di Cinzia Marchegiani
La vaccinazione covid19 ha portato tanta preoccupazione soprattutto per i genitori. Troppi virostar in tv continuano a sponsorizzare la vaccinazione dei giovani, ma spesso non parlano mai dei rischi, ma i genitori ormai hanno difficoltà a credere chi sponsorizza una profilassi vaccinale senza che venga data ampia informazione in merito a 360 gradi. La vaccinazione non è uno slogan, ma deve essere informazione seria. Almeno per molti di essi.
IL CASO HUB VACCINALE AZ AI GIOVANI. E POI CHIUSI. CRISANTI: “FATTO PER SMALTIRE LE DOSI SENZA RISPETTARE LE INDICAZIONI”
Di fatto alcune Regioni avevano avuto la brillante idea di aprire gli hub ai giovani con il vaccino AstraZeneca/Vaxzevria dopo le continue rinunce da parte delle persone anziane sensibilizzati dalle notizie negative dei fatti di cronaca che hanno portato anche le agenzie regolatorie ad approfondire sul vaccino in questione. Nonostante fossero già note, come si evince dal documento suindicato, le indicazioni a riguardo anche alla età. Aprono e poi chiudono perchè come poi spiega l’EMA il 26 maggio 2021:
“In soggetti recentemente sottoposti a vaccinazione anti-SARS-CoV-2 con i vaccini a vettore virale Vaxzevria (ChAdOx1 nCov-19 della ditta Astra Zeneca) e con COVID-19 Vaccine Janssen (Ad.26.COV2.S della ditta Johnson & Johnson) sono state riportate diverse segnalazioni di eventi trombotici in sedi atipiche (trombosi dei seni venosi cerebrali e/o del distretto splancnico), associati a piastrinopenia e con decorsi clinici di particolare gravità”. La morte di Camilla ancora echeggia e lascia sgometi.
Sono stati coinvolti giovani senza assicurarsi del principio di precauzione e rispettando le indicazioni. Molti hanno ora solo la seconda dose AZ e chi l’ha ha fatto spesso per avere il green pass deve decidere se fare una vaccinazione eterologa. E come ha spiegato Crisanti, è stata fatta questa scelta per smaltire le dosi disattendendo tutte le indicazioni:
CRISANTI: “Diciamo la verità: sono stati vaccinati i giovani perché c’era una montagna di dosi di Astrazeneca non utilizzate e perché senza i giovani non si raggiunge l’immunità di gregge. La verità pura e semplice è questa. E per fare questo si sono disattese tutte le indicazioni, mettendo in pericolo la salute delle persone e screditando un vaccino che rimane sicuro ed efficace in tante circostanze. Io penso che questo sia stato un danno abbastanza rilevante”. Così Andrea Crisanti, direttore del reparto di Microbiologia e di Virologia dell’università di Padova, ospite a Otto e mezzo su La7.
Ma ci si può fidare ancora di questa gestione regionale e della politica?
IL GOVERNO INGLESE IN DATA 19 LUGLIO 2021 SCONSIGLIA IL VACCINO PFIZER PER I GIOVANI: “SULLA BASE DI PROVE ATTUALI I BENEFICI NON SUPERANO I POTENZIALI RISCHI (MIOCARDITI E PERICARDITI)”
Ora la politica sta valutando la possibilità di coinvolgere i giovani e i bambini con il vaccino Pfizer (in modo obbligatorio?). Anzi molti ragazzi di età inferiore ai 18 stanno ricevendo il vaccino Pfizer messo a loro a disposizione. Ma il Regno Unito in data 19 luglio 2021 non ha alcun dubbio e l’Ufficio stampa di Public Health Englandun rilascia un comunicato con cui avverte che la vaccinazione Pfizer è sconsigliata ai giovani.
COMUNICATO PUBBLIC HEALT ENGLANDUM – 19 LUGLIO 2021
A seguito di una richiesta da parte del Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale ( DHSC ) di consulenza su una possibile estensione del programma di vaccinazione COVID-19, il JCVI ha esaminato le prove disponibili sulla vaccinazione di bambini e giovani di età inferiore ai 18 anni.
Da oggi, il JCVI sta avvisando che ai bambini a maggior rischio di malattia grave COVID-19 viene offerto il vaccino Pfizer-BioNTech.
Ciò include bambini di età compresa tra 12 e 15 anni con neurodisabilità gravi, sindrome di Down, immunosoppressione e disabilità di apprendimento multiple o gravi.
Il JCVI raccomanda inoltre che ai bambini e ai giovani di età compresa tra 12 e 17 anni che vivono con una persona immunodepressa venga offerto il vaccino. Questo per proteggere indirettamente i loro contatti familiari immunodepressi, che sono a maggior rischio di malattie gravi da COVID-19 e potrebbero non generare una risposta immunitaria completa alla vaccinazione.
Secondo i consigli esistenti, ai giovani di età compresa tra 16 e 17 anni con condizioni di salute pregresse che li mettono a maggior rischio di un grave COVID-19 avrebbero già dovuto essere vaccinati.
Il JCVI attualmente non consiglia la vaccinazione di routine dei bambini al di fuori di questi gruppi, sulla base delle prove attuali.
Poiché le prove mostrano che il COVID-19 raramente causa malattie gravi nei bambini senza condizioni di salute di base, in questo momento l’ opinione del JCVI è che i benefici minimi per la salute derivanti dall’offerta della vaccinazione universale COVID-19 ai bambini non superano i potenziali rischi.
Quasi tutti i bambini e i giovani sono a bassissimo rischio di COVID-19. I sintomi, quando osservati, sono in genere lievi e meno di 30 bambini sono morti a causa di COVID-19 nel Regno Unito a partire da marzo 2021.
Il vaccino Pfizer-BioNTech è l’unico vaccino autorizzato per i bambini nel Regno Unito, per quelli di età pari o superiore a 12 anni. Ciò ha fatto seguito a uno studio clinico negli Stati Uniti su circa 1.000 bambini di età compresa tra 12 e 15 anni che ha riscontrato effetti collaterali in questo gruppo generalmente di breve durata e da lievi a moderati.
I dati reali sulla sicurezza dei vaccini COVID-19 nei bambini sono attualmente limitati, ma ci sono state segnalazioni estremamente rare di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione della membrana intorno al cuore) a seguito dell’uso del Vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna in milioni di giovani adulti.
Fino a quando non saranno disponibili e valutati ulteriori dati sulla sicurezza, è preferibile un approccio precauzionale.
Il professor Anthony Harnden, vicepresidente della JCVI , ha dichiarato:
L’obiettivo primario del programma vaccinale è sempre stato quello di prevenire ricoveri e decessi. Sulla base del fatto che i bambini precedentemente sani, se contraggono COVID-19, è probabile che abbiano una forma molto lieve della malattia, i benefici per la salute della vaccinazione sono piccoli.
Anche i vantaggi della riduzione della trasmissione alla popolazione più ampia da parte dei bambini sono altamente incerti, soprattutto perché l’assorbimento del vaccino è molto elevato nelle persone anziane che sono a più alto rischio di gravi infezioni da COVID-19.
Terremo questo consiglio sotto controllo non appena saranno disponibili ulteriori informazioni sulla sicurezza e sull’efficacia.
Dal punto di vista operativo, è considerato ragionevole concedere un periodo di anticipo per offrire la vaccinazione ai bambini che compiono entro 3 mesi dal loro 18° compleanno per garantire una buona diffusione nei diciottenni appena compiuti.”
ORA ANCHE AIFA FA UN AGGIORNAMENTO SUI CASI DI MIOCARDITE CON PFIZER (COMIRNATY) e SPIKEVAX (MODERNA). NEL REGNO UNITO INVECE IL PFIZER E’ LUNICO VACCINO AUTORIZZATO PER I BAMBINI
E ora anche AIFA fa un aggiornamento sui casi di Miocarditi a carico di giovani dopo il vaccino Pfizere Moderna
Con riferimento alle precedenti Note Informative Importanti, l’Agenzia Italiana del Farmaco comunica aggiornamenti su alcuni punti emersi dalla valutazione del rischio di insorgenza di miocardite e pericardite dopo vaccinazione con vaccini a mRNA anti-COVID-19 Comirnaty e Spikevax.
Dopo la vaccinazione con i Vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty e Spikevax sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite.
e sottolinea che
- I dati a disposizione suggeriscono che il decorso della miocardite e pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale. Ma a edifferenza del Regno Unito invita solamente agli operatori sanitari di prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite. E che devono istruire i soggetti vaccinati a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico, respiro affannoso o palpitazioni.
MIOCARDITE DA FONDAZIONE POLIAMBULANZA
Descrizione: La miocardite è una malattia infiammatoria del tessuto muscolare del cuore, il miocardio, che può coinvolgere una parte o l’intero cuore, creando un danno alla funzione cardiaca.
Il danno della funzione cardiaca può portare allo scompenso cardiaco (situazione determinata dall’incapacità del cuore di pompare adeguatamente il sangue nella circolazione). La miocardite a volte può estendersi anche al pericardio (il sacco che avvolge il cuore) e in questo caso si parla di mio-pericardite.
La miocardite può decorrere in forma lieve o grave.
La maggior parte delle miocarditi ha una evoluzione benigna. Alcune miocarditi possono creare gravi problemi al cuore, fino alla morte.
La miocardite spesso decorre asintomatica e talvolta si possono trovare a distanza di tempo (anche anni) gli esiti del danno miocardico, quali dilatazione e disfunzione del cuore; quasi il 20% delle morti improvvise tra i giovani adulti e gli atleti sono la conseguenza di miocardite.
La miocardite acuta ha una grande variabilità di presentazione: quadro simil-infartuale, aritmie cardiache (irregolarità del battito), bradi o tachiaritmie fino all’arresto cardiaco e la morte improvvisa, scompenso cardiaco.
Trattamento: Il trattamento dipende dalla severità della malattia e dalla causa.
Il trattamento comprende: farmaci che aiutano la funzione cardiaca e a proteggere il cuore, a controllare la pressione sanguigna e le aritmie, aumentare la produzione di urina (diuretici, ace inibitori, sartani beta bloccanti, inotropi); farmaci che impediscano la formazione di coaguli nell’organismo (anticoagulanti: eparina o anticoagulanti orali).
In alcuni rari casi sono necessari farmaci che agiscono sul sistema immunitario (immunoglobuline), riposo, ossigenoterapia.
Nei casi di grave disfunzione cardiaca con scompenso cardiaco che non risponde alla terapia convenzionale può essere necessario:
- applicare degli apparecchi per regolarizzare il battito cardiaco (defibrillatori) o che aiutano il cuore a pompare (assistenza ventricolare)
- il trapianto cardiaco.
Il paziente dopo la fase acuta dovrà seguire dei controlli periodici per verificare la normalizzazione della funzione ventricolare sinistra. Questo perché talvolta la miocardite causa dei danni tardivi.
Possono essere prescritti antidolorifici per dare sollievo al dolore al petto ed abbassare la febbre quando presente.
Non esistono trattamenti per la maggior parte delle infezioni virali, ma nella gran parte dei casi queste sono destinate a risolversi spontaneamente; in caso di infezioni batteriche verranno prescritti antibiotici per affiancare l’organismo nella lotta all’infezione; solo raramente e in casi molto specifici viene prescritto il cortisone.
Si raccomanda una dieta a basso contenuto di sale e di evitare gli alcolici e il fumo.
E’ vero che questo tipo di profilassi vaccinale è sperimentale, e i fatti dimostrano che stanno acquisendo i dati sia sulla efficacia che sulla sicurezza. I continui aggiornamenti e indicazioni nei bugiardini sono la prova provata purtroppo. Come questo. Ma ci chiediamo quanto sperimentale possa essere se si disattendono anche le indicazioni e quanto la politica possa eserciatre con leggi coercitive bypassando anche le più elementari indicazioni (il caso degli hub vaccinali Az aperti ai giovani hanno responsabilità precise) e quando il principio di precauzione soprattutto a carico dei giovani possa valere meno o niente se a detta degli studi e delle comunicazioni il vaccino no dà alcuna certezza di fermare il contagio?
SCUDO PENALE.Va ricordato anche che lo scudo penale a favore dei medici vaccinatori è stato chiesto dalla FNOMCEO dopo i casi di reazioni avverse gravi e decessi come testimonia l’articolo correlato: Vaccino AstraZeneca. Il caos, prima Germania ora AIFA: “Vietata la somminstrazione di tutti i lotti”
PH. Atlante Anatomia Umana FRANK H. NETTER
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