Messina (Sicilia)- Per niente sereno il Natale che attende i lavoratori del gruppo ITX Italia Srl che gestisce noti brand come Zara, Zara Home, Stradivarius e Bershka. E Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Regione Sicilia diffidano la società dall’utilizzare lavoratori in sostituzione degli scioperanti
“Dopo il sit in di un mese fa in occasione del black friday, ieri venerdì 23 dicembre è scattato lo sciopero a livello regionale per l’intera giornata. A promuoverlo, dopo l’esito negativo della trattativa a livello nazionale, sono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Regione Sicilia che hanno inviato la comunicazione alla societĂ , diffidandola anche dall’utilizzare, in sostituzione degli scioperanti, lavoratori somministrati e/o con contratto a tempo determinato, come previsto dalle norme vigenti.“
LAVORATTRICI E LAVORATORI LAMENTANO IL MANCATO RICONOSCIMENTO DI RPEMI E DIRITTI CONTRATTUALI
“Le lavoratrici e i lavoratori lamentano il mancato riconoscimento di premi e diritti contrattuali – spiega la segretaria generale della Filcams Cgil Messina Giselda Campolo – l’azienda nonostante abbia dichiarato un utile del 41% in piĂą rispetto al 2021 e si sia collocata al terzo posto al mondo per fatturato nel settore, non è disponibile a incrementare i salari tramite un integrativo che includa un premio di produzione per chi lavora nei punti vendita italiani e messinesi. Non siamo lavoratori di serie B, siamo noi a produrre i fatturati e chiediamo un contratto integrativo con questi aumenti che riconosca importanza alle risorse umane”.
Secondo il segretario generale Cgil Pietro Patti: “Dopo tanti anni di sacrifici, chi ha lavorato sodo perderebbe una parte consistente di valore a livello integrativo”. Peraltro, rimarca, si tratta di “una decisione unilaterale dell’azienda”, che non incrementa il costo del lavoro, a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi, come la Spagna proprio qualche tempo fa.
Da qui la richiesta dei sindacati di modifica del sistema premiale, incentrato piuttosto sull’utilizzo di un welfare uguale per tutti, senza distinzione tra full e part-time e tra le diverse insegne facenti parte del Gruppo.
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