Bologna – Un congresso molto atteso quello di domani, 2 luglio 2016 che aprirà le porte a molti professionisti del settore ma anche agli addetti ai lavori, politici, avvocati, e in realtà molte persone che sono incappate nella spirale dei protocolli ufficiali chemioterapici e poi abbandonati al loro destino, nel momento più fragile della loro vita.
Speranza, illusioni, verità? Eppure la scienza medica dimostra ogni giorno il voler e dover risolvere i problemi legati agli effetti dannosi della chemioterapia “diciamo ufficiale”, basta collegarsi ai siti dove vengono pubblicati i nuovi studi in questo campo che si può comprende quanto ancora questa disciplina debba lavorare a sostegno della sicurezza e della salute dei malati oncologici.
«Molecole biologiche nella prevenzione e terapia dei tumori» è il titolo dell’evento organizzato a cura della Fondazione Di Bella con il patrocinio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Bologna presso la Sala polivalente “Guido Fanti” Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna (V.le A.Moro, 50 – Bologna).
La kermesse inizierà alle ore 9:00 dove il Dr Giancarlo Pizza farà il Saluto ai congressisti del Presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna.
Relatori
Ore 9,30
Dr Luciano Gualano, biologo, “Melatonina meccanismi biochimici e molecolari”
Ore 10
Prof. Domenico Mastrangelo, specialista in Ematologia, Oncologia, Farmacologia Clinica e Oftalmologia. Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università degli Studi di Siena “Retinoblastoma: malattia genetica o epigenetica?”
Ore 10,45
Prof Paolo Scampa, docente Università di Bologna Settore scientifico – disciplinare – Dipartimento di Int-Trad. “radioattività e cancro”
Ore 11,15
Prof Carla Ferreri Prima Ricercatrice del CNR di Bologna “Il ruolo dei lipidi nel cancro: il profilo lipidomico per una sinergia antitumorale”
Ore 12
Prof Carlo Ventura Professore Ordinario Università di Bologna – BIO/11 Biologia Molecolare -Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e sperimentale-: “Comunicazione Sonora ed Elettro-magnetica Cellulare: Nuovo Paradigma per la Riprogrammazione di Cellule Staminali Normali e Patologiche”
Ore 13
Dr Giuseppe Di Bella: “Mediane di sopravvivenza e performance status nei carcinomi del seno, confronto tra statistiche del MDB e del National Cancer Institute”
Intervento del Prof. Sergio Stagnaro
Active Member of the New York Acàdemy of Sciences Specialista in Malattie dell’Apparato Digerente, Sangue, e Ricambio Fondatore della Semeiotica Biofi sica Quantistica “Prevenzione Semeiotico – Biofi sico-Quantistica Pre-Primaria e Primaria del Cancro, solido e liquido”
13,30
Discussione, conclusione
Polemiche oltre misura. Non si sono fatte attendere le critiche accesissime su questo convegno, tanto che alcuni giornali si sono spinti in forti dichiarazioni contro il Metodo Di Bella, un polverone che ha suscitato non si comprende quali ripensamenti da parte dell’Università di Bologna che non ha più concesso l’aula inizialmente resa a disposizione, tanto che l’evento è stato dirottato presso la Sala polivalente “Guido Fanti” messa a disposizione da consiglieri regionali dei Cinque Stelle. Il dottor Giuseppe Di Bella contesta i modi, è venuto a saperlo da un articolo di giornale e solo dopo comunicatogli privatamente.
Il metodo Di Bella rimane dalla medicina ufficiale contrastata tenacemente, facendo leva sul fatto che la sperimentazione sia stata bocciata dal British medical Journal. Fatto questo che invece di mettere a tacere i cosidetti “ciarlatani” avvalorerebbe in realtà la loro tesi, poiché dimostra che la sperimentazione non fu bocciata per demeriti, ma metodologicamente. Proprio su questo aleggia uno spettro che di fatto ha lasciato molti dubbi su come in realtà sia stata condotta la sperimentazione, tanto che anche l’inchiesta del PM Guariniello ha permesso di scoprire le frodi a danno della sperimentazione stessa.
Se il Metodo Di Bella continua ad avere molte persone che traggono beneficio o meno dal suo trattamento, è un demerito per tutte le volte che la medicina ufficiale ha gettato la spugna dopo tanti tentativi, spesso chiamati “accanimenti terapeutici” che hanno devastato il malato senza che ne abbia tratto beneficio. Il Metodo Di Bella è l’altra faccia di una medaglia che spesso non si vuole accettare. E’ la consapevolezza sempre più profonda di molti malati che chiedono il diritto di scelta, quando sullo stesso piano ci sono le stesse probabilità di sopravvivenza ma effetti collaterali molti diversi.
di Cinzia Marchegiani