfitta almeno per rinfrescarsi, visto che all’interno dei padiglioni c’è l’aria condizionata e il biglietto d’ingresso, fino alle 19.30, costa un euro e cinquanta centesimi.
Tre, in particolare, gli espositori che raccolgono il successo maggiore: il primo viene dalla Toscana e propone le sue “Miniature d’arte”, una sorta di presepe dei giorni nostri, con piccoli oggetti, per lo più in legno, da attaccare su basi più grandi a formare dei quadretti tutti personalizzati: i prezzi sono bassi e la gente apprezza e compra. All’esterno, invece, grazie anche alla simpatia dell’espositore, c’è la fila per provare l’antifurto “nebbiogeno”: una fittissima coltre di nebbia (innocua per la salute) pronta ad investire l’eventuale ladro che dovesse entrare nel nostro appartamento. Millecinquecento euro il costo per una casa di circa 100 metri quadrati.
Infine, l’imitazione del supporto dello smartphone di ultima generazione che permette a soli 10 euro la visione e i giochi in 3D. Per il resto, in particolare nei padiglioni esterni, e quindi penalizzati dall’afa, i cosiddetti prodotti “magici”: le colle attaccatutto, i panni miracolosi, i tritatutto e via dicendo. Gli organizzatori, comunque, hanno promesso novità per la prossima edizione, la sessantesima. Chissà, potrebbero essere forse rinverditi i fasti degli anni ’70, quando i napoletani attendevano la Fiera della Casa con entusiasmo e voglia di novità.
di Mario Amitrano