di Ch. Mo.
Manchester – Sangue, paura, terrore: ancora una volta il terrorismo colpisce lasciando una lunga scia di sangue. Indelebile, terrificante, come le altre lasciate nel corso degli ultimi venti anni. Sempre più frequenti, sempre meno sicuri, l’Isis colpisce le famiglie, i giovani; colpisce la libertà.
Ieri sera, alle 22.30 (ora locale), alla Manchester Arena durante il concerto di Ariana Grande, un terrorista si è fatto esplodere uccidendo ventidue persone. Secondo il capo della polizia: “Ha agito da solo, con un ordigno improvvisato”. Mentre il pubblico di teenager lasciava la Manchester Arena, una struttura da 21 mila posti, l’uomo ha azionato il suo ordigno tra la folla: 22 le vittime, 59 i feriti. La prima vittima identificata aveva appena 16 anni. Il suo nome, Georgina Bethany Callander: a riportarlo è l’Independent, assieme a una foto tratta dal profilo Instagram della ragazza che la ritrae assieme alla sua beniamina e scattata nel backstage di un concerto di due anni fa.
Per questo motivo, la polizia ha chiesto ai media di non speculare sulle identità delle vittime poiché sui social si susseguono ancora numerosi gli appelli angosciati di chi cerca i propri cari.
L’ordigno. Una bomba definita “sporca”, imbottita di chiodi e schegge metalliche. Il capo della polizia ha ritenuto che fosse in possesso di un ordigno improvvisato, che ha detonato, causando questa atrocità. Resta da capire se avesse complici o fosse parte di una rete. I resti dell’uomo sono stati individuati tra quelli delle sue giovani vittime. Tutto secondo le modalità dell’attentato sembra riportare all’ennesima strage perpetrata in nome dello Stato Islamico.
Il video dell’Isis. Intanto, sul web è spuntato un video in cui lo stato islamico rivendica l’attentato. Un uomo cn il volto coperto ha inneggiato alla guerra santa contro gli infedeli, mostrando un cartello con su scritto ” Manchester – 2017-05-22″. ” E’ solo l’inizio”, ha poi concluso.