La denuncia
di Cinzia Marchegiani
European Consumers, associazione dedita alla salvaguardia del patrimonio ambientale e della salute umana ha realizzato da poco una complessa indagine sul MOSE, opera pubblica costellata da scandali, corruzione e inchieste che hanno coinvolto uomini politici di destra e sinistra e che ha divorato 7 miliardi di euro invece di 1,6 miliardi senza contare gli altissimi costi di manutenzione e gli incalcolabili danni ambientali.
L’indagine si fonda su atti amministrativi pubblici, processi penali, e valutazioni di merito riguardo le dichiarazioni degli esperti che profeticamente avevano ammonito l’esito di scelte scellerate ai danni oltre economici pubblici quelli più gravemente irreversibili e cioè quelli ambientali a carico del patrimonio più grande che il mondo abbia in prestisto, la Laguna di Venezia.
Infatti come sottolinea il comitato scientifico di European Consumers: “La Commissione Nazionale VIA nel ‘98 e il Ministro dell’Ambiente Ronchi nel ‘99 hanno giudicato incompatibile e inopportuno il progetto e indicato che, per la salvaguardia di Venezia e della laguna, bisognava cambiare tutta l’impostazione. Le giuste indicazioni del Decreto del 1999 per ridurre le alte maree e aumentare la protezione in città (riequilibrio idrodinamico, morfologico e ambientale, difese e innalzamenti locali, innalzamenti dagli strati profondi, riduzione della larghezza delle bocche di porto) sono state del tutto ignorate per poter realizzare la grande opera”.
INDAGINE EUROPEAN CONSUMERS, UNA DENUNCIA CHE LASCIA UNA MEMORIA STORICA A SERVIZIO DELLA MAGISTRATURA E DEI POLITICI CHE HANNO A CUORE LA TUTELA AMBIENTALE
Introduzione
Il 10 luglio 2020 durante la prima prova generale in vista della prevista conclusione dei lavori entro la fine del 2021 le 78 dighe mobili che costituiscono il Mose sono state azionate dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Poco prima c’è stata un’azione di protesta da parte di attivisti ambientalisti che a bordo di una decina d’imbarcazioni nella zona di San Marco, hanno mostrato cartelloni contro le grandi navi e definito l’opera inutile e dannosa dal punto di vista ambientale[1] oltre ad essere ormai obsoleta[2].
Sul sito di No Grandi Navi[3] è precisata la posizione degli oppositori all’opera: «un mostro che da quasi trent’anni succhia risorse pubbliche contribuendo alla rovina della città». In base alla testimonianza video dei militanti le loro imbarcazioni sono state «speronate» dalle forze dell’ordine: polizia di Stato, polizia Municipale, carabinieri e finanza[4].
Come si è verificato durante le prove il sale corrode il metallo delle cerniere e i sedimenti bloccano le paratie. Problemi che faranno lievitare i costi di manutenzione[5].
Il Presidente del Consiglio ha ammesso che “Per quanto riguarda la manutenzione costerà sicuramente, milione più, milione meno. Quest’opera prevede una manutenzione costosa e impegnativa dal punto di vista finanziario. Con la struttura stiamo anche predeterminando le modalità per consentire il finanziamento, che deve essere costante e annuale”.
Quindi di fatto un disastro che continuerà a succhiare le già asfittiche risorse pubbliche regionali e statali.
La storia del MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è una tipica storiaccia italiana di denaro pubblico trasformato in denaro nero dalle imprese per corrompere responsabili amministrativi compiacenti. Invece di costare 1,6 miliardi di euro, ne è costati 7[6] senza contare gli altissimi costi di manutenzione e gli incalcolabili danni ambientali. Tutta l’opera è stata segnata da gravissimi episodi di corruzione, sanzionati da processi che hanno rivelato gravissimi episodi criminali per coprire lavori e opere mal progettati e peggio realizzati. Ed ha determinato gravissimi danni ambientali a un habitat prioritario ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CE.
[1] Il Mose di Venezia è stato azionato per la prima prova generale. https://www.wired.it/attualita/politica/2020/07/10/mose-venezia-prima-prova/
[2] Il Mose di Venezia non proteggerà il centro storico dall’acqua. alta. https://www.wired.it/attualita/ambiente/2015/01/02/mose-venezia-non-proteggera-centro-storico-acqua-alta/
[3] http://www.nograndinavi.it/
[4] Mose, No Nav: «Un mostro che succhia risorse pubbliche». Codacons: «Inesattezze»“. https://www.veneziatoday.it/cronaca/comitati-contro-mose-protesta-no-nav.html
[5] Venezia . Le prove generali di Mose. Ecco tutti i passi che restano. https://www.avvenire.it/attualita/pagine/mose-conte-non-siamo-qui-per-passerelle-verifica-lavori
[6] A che punto è la costruzione del Mose a Venezia? https://www.wired.it/attualita/tech/2019/11/13/mose-venezia-costruzione/
Il sistema di 78 paratoie mobili a scomparsa, poste alle cosiddette «bocche di porto» (i varchi che collegano la laguna con il mare aperto attraverso i quali si attua il flusso e riflusso della marea) di Lido, San Nicolò, Malamocco e Chioggia, dovrebbe isolare la laguna di Venezia dal mare Adriatico, innalzandosi nel giro di cinque ore. Una volta in funzione il sistema dovrebbe proteggere Venezia dalle maree eccezionalmente alte, da 110 centimetri a tre metri. Ma non potrà fare nulla per limitare i danni delle «acque medio-alte», tra gli 80 e i 100 centimetri, sempre più ricorrenti. Questo “gioiello di ingegneria nazionale” è stato pensato per fronteggiare situazioni estreme, come i 194 centimetri della tremenda alluvione del 4 novembre del 1966.
La Commissione Nazionale VIA nel ‘98 e il Ministro dell’Ambiente Ronchi nel ‘99 hanno giudicato incompatibile e inopportuno il progetto e indicato che, per la salvaguardia di Venezia e della laguna, bisognava cambiare tutta l’impostazione. Le giuste indicazioni del Decreto del 1999 per ridurre le alte maree e aumentare la protezione in città (riequilibrio idrodinamico, morfologico e ambientale, difese e innalzamenti locali, innalzamenti dagli strati profondi, riduzione della larghezza delle bocche di porto) sono state del tutto ignorate per poter realizzare la grande opera.
Nel 1998 da parte della (Commissione VIA nazionale) sull’impatto ambientale del MOSE si parlava di sistema datato, che si sarebbe dovuto realizzare e verificare per gradi, che fosse inutile sia per l’acqua bassa, quando comunque una parte di Venezia si allaga, mentre onde troppo alte potrebbero mandare in risonanza le paratoie oscillanti con divaricamento reciproco che annullerebbe l’effetto della barriera o potrebbero causare persino la fuoriuscita dai cardini. Infine si identificavano elevati costi di manutenzione dal momento che l’opera giace per la maggior parte del tempo sotto acqua marina e va incontro a bio-deterioramento a causa di animali e piante che possono aderirvi.
Nel 2006 il governo Prodi, dopo verifiche molto blande, ne decide la prosecuzione. Nel corso delle riunioni del Comitato nel 2006, emersero i punti deboli di un progetto già vecchio e vennero presentate delle alternative perché era irragionevole, di fronte alle evidenze presentate da professori come Luigi D’Alpaos, ordinario di Idraulica all’Università di Padova, non optare per soluzioni alternative. Ma il governo Prodi scelse di non ascoltare, convocò un Cdm e impose l’autorizzazione a procedere. Alcuni esperti presenti presentarono un esposto alla Corte dei Conti suggerendo di imporre il sequestro preventivo sui conti bancari di tecnici e politici presenti a quelle riunioni. Nel 2008 la società francese «PRINCIPIA R.D.» (società di consulenza per la modulazione) approva ulteriormente il progetto Mose ignorando ancora una volta i pareri tecnici e Berlusconi avvia l’opera senza rifare la Valutazione[1].
I lavori sono iniziati nel lontano 2003, ma invece di entrare in funzione nel 2011 la data è stata rimandata al 2016, poi al 2021, come specificato nel bilancio 2018 del Consorzio, dove si afferma che il completamento degli impianti è stato previsto per fine giugno 2020 con il conseguente avvio della fase di sperimentazione. In un’audizione alla Camera del 26 luglio 2018 l’ingegner Francesco Ossola, amministratore straordinario del Cnv, aveva dichiarato che “ad oggi, sono completate le opere per una percentuale del 93 per cento ed entro la fine dell’anno saranno depositate tutte le paratoie”[1].
[7]”Mose puzzava di marcio già nel 2006, quando il governo Prodi non ascoltò”. Armando Danella, ex responsabile salvaguardia laguna https://www.huffingtonpost.it/2014/06/04/mose-intervista-armando-danella_n_5445373.html
Il 4 novembre 2019 è saltato il collaudo del sistema di barriere mobili coinvolto nel bloccaggio dell’acqua alta perché “alcuni tubi che immettono aria e acqua per consentire l’innalzamento e l’abbassamento dei portelloni, hanno manifestato vibrazioni anomale. E quindi, in via precauzionale, si è preferito ordinare controlli prima di procedere[1]. Le operazioni, come specifica un’ordinanza della Capitaneria di porto di Venezia dello scorso 18 ottobre, erano previste dal 21 ottobre al 4 novembre 2019.
È un’impresa estremamente costosa installare, gestire e manutenere un sistema di paratoie poste in acqua salmastra ed esposte a correnti e incrostazioni. Olandesi, tedeschi e inglesi per difendere le loro coste utilizzano sistemi di dighe all’asciutto, con cerniere isolate perfettamente dagli agenti atmosferici, perché sono molto delicate. In Italia invece si è deciso di metterle sott’acqua.
Nella seduta del 6 settembre 2005 della X Commissione congiunta alla IV Commissione del comune di Venezia erano state presentate da De Simone, del gruppo italo-norvegese-olandese EKO-NORCONSULT-TEC (che ha realizzato decine di dighe e tunnel sottomarini in tutto il mondo), soluzioni alternative a del MoSE. A Rotterdam è stato realizzato un sistema composto da due sbarramenti mobili che ruotando chiudono un canale collegato al mare, in caso d’alta marea. Le strutture di Rotterdam, quando non sono in esercizio, sono all’asciutto, ispezionabili e facilmente sottoponibili a manutenzione. Altri sistemi sono basati su degli elementi in gomma, gonfiati per arginare le alte maree; strutture che sarebbero state la soluzione giusta per Venezia, considerato che già operano e sono reversibili, senza la necessità d’invasive e costosissime strutture subacquee.
Nel caso del MOSE i cassoni e le paratoie devono funzionare sul fondo sabbioso del mare, con correnti marine che favoriscono l’ingresso di sabbia e dei detriti nelle intercapedini. I gruppi di aggancio-sgancio e le cerniere sono soggetti all’aggressione salina, alle incrostazioni di cozze e di altri mitili. La manutenzione costerà ufficialmente fra gli 80 e i 90 milioni l’anno, soldi che non si sa chi dovrà sborsare e le cerniere delle paratoie mostrano segni di corrosione prima ancora che il Mose sia in funzione[2]. Per completare l’opera e riparare le strutture rovinate dal tempo ci vorranno altri 700 milioni.
Oltre alle stranezze tecniche ed economiche è lunga la lista di politici e imprenditori responsabili del sistema di tangenti scoperto tra il 2013 e il 2014 che tra arresti, indagini e processi ha bloccato lo sviluppo dell’opera. Secondo i magistrati attorno al Mose sarebbero state emesse 33 milioni di euro di fatture false: almeno la metà, 16/17 milioni, sarebbero servite a pagare mazzette. Altre stime portano a una stima di quasi cento milioni[3]. Attualmente il Consorzio Venezia Nuova è controllato da un commissario: l’avvocato dello Stato Vincenzo Nunziata che deve garantire speditezza nel completamento.
Secondo quanto ricostruito, in soli cinque anni il Cvn avrebbe versato tangenti per oltre un centinaio di milioni di euro. L’indagine ha travolto ex-presidenti Regionali, ex ministri, assessori regionali e ex-sindaci. Attorno al Mose non hanno funzionato i controlli in tutti i settori: presidenza del consiglio, ministeri dei Lavori Pubblici e dell’Economia con tutte le strutture collegate. Si sottolinea l’esiguità delle pene per coloro che sono stati riconosciuti colpevoli e l’utilizzo della prescrizione per assoluzioni rilevanti assolutamente “bipartisan”.
Le opere pubbliche, specie quelle mirate a difendere il nostro territorio (a maggior ragione dal rischio climatico) sono fondamentali. Ma il MOSE è il simbolo di quel che non si deve fare e della debolezza degli apparati normativi che sembrano favorire corruzione, evasione fiscale e incertezza della pena.
[8] A che punto è la costruzione del Mose a Venezia? https://www.wired.it/attualita/tech/2019/11/13/mose-venezia-costruzione/
[9] Venezia: il bluff del Mose, la grande opera contro l’acqua alta ancora rinviata. E la ruggine se lo mangia. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/11/13/il-mose-ancora-rinviato-e-la-ruggine-se-lo-mangia/5561129/
[10] Venezia, l’acqua alta e il Mose quasi finito. Perché le dighe non sono state usate https://www.ilsole24ore.com/art/venezia-l-acqua-alta-e-mose-quasi-finito-perche-dighe-non-sono-state-usate-ACiG7ey
Breve Cronologia
La legge speciale 798/1984 definisce i criteri generali del progetto per la salvaguardia di Venezia e stanzia i primi fondi per l’attuazione dei progetti: 600 miliardi di lire per il primo triennio di lavori (studi e sperimentazione). Si legge nel testo che 238 miliardi di lire venivano stanziati per:
«studi, progettazioni, sperimentazioni ed opere volte al riequilibrio idrogeologico della laguna, all’arresto e all’inversione del processo di degrado del bacino lagunare e all’eliminazione delle cause che lo hanno provocato, all’attenuazione dei livelli delle maree in laguna, alla difesa, con interventi localizzati, delle «insulae» dei centri storici e a porre al riparo gli insediamenti urbani lagunari dalle «acque alte» eccezionali, anche mediante interventi alle bocche di porto con sbarramenti manovrabili per la regolazione delle maree, nel rispetto delle caratteristiche di sperimentalità, reversibilità e gradualità contenute nel voto del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici n. 201 del 1982».
Inoltre, stabilisce che a occuparsi della coordinazione e del controllo fosse un Comitato (“Comitatone”), costituito dal presidente del Consiglio dei Ministri e da alcuni ministri, dal presidente della regione Veneto, dai sindaci di Venezia e Chioggia e dal Magistrato alle Acque (l’ente locale che per il ministero dell’Ambiente si occupa della gestione della laguna di Venezia), e sancisce uno degli aspetti più controversi: la possibilità per il ministero dei Lavori Pubblici di di affidare i lavori a un consorzio di imprese, dietro trattativa privata, senza gara.
Nel maggio del 1985 il Comitatone affidò al consorzio Nuova Venezia i lavori in “concessione unitaria”. Del Consorzio, nel 1985, facevano parte 27 aziende, tra cui Impresit, Girola, Lodigiani, Fincosit e società del gruppo IRI.
[11] Venezia, decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne: perché non c’è il Mose a proteggere la città https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/13/venezia-decine-di-milioni-di-tangenti-e-una-ventina-di-condanne-perche-non-ce-il-mose-a-proteggere-la-citta/5562139/
Nel 1989 il Consorzio Nuova Venezia presentò un progetto preliminare per la salvaguardia della laguna di Venezia: il progetto Riequilibrio E Ambiente (REA). Il progetto prevedeva una serie di interventi, tra cui la costruzione di una serie di paratie mobili in prossimità delle bocche di porto della laguna, che si potessero alzare all’occorrenza per limitare gli effetti della marea: il MOSE.
Nei mesi successivi cominciarono i primi test sperimentali del MOSE nella laguna. L’allora presidente del Consorzio, Luigi Zanda, poi capogruppo del PD al Senato, aveva stimato la fine dei lavori per il 1995 e il costo del MOSE in 1300 miliardi di lire, che oggi sarebbe circa 1,3 miliardi di euro.
Nel 1990 il Consiglio superiore dei Lavori pubblici, con i voti 540 e 625 del 15 marzo, espresse parere negativo sul progetto MOSE, suggerendo che fosse stralciato e fosse data priorità ad altri lavori previsti dal progetto REA. Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici affermava che il progetto MOSE faceva troppo affidamento sulle paratie mobili piuttosto che su quelle fisse e che poneva alcuni problemi di gestione, manutenzione, elevato costo di costruzione e affidabilità dell’opera.
Il 20 marzo del 1990, il Comitato decise di proseguire con i lavori previsti dal progetto REA. Tuttavia tra il 1990 e il 1994 il progetto subì forti ritardi. I fondi necessari non vennero stanziati se non in parte, e con la legge 139 del 1992 fu specificato che i lavori del MOSE dovessero essere subordinati a quelli più generali di riequilibrio idrogeologico della laguna. Nel frattempo, nel 1994, il progetto di massima per le opere di salvaguardia della laguna fu approvato anche dal Comitato Tecnico del Magistrato delle Acque e dal CSLP, con un voto che dava la possibilità di passare alla fase esecutiva del progetto.
Ottenuto il via libera tecnico del 1994, il progetto venne subordinato a una valutazione di impatto ambientale, richiesta dal comune di Venezia. Nel 1998 il ministero dell’Ambiente e quello dei Beni culturali diedero una valutazione di impatto ambientale negativa. La regione Veneto, di cui Giancarlo Galan era presidente, contro il parere dei due ministeri fece ricorso al TAR del Veneto e con una sentenza del 22 giugno 2000 ottenne l’annullamento del parere negativo di impatto ambientale.
Il Comitatone rimandò la decisione al Consiglio dei ministri presieduto da Giuliano Amato che con una delibera del 15 marzo del 2001 stabilì che prima di passare all’attuazione del progetto si dovesse procedere “ad un ulteriore stadio progettuale degli interventi necessari con gli obiettivi dell’ottimizzazione del ricambio mare – laguna, della riattivazione dei dinamismi naturali della laguna stessa, del contrasto delle azioni riscontrate direttamente distruttive dell’ambiente lagunare.”
Nel dicembre 2001 il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) inserì il progetto MOSE nell’elenco delle infrastrutture strategiche, stimando i costi dei lavori in 4.131 milioni di euro. Nel 2002 anche il Magistrato alle Acque approvò il progetto definitivo del MOSE e i fondi per la sua costruzione vennero stanziati. Nel maggio del 2003, con una cerimonia a cui presenziarono Silvio Berlusconi e Giancarlo Galan, allora rispettivamente presidente del Consiglio e presidente del Veneto, iniziarono i lavori per la costruzione del MOSE. Inizialmente la fine dei lavori era prevista per il 2014.
Problemi tecnici
Nel 2017 c’è chi affermava che probabilmente il sistema antimarea[1] andava rottamato. Verifiche e perizie mostrano che molte paratie mobili sono intaccate dalla corrosione e dai mitili. E le cerniere rischiano di rompersi. I cassoni subacquei sono intaccati da corrosione, muffe e dai peoci, le cozze. Le paratoie posate in mare non si alzano per problemi tecnici. Quelle da montare, lasciate a terra, si sono arrugginite per la salsedine nonostante le vernici speciali.
In un rapporto commissionato dal provveditorato alle opere pubbliche di Venezia si afferma che è forse irreparabile la corrosione elettrochimica dell’ambiente marino delle parti metalliche saldate ai cassoni in cemento alle quattro bocche di porto della laguna, come altri tecnici avevano annotato durante i tre decenni dalla prima inaugurazione del prototipo a Riva degli Schiavoni, 1988).
Secondo la perizia il MOSE rischia cedimenti strutturali per la corrosione elettrochimica dell’ambiente marino e per l’uso di acciaio diverso da quelli dei test. Le cerniere che collegano le paratoie mobili alla base in cemento sono 156 e ognuna pesa 36 tonnellate; l’appalto da 250 milioni affidato senza gara al gruppo Mantovani, sono ad altissimo rischio di essere già inutilizzabili.
Nel documento di legge:
“C’è la seria probabilità che la corrosione provochi danni strutturali e dunque il cedimento della paratoia (…) Abbiamo l’assoluta convinzione che la protezione offerta dalla vernice non sia totale (…) Il connettore femmina, dal quale dipende il funzionamento delle barriere mobili, costituisce l’anello debole dell’apparato a causa di un mancato controllo ispettivo per la sua intera vita di 100 anni, a meno di una laboriosa e costosa manutenzione straordinaria. Inoltre, la necessità di effettuare tale manutenzione verrebbe segnalata da malfunzionamenti causati da danni ormai avvenuti e talvolta irreparabili. Cioè, quando è troppo tardi. In questo caso, l’unica cosa da fare è sperare che i danni che certamente si saranno verificati sui connettori femmina di Lido, San Nicolò, Malamocco, Chioggia, siano contenuti”[2].
Durante la fase di sperimentazione, i componenti delle cerniere erano stati fabbricati con materiali di qualità migliore rispetto a quelli impiegati nella produzione di serie. Il perno di rotazione sottoposto ai test di laboratorio era fatto di ottimo acciaio prodotto dalla Valbruna di Vicenza e lavorato dalla Focs Ciscato di Velo d’Astico.
Invece i perni di serie da installare nelle quattro bocche di porto provengono da impianti dell’Europa dell’Est e presentano una lega diversa da quella del prototipo.
[12]Venezia e il suo MOSE, storia di un fallimento. http://www.lastampa.it/2017/10/11/scienza/venezia-e-il-suo-mose-storia-di-un-fallimento-mfwrL5oVafcx0pBZf1w70K/pagina.html
[13] Il Mose ad alto rischio può affondare Venezia http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/02/03/news/il-mose-fara-affondare-venezia-1.294793
Nel 2018 architetto Renato De Simone, specializzato in costruzioni sotterranee, sottomarine, ingegneria sismica e trasporti, ha affermato
“Le paratoie e le cerniere sott’acqua non resteranno pulite per 5 anni. Attualmente il Consorzio Venezia Nuova prevede che i costi annui della manutenzione si aggireranno sugli 80 milioni di euro, ma se per le paratoie rispetteranno, come dovrebbero, le norme per gli scafi navali, sarà obbligatorio smontarle e revisionarle ogni 20 mesi circa. E i costi annui supereranno i 150 milioni di euro. Un recente studio del Cnr sulla subsidenza della Laguna di Venezia, ha certificato l’abbassamento della laguna nella zona delle 3 bocche di porto (Mose), di 8 centimetri in soli 2,5 anni, e non come previsto in 100 anni. Se l’abbassamento continua e non è omogeneo per tutta la lunghezza, c’è il rischio che si creino disallineamenti, dislivelli, avvallamenti sottomarini e che le paratoie si blocchino prima di emergere”[1].
Il Consorzio Venezia Nuova, l’organismo commissariato che gestisce la realizzazione del MOSE, aveva proposto una costosissima operazione di isolamento completo di Piazza San Marco e della Basilica, con la posa di un’enorme guaina. Ma la piazza può essere messa al sicuro fino a 110 centimetri di acqua alta con un intervento da 2 milioni di euro che prevede speciali «tappi» di gomma e metallo per bloccare l’entrata della marea dal sottosuolo e l’innalzamento dei masselli della piazza.
Un controllo ha mostrato che le cerniere del MOSE di Treporti, sott’acqua da tre anni e mezzo, presentano uno stato avanzato di corrosione. Nelle prove si sono viste paratoie che non si alzano, o che non rientrano nella sede per i detriti accumulati, problemi alle tubazioni, un cassone esploso nel fondale di Chioggia.
Una nave speciale costata 52 milioni per trasportare le paratoie in manutenzione al rimessaggio in Arsenale ha ceduto tentando di sollevare una delle barriere.
Uno studio del Cnr ha aggiornato la mappa del fondale della Laguna, scoprendo nei fondali copertoni, elettrodomestici, relitti di barche, containers e evidenziato che le strutture posate del MOSE hanno generato erosione dei fondali.
Danni e Incompatibilità Ambientali
La commissione valutazione di impatto ambientale ne dicembre del 1998 concluse che il MoSE ha un impatto disastroso sugli equilibri lagunari, non garantisce funzionalità e manifesta problemi insormontabili nella gestione. Nel documento finale si legge che «comportando un sempre più elevato numero di chiusure (delle paratoie) non è in grado di governare le maree più frequenti e medio-alte, se non a danno della portualità e dell’aperto e continuo scambio tra mare e laguna” e si conclude che il MoSE, non è “compatibile con le attuali condizioni di criticità dell’ecosistema di riferimento, comprendente la laguna, la città di Venezia, il relativo bacino scolante”.
Dopo l’annullamento della Valutazione di Impatto Ambientale da parte del TAR del Veneto nel 2000, non è stata portata a termine una nuova analisi di impatto ambientale statale ma solo delle analisi richieste dalla regione Veneto. A tal proposito, Galletti ha detto:
«I competenti uffici di questo ministero avevano formalmente rilevato il non corretto rispetto della normativa in materia di Via ritenendo fosse necessaria, per l’ovvio collegamento con il progetto originario, la Via statale».
[14] «Mose, manutenzione da 150 milioni». https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/01/21/news/mose-manutenzione-da-150-milioni-1.16382445
Nel 2003 il MoSE è stato autorizzato in deroga alle normative sulle valutazioni ambientali e alle regole sui lavori pubblici, grazie alla regia del comitato istituito dalla Legge speciale su Venezia che era nata per proteggere la Laguna.
Il 3 aprile 2003 con un a Delibera del Comitatone, che faceva riferimento a precedenti decisioni del Consiglio dei Ministri, fu chiusa la procedura di VIA con un giudizio positivo, di carattere politico, senza che ci fosse alcun vaglio in sede tecnica delle possibili alternative. Si è affidata, senza gara, al Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico un progetto senza fare la Valutazione di Impatto Ambientale – che avrebbe consentito la comparazione delle alternative a minor costo ambientale, economico e sociale – e violando le normative europee a tutela della biodiversità, arrecando “danni ai valori ecologici della Laguna” .
Nel 2009 la DG Ambiente della Commissione Europea decise, dopo pressioni da parte del Governo italiano di chiudere la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per violazione della Direttive Habitat e Uccelli, ammettendo che le disposizioni della Direttiva Habitat sono state violate dalle Autorità italiane”.
Il professor Luigi Dal Paos, direttore del dipartimento di ingegneria idraulica dell’Università di Padova, dichiara alla stampa nel 2014:
«Noi consulenti naturali per quella grande opera, siamo stati messi all’angolo perché ci siamo rifiutati di modificare una relazione».
Il Dipartimento aveva già appurato come il canale dei Petroli avesse dissestato la laguna «incrementando il processo erosivi della laguna centrale», portandole via 60 centimetri di fango.
Il Canale dei Petroli, che permette alle petroliere commerciali di raggiungere Porto Marghera e alle crociere e ad altre imbarcazioni di grandi dimensioni di arrivare fino San Marco, è una delle cause dell’alluvione del 1966 e della completa disarticolazione del sistema lagunare e del suo rapporto con il mare.
Il nuovo canale è diventato il collettore dei sedimenti provocati dal moto ondoso “naturale” e di quello artificiale generato dal passaggio di navi sempre più numerose e grandi. I flussi di marea sono risultati più ampi e veloci per le nuove sezioni dei canali portuali e l’assenza dell’azione “frenante” di velme e barene[1].
Ora si vorrebbe migliorare questo vero cancro della Laguna e approfondirne altri per migliorare la circolazione in Laguna di imbarcazioni che non ci dovrebbero nemmeno entrare.
La laguna sud, prima dell’apertura del Canale dei Petroli, aveva una profondità media di poche decine di centimetri con velme e canali a bassa profondità, mentre oggi ha una profondità uniforme di 1,5-2 m. con la formazione di uno specchio d’acqua continuo. Analogamente l’estensione delle barene nella laguna è passata da circa 170 kmq all’inizio del ‘900 ai 105 kmq del 1970, ai 60 kmq del 2000, agli attuali 47 kmq. Ambienti unici e irripetibili di grandissimo valore ambientale sono stati perduti probabilmente per sempre.
Negli ultimi decenni, al degrado indotto dal Canale dei Petroli si è aggiunto l’effetto distruttivo del moto ondoso prodotto dall’aumento esponenziale dei natanti a motore.
Gli scavi, l’abbassamento dei fondali e l’allargamento delle bocche di porto necessarie per costruire il MOSE fanno in sostanza esattamente l’opposto di quello che si sarebbe dovuto fare per il riequilibrio della laguna.
Quando le paratoie sono azionate la laguna è disconnessa dal mar Adriatico comportando modificazioni alla circolazione idrodinamica all’interno della Laguna; l’alterazione dei flussi d’acqua e di sedimenti tra la Laguna e il mare possono portare a maggiore influenza delle acque dolci che provengono dal bacino scolante e modificare i tempi di rinnovo dell’acqua[2] e in generale l’intero sistema ecologico.
Per il suo negativo impatto ambientale su un territorio profondamente delicato potrebbe vanificare interventi necessari e auspicati, volti alla salvaguardia ed al riequilibrio della laguna.
Il Mo.S.E. pregiudica aree di particolare pregio ambientale protette e vincolate dall’Unione Europea. Del resto, ha avuto un sostanziale giudizio negativo dalla Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale, in quanto ritenuto incompatibile con le attuali condizioni critiche dell’ecosistema unitario comprendente la città di Venezia, la laguna ed il bacino in essa scolante.
EUROPEAN CONSUMERS: “MOSE TRA SCANDALI E CORRUZIONE”
European Consumers traccia una sentenza lucida e sconsilante:
“Tutta l’opera è stata segnata da gravissimi episodi di corruzione, sanzionati in un processo che ha rivelato un giro di mazzette per coprire lavori e opere mal progettati e peggio realizzati.
Nel 2009 da verifiche fiscali su una delle aziende coinvolte nei lavori di costruzione del Mose emergono delle anomalie. L’impresa emetteva false fatture e destinava il denaro ad alcuni conti esteri. Con quei soldi secondo gli inquirenti venivano corrotti rappresentanti politici e funzionari.
I primi arresti nel febbraio del 2013 coinvolgono l’ex segretaria personale di Giancarlo Galan, Claudia Minutillo, e Piergiorgio Baita, presidente di una delle società costruttrici, la Mantovani. Dopo pochi mesi finisce in manette anche Giovanni Mazzacurati, già presidente del Consorzio Venezia Nuova, cui fanno capo grandi aziende e attività locali coinvolte nei lavori di costruzione del Mose e negli interventi di prevenzione dell’acqua alta in laguna.
Nelle inchieste si parla di fondi neri milionari creati truccando le gare e facendo lievitare i costi non solo del Mose ma anche delle opere connesse alla salvaguardia di Venezia e finanziate con la Legge speciale. Soldi depositati su conti criptati e affidati alla “discrezione” di istituti bancari con sede nei paradisi fiscali. Soldi che come ha sottolineato Nordio hanno pagato di tasca propria tutti i cittadini.
Nel giugno 2014 sono condotte in carcere 25 persone e 10 ristrette ai domiciliari, tra politici e amministratori delle ditte coinvolte nel Mose (vedi tabella 1). Le loro vicende umane e processuali sono un interessante spaccato sia dell’inchiesta in oggetto che dell’attuale gestione della cosa pubblica a livello nazionale e locale e del suo rapporto con i privati.
I pubblici ministeri titolari dell’inchiesta Stefano Ancilotto, Stefano Buccini e Paola Tonini definiscono quello del Mose un sistema di corruzione ben congegnato e diffuso, tanto da «integrare in un’unica società corrotti e corruttori». In molti casi, scrivono i magistrati, «la mazzetta viene pagata anche quando il pubblico ufficiale corrotto ha cessato l’incarico o quando il politico ha cessato il suo ruolo a livello locale», mantenendo un rapporto di continuità. E la «rendita di posizione», secondo i pubblici ministeri «prescindeva dal singolo atto illecito»[1].
. Mantovani costruzioni ha patteggiato una pena pecuniaria di 118 mila euro oltre ad una confisca di ulteriori 109 mila euro;
. Adria Infrastrutture 53 mila di multa e 50 mila di confisca;
. Cooperativa San Martino 20 mila più la confisca di un immobile del valore di circa 100mila euro;
. Nuova Coedmar 35 mila euro di multa e 100 mila euro di confisca[2].
. Il GUP ha disposto confische per circa 24 milioni a carico di Baita e Buson, per i ruoli che avevano nella Mantovani[3].
[17] Inchiesta Mose, tutto quello che c’è da sapere (spiegato in tre minuti) https://www.open.online/2019/11/14/tutto-quello-che-ce-da-sapere-inchiesta-sul-mose-spiegato-in-tre-minuti/
[18] Processo Mose, patteggiano 4 aziende coinvolte: multe per mezzo milione https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/mose_patteggiano_4_aziende_coinvolte_processo-3812432.html
[19] Mose, gli indagati patteggiano: pena massima due anni. http://www.veneziatoday.it/cronaca/mose-indagati-patteggiano.html
[20] Venezia, dirigente della Regione con la finta laurea: era stato assolto per l’inchiesta Mose https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/politica/18_ottobre_27/dirigente-regione-la-finta-laurea-f9ac8c78-d9bd-11e8-a936-b2779db545c3.shtml.
“La laurea – «Doctor honoris causa in Political Science» – risaliva infatti alla fantomatica «Universitas Internationalis Studiorum Superiorum Pro Deo» di New York, con sede lungo la Settima Avenue, di cui si erano occupati già negli anni Novanta i giornali nazionali: più che un’università era infatti una sorta di «agenzia viaggi» che proponeva per 10 milioni di lire, allora una bella cifra, un pacchetto completo charter più laurea. E infatti lo Stato italiano l’aveva messa nella black-list delle «scuole» non riconosciute. Il pezzo di carta era stato dato ad Artico presso una sede triestina”.
[21] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[22] Piergiorgio Baita: “Così funzionava il sistema Mose” http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/06/12/news/piergiorgio-baita-vi-spiego-come-funzionava-il-sistema-mose-1.169006
[23] Un’impiegata spiegò il meccanismo agli inquirenti. https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/un_impiegata_spiego_meccanismo_agli_inquirenti-447912.html
[24] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[25] Dal Mose di Venezia al Porto di Tremestieri, affari in Chiaroscuro della Coedmar Di Chioggia. http://247.libero.it/focus/40494737/39/dal-mose-di-venezia-al-porto-di-tremestieri-affari-in-chiaroscuro-della-coedmar-di-chioggia/
[26] Residuo di pena, Brentan va in carcere https://www.ilgazzettino.it/pay/attualita_pay/residuo_di_pena_brentan_va_in_carcere-4411745.html
[27] Maxi-risarcimento alla manager licenziata: oltre un milione di euro https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/manager_licenziata_consorzio_venezia_nuova_risarcimento_maria_teresa_brotto_mose-2074113.html
[28] Maxi-risarcimento alla manager licenziata: oltre un milione di euro. https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/manager_licenziata_consorzio_venezia_nuova_risarcimento_maria_teresa_brotto_mose-2074113.html
[29] Tangenti Mose Casarin risarcirà. https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/09/13/news/tangenti-mose-casarin-risarcira-1.15848497?ref=search
[30] Tangenti Mose Casarin risarcirà https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/09/13/news/tangenti-mose-casarin-risarcira-1.15848497?ref=search
[31] Inchiesta Mose, la finanza arresta un tecnico a Ferrara https://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/06/05/news/la-finanza-arresta-un-tecnico-a-ferrara-1.9365291
[32] Scandalo Mose, sequestrato il vitalizio dell’ex assessore Chisso https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/chisso_vitalizio_sequestro_sentenza_mose-3698337.html
[33] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[34] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[35] Scandalo in laguna https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/scandalo_laguna-506655.html
[36] Mose, ecco la sentenza: condannati 4 su 8. A Matteoli 4 anni, assolto Orsoni https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/sentenza_mose_matteoli_4_anni_condanne_orsoni_assolto-3239414.html
[37] Mose, processo d’appello: «Condannare Cinque e Crialese». https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/politica/19_maggio_14/mose-corte-d-appello-estinzione-reato-matteoli-cinque-condannato-4-anni-61159ed4-7655-11e9-b1ca-7e6aa7b5d2e8.shtml
[38] Processo Mose, confermate in Appello le pene a Orsoni e Piva (ma i reati sono prescritti) http://www.veneziatoday.it/cronaca/appello-processo-mose-luglio-2019.html
[39] Tangenti Mose, condannato anche Cuccioletta https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/03/01/news/tangenti-mose-condannato-anche-cuccioletta-1.14954173
[40] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[41] Mose, ecco la sentenza: condannati 4 su 8. A Matteoli 4 anni, assolto Orsoni https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/sentenza_mose_matteoli_4_anni_condanne_orsoni_assolto-3239414.html
[42] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[43] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[44] Giordano, il commercialista del caso Mose è il “dominus” delle società della diocesi https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/01/30/news/giordano-il-commercialista-del-caso-mose-e-il-dominus-delle-societa-della-diocesi-1.12868378
[45] Da tangentari a concussi Pagavano per lavorare. https://www.ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/da_tangentari_concussi_pagavano_lavorare-476719.html
[46] Ex carabiniere a cui fanno capo una dozzina di società, di cui tre fallite, e una sfilza di protesti, sequestri preventivi, pignoramenti, ingiunzioni. Le società si occupano delle attività più varie, dalle pulizie alla ristorazione, ai viaggi, alla produzione televisiva. Spicca la Avio Star srl, fallita nel 2005, che nell’oggetto sociale annoverava la “costruzione di velivoli“, la fornitura di “attrezzature di sopravvivenza e sicurezza alle forze armate“. Vedi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/27/mantovani-regina-degli-appalti-pubblici-tra-giornali-e-servizi-segreti/543154/
[47] Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato
Galan nell’ambito del procedimento penale n. 12236/13 RGNR – n . 9476/1 3 RG GIP. https://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/004/008/INTERO.pdf
[48] Mose, “a Marchese soldi anche in Regione. Curava i conti per la sinistra” https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/04/mose-a-marchese-soldi-anche-in-regione-curava-i-conti-della-sinistra/1013633/
[49] Mose, ecco la sentenza: condannati 4 su 8. A Matteoli 4 anni, assolto Orsoni https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/sentenza_mose_matteoli_4_anni_condanne_orsoni_assolto-3239414.html
[50] Processo Mose, confermate in Appello le pene a Orsoni e Piva (ma i reati sono prescritti) http://www.veneziatoday.it/cronaca/appello-processo-mose-luglio-2019.html
[51] Mose, Mazzi patteggia e ritrova la libertà https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/09/17/news/mose-mazzi-patteggia-e-ritrova-la-liberta-1.9948915
[52] Il misterioso Meneguzzo, lacrime GdV, scandalo Mose, ombre… Generali: la mancata “mediatic revirgination” https://www.vicenzapiu.com/leggi/il-misterioso-roberto-meneguzzo-lacrime-gdv-scandalo-mose-ombre-generali-e-mancata-mediatic-revirgination/; Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Galan nell’ambito del procedimento penale n. 12236/13 RGNR – n . 9476/1 3 RG GIP https://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/004/008/INTERO.pdf
[53] Scandalo Mose, patteggiano i 5 accusatori: 2 anni a Baita e Minutillo. https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/mose_baita_minutillo_patteggiano-4330781.html
[54] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[55] Tangenti per il Mose di Venezia, patteggiano i «grandi accusatori»: 2 anni a Baita e Minutillo https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_febbraio_28/tangenti-il-mose-venezia-patteggiano-grandi-accusatori-c8e760a2-3b62-11e9-ab60-0268576da539.shtml
[56] Coop rosse, braccio operativo delle tangenti a Venezia https://www.linkiesta.it/it/article/2014/06/16/coop-rosse-braccio-operativo-delle-tangenti-a-venezia/21731/
[57] Coop rosse, braccio operativo delle tangenti a Venezia https://www.linkiesta.it/it/article/2014/06/16/coop-rosse-braccio-operativo-delle-tangenti-a-venezia/21731/
[58] Per l’ex consigliere del Pd e per l’imprenditore arrivano i domiciliari https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/13-giugno-2014/mose-scarcerati-marchese-morbiolo-223393146330.shtml
[59] Così gli uomini del Mose falsificarono la relazione della Corte dei conti https://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/06/news/inchiesta_mose_verbali_falsificata_relazione_corte_conti-88176596/
[60] Mose: primi patteggiamenti davanti a Gup. http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/10/16/mose-primi-patteggiamenti-davanti-a-gup_c2fcf6a6-a95b-4021-a131-4b1d7547d49f.html
[61] «Cinque milioni per pagare i politici a Venezia e Roma. O non lavoravano» https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/7-ottobre-2016/cinque-milioni-pagare-politici-venezia-roma-o-non-lavoravano-240959828892.shtml
[62] Così gli uomini del Mose falsificarono la relazione della Corte dei conti. https://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/06/news/inchiesta_mose_verbali_falsificata_relazione_corte_conti-88176596/
[63] Interrogazione a risposta scritta 4-08858 presentato da D’Incà Federico, Martedì 21 aprile 2015, seduta n. 412. https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/106993
[64] Mose di Venezia. «L’ex magistrato alle acque deve pagare le tasse sulle tangenti» https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_febbraio_16/piva-deve-pagare-tasse-tangenti-b7c3481e-3157-11e9-a827-7fddbc7108be.shtml; Matteoli, ricorso post mortem: la famiglia lotta per assolverlo https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/politica/19_marzo_06/venezia-07-b10corriereveneto-web-veneto-baa33686-3fdd-11e9-9121-60715d1cfc2f.shtml
[65] Patteggia anche Rismondo 19 mesi per la corruzione https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/01/13/news/patteggia-anche-rismondo-19-mesi-per-la-corruzione-1.10662012
[66] Mose, Lia Sartori assolta Non ha intascato soldi Condannato l’ex ministro https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/vicenza/mose-lia-sartori-assoltanon-ha-intascato-soldicondannato-l-ex-ministro-1.5960362
[67] Patteggia anche Rismondo 19 mesi per la corruzione https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/01/13/news/patteggia-anche-rismondo-19-mesi-per-la-corruzione-1.10662012
[68] Gazzettino – Mose, la grande retata http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
[69] Venezia, decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne: perché non c’è il Mose a proteggere la città https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/13/venezia-decine-di-milioni-di-tangenti-e-una-ventina-di-condanne-perche-non-ce-il-mose-a-proteggere-la-citta/5562139/
[70] Mose, l’ex gen. Spaziante risarcirà la Finanza con un milione di euro. https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/mose_emilio_spaziante_danni_finanza-3859365.html
[71] I giudici del Mose: Piva a libro paga Orsoni? Salvato per due settimane https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/18_febbraio_23/i-giudici-mose-piva-libro-pagaorsoni-salvato-due-settimane-8ad17840-1884-11e8-aad4-ef99f437ba4a.shtml
[72] Sentenza 168/2017 del Tribunale Ordinario di Venezia http://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2018/10/Sentenza-14.9.2017-Mose.pdf
EUROPEAN CONSUMERS, COCLUSIONI DI UN COMPLICATO LAVORO DI RICOSTRUZIONE DELLO SCANDALO DELLA LAGUNA DI VENEZIA:”LA RESPONSABILITA’ DEL DISASTRO AMBIENTALE COLPOSO NELLE MANI DI POLITICI E SCIENZIATI PER NON AVER DATO SEGUITO ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE NEGATIVA DEL 1998″
European Consumers considera, a prescindere dalle timide normative vigenti, responsabili di disastro ambientale colposo tutti coloro che hanno avuto la responsabilità politica e scientifica di non aver dato seguito alla valutazione di impatto ambientale negativa del 1998:
“Ritiene doveroso da parte degli organi competenti porre alla pubblica consultazione documentazione sufficiente a stabilire chi abbia validato la funzionalità del sistema di previsione, stabilito la quota di chiusura, fissato la batimetria delle bocche, fatto gli studi del monitoraggio ambientale, modellizzato il funzionamento dell’opera con il previsto l’innalzamento del livello marino.”
[73] Sentenza 168/2017 del Tribunale Ordinario di Venezia http://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2018/10/Sentenza-14.9.2017-Mose.pdf
[74] “Ero il suo prestanome» Il commercialista di Galan patteggia e ritorna libero” https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/ero_prestanome_commercialista_di_galan_patteggia_ritorna_libero-627624.html
EUROPEAN CONSUMERS inoltre domanda all’attuale governo:
“se intenda fare luce definitiva sui collaudi dei lavori eseguiti e sulle approvazioni da parte dell’ex-Magistrato alle acque, i cui dirigenti sono stati ripetutamente oggetto di indagine e spesso condannati, del sistema delle cerniere e del sistema delle paratoie a rischio di risonanza e collasso.
Si chiede quali siano implicazioni future della intrusione irreversibile rappresentata dall’affondamento degli enormi cassoni di cemento attraverso i canali di porto e a profondità definite e i reali danni ecologici al sistema lagunare protetto dalla direttiva 92/43/CEE.”
EUROPEAN CONSUMERS chiede pubblicamente un atto decisivo e rivoluzionario a questo governo, l’opera MOSE ha necessità di produrre risposte ancora più severe e stringenti. La documentazione è servita.
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RIFERIMENTI INDAGINE EUROPEAN CONSUMERS
“Mose puzzava di marcio già nel 2006, quando il governo Prodi non ascoltò”. Armando Danella, ex responsabile salvaguardia laguna https://www.huffingtonpost.it/2014/06/04/mose-intervista-armando-danella_n_5445373.html
“Ero il suo prestanome» Il commercialista di Galan patteggia e ritorna libero” https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/ero_prestanome_commercialista_di_galan_patteggia_ritorna_libero-627624.html
«Cinque milioni per pagare i politici a Venezia e Roma. O non lavoravano» https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/7-ottobre-2016/cinque-milioni-pagare-politici-venezia-roma-o-non-lavoravano-240959828892.shtml
«Mose, manutenzione da 150 milioni». https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/01/21/news/mose-manutenzione-da-150-milioni-1.16382445
A che punto è la costruzione del Mose a Venezia? https://www.wired.it/attualita/tech/2019/11/13/mose-venezia-costruzione/
Coop rosse, braccio operativo delle tangenti a Venezia https://www.linkiesta.it/it/article/2014/06/16/coop-rosse-braccio-operativo-delle-tangenti-a-venezia/21731/
Così gli uomini del Mose falsificarono la relazione della Corte dei conti https://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/06/news/inchiesta_mose_verbali_falsificata_relazione_corte_conti-88176596/
Da tangentari a concussi Pagavano per lavorare. https://www.ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/da_tangentari_concussi_pagavano_lavorare-476719.html
Dal Mose di Venezia al Porto di Tremestieri, affari in Chiaroscuro della Coedmar Di Chioggia. http://247.libero.it/focus/40494737/39/dal-mose-di-venezia-al-porto-di-tremestieri-affari-in-chiaroscuro-della-coedmar-di-chioggia/
Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Galan nell’ambito del procedimento penale n. 12236/13 RGNR – n . 9476/1 3 RG GIP. https://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/004/008/INTERO.pdf
Mose, la grande retata. http://www.opzionezero.org/2014/06/05/gazzettino-mose-la-grande-retata/
Giordano, il commercialista del caso Mose è il “dominus” delle società della diocesi https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/01/30/news/giordano-il-commercialista-del-caso-mose-e-il-dominus-delle-so
I giudici del Mose: Piva a libro paga Orsoni? Salvato per due settimane https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/18_febbraio_23/i-giudici-mose-piva-libro-pagaorsoni-salvato-due-settimane-8ad17840-1884-11e8-aad4-ef99f437ba4a.shtml
Il misterioso Meneguzzo, lacrime GdV, scandalo Mose, ombre… Generali: la mancata “mediatic revirgination” https://www.vicenzapiu.com/leggi/il-misterioso-roberto-meneguzzo-lacrime-gdv-scandalo-mose-ombre-generali-e-mancata-mediatic-revirgination/
Il Mose ad alto rischio può affondare Venezia http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/02/03/news/il-mose-fara-affondare-venezia-1.294793
Il Mose di Venezia è stato azionato per la prima prova generale. https://www.wired.it/attualita/politica/2020/07/10/mose-venezia-prima-prova/
Il Mose di Venezia non proteggerà il centro storico dall’acqua. alta. https://www.wired.it/attualita/ambiente/2015/01/02/mose-venezia-non-proteggera-centro-storico-acqua-alta/
Inchiesta Mose, la finanza arresta un tecnico a Ferrara https://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/06/05/news/la-finanza-arresta-un-tecnico-a-ferrara-1.9365291
Inchiesta Mose, tutto quello che c’è da sapere (spiegato in tre minuti) https://www.open.online/2019/11/14/tutto-quello-che-ce-da-sapere-inchiesta-sul-mose-spiegato-in-tre-minuti/
Interrogazione a risposta scritta 4-08858 presentato da D’Incà Federico, Martedì 21 aprile 2015, seduta n. 412. https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/106993
Intervista a Andrea D’Alpaos, docente dell’università di Padova, in: Mose: l’impatto dell’opera sull’ecosistema lagunare. https://ilbolive.unipd.it/it/news/mose-limpatto-dellopera-sullecosistema-lagunare
Matteoli, ricorso post mortem: la famiglia lotta per assolverlo https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/politica/19_marzo_06/venezia-07-b10corriereveneto-web-veneto-baa33686-3fdd-11e9-9121-60715d1cfc2f.shtml
Maxi-risarcimento alla manager licenziata: oltre un milione di euro. https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/manager_licenziata_consorzio_venezia_nuova_risarcimento_maria_teresa_brotto_mose-2074113.html
Mose di Venezia. «L’ex magistrato alle acque deve pagare le tasse sulle tangenti» https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_febbraio_16/piva-deve-pagare-tasse-tangenti-b7c3481e-3157-11e9-a827-7fddbc7108be.shtml
Mose, “a Marchese soldi anche in Regione. Curava i conti per la sinistra” https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/04/mose-a-marchese-soldi-anche-in-regione-curava-i-conti-della-sinistra/1013633/
Mose, ecco la sentenza: condannati 4 su 8. A Matteoli 4 anni, assolto Orsoni https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/sentenza_mose_matteoli_4_anni_condanne_orsoni_assolto-3239414.html
Mose, gli indagati patteggiano: pena massima due anni. http://www.veneziatoday.it/cronaca/mose-indagati-patteggiano.html
Mose, l’ex gen. Spaziante risarcirà la Finanza con un milione di euro. https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/mose_emilio_spaziante_danni_finanza-3859365.html
Mose, Lia Sartori assolta Non ha intascato soldi Condannato l’ex ministro https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/vicenza/mose-lia-sartori-assoltanon-ha-intascato-soldicondannato-l-ex-ministro-1.5960362
Mose, Mazzi patteggia e ritrova la libertà https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/09/17/news/mose-mazzi-patteggia-e-ritrova-la-liberta-1.9948915
Mose, No Nav: «Un mostro che succhia risorse pubbliche». Codacons: «Inesattezze»“. https://www.veneziatoday.it/cronaca/comitati-contro-mose–no-nav.html
Mose, processo d’appello: «Condannare Cinque e Crialese». https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/politica/19_maggio_14/mose-corte-d-appello-estinzione-reato-matteoli-cinque-condannato-4-anni-61159ed4-7655-11e9-b1ca-7e6aa7b5d2e8.shtml
Mose: primi patteggiamenti davanti a Gup. http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/10/16/mose-primi-patteggiamenti-davanti-a-gup_c2fcf6a6-a95b-4021-a131-4b1d7547d49f.html
Patteggia anche Rismondo 19 mesi per la corruzione. https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/01/13/news/patteggia-anche-rismondo-19-mesi-per-la-corruzione-1.10662012
Per l’ex consigliere del Pd e per l’imprenditore arrivano i domiciliari https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/13-giugno-2014/mose-scarcerati-marchese-morbiolo-223393146330.shtml
Piergiorgio Baita: “Così funzionava il sistema Mose” http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/06/12/news/piergiorgio-baita-vi-spiego-come-funzionava-il-sistema-mose-1.169006
Processo Mose, confermate in Appello le pene a Orsoni e Piva (ma i reati sono prescritti) http://www.veneziatoday.it/cronaca/appello-processo-mose-luglio-2019.html
Processo Mose, patteggiano 4 aziende coinvolte: multe per mezzo milione https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/mose_patteggiano_4_aziende_coinvolte_processo-3812432.html
Residuo di pena, Brentan va in carcere https://www.ilgazzettino.it/pay/attualita_pay/residuo_di_pena_brentan_va_in_carcere-4411745.html
Scandalo in laguna https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/scandalo_laguna-506655.html
Scandalo Mose, patteggiano i 5 accusatori: 2 anni a Baita e Minutillo. https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/mose_baita_minutillo_patteggiano-4330781.html
Scandalo Mose, sequestrato il vitalizio dell’ex assessore Chisso https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/chisso_vitalizio_sequestro_sentenza_mose-3698337.html
Sentenza 168/2017 del Tribunale Ordinario di Venezia http://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2018/10/Sentenza-14.9.2017-Mose.pdf
Tangenti Mose Casarin risarcirà. https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/09/13/news/tangenti-mose-casarin-risarcira-1.15848497?ref=search
Tangenti Mose, condannato anche Cuccioletta https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/03/01/news/tangenti-mose-condannato-anche-cuccioletta-1.14954173
Tangenti per il Mose di Venezia, patteggiano i «grandi accusatori»: 2 anni a Baita e Minutillo https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_febbraio_28/tangenti-il-mose-venezia-patteggiano-grandi-accusatori-c8e760a2-3b62-11e9-ab60-0268576da539.shtml
Un’impiegata spiegò il meccanismo agli inquirenti. https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/un_impiegata_spiego_meccanismo_agli_inquirenti-447912.html
Venezia . Le prove generali di Mose. Ecco tutti i passi che restano. https://www.avvenire.it/attualita/pagine/mose-conte-non-siamo-qui-per-passerelle-verifica-lavori
Venezia e il suo MOSE, storia di un fallimento. http://www.lastampa.it/2017/10/11/scienza/venezia-e-il-suo-mose-storia-di-un-fallimento-mfwrL5oVafcx0pBZf1w70K/pagina.html
Venezia, decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne: perché non c’è il Mose a proteggere la città. https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/13/venezia-decine-di-milioni-di-tangenti-e-una-ventina-di-condanne-perche-non-ce-il-mose-a-proteggere-la-citta/5562139/
Venezia, dirigente della Regione con la finta laurea: era stato assolto per l’inchiesta Mose https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/politica/18_ottobre_27/dirigente-regione-la-finta-laurea-f9ac8c78-d9bd-11e8-a936-b2779db545c3.shtml.
Venezia, l’acqua alta e il Mose quasi finito. Perché le dighe non sono state usate https://www.ilsole24ore.com/art/venezia-l-acqua-alta-e-mose-quasi-finito-perche-dighe-non-sono-state-usate-ACiG7ey
Venezia, la laguna, il porto e il gigantismo navale. http://www.nograndinavi.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/05/2014-05-16-LIBRO-BIANCO-ComitatoNOGrandiNavi-Laguna-Bene-Comune.pdf
Venezia: il bluff del Mose, la grande opera contro l’acqua alta ancora rinviata. E la ruggine se lo mangia. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/11/13/il-mose-ancora-rinviato-e-la-ruggine-se-lo-mangia/5561129/