Roma – Lo scorso 4 dicembre il mondo della scuola ha contribuito in modo concreto e forte alla vittoria schiacciante del no: con un solo voto i lavoratori della scuola hanno bocciato sia la riforma costituzionale che la “buona scuola”.
Il governo invece di raccogliere il segnale dei lavoratori, ha reagito con arroganza antidemocratica, licenziando le otto leggi delega che, nel loro insieme, completano il processo di distruzione della scuola della repubblica, annichilendo il diritto allo studio e smantellando definitivamente la qualità dell’Istruzione pubblica e statale, svilendo ancora una volta il ruolo e l’impegno dei lavoratori della scuola: riforma del sostegno riforma dei professionali riforma degli Esami di Stato riforma del reclutamento dei docenti riforma del ciclo 0-6 anni.
A questo si aggiunge nuovamente un accordo sulla mobilità docenti 2017/18, che con la collaborazione dei sindacati gialli rimette in gioco il progetto di scuola del PD sconfitto il 4 dicembre; un accordo che ancora una volta creerà caos e ingiustizie nelle nostre scuole e nelle nostre vite.
USB Scuola sceglie di opporsi fermamente a tutto questo e insieme a Unicobas e Cobas ha indetto lo sciopero dell’intero settore con manifestazione nazionale a Roma per il 17 marzo.
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