Regione Lazio – Bufera in Regione Lazio tra gli scranni del PD. Doccia fredda per Nicola Zingaretti. Marco Vincenzi da poco nominato Presidente della Commissione bilancio della Regione Lazio stamattina si è dimesso. La Procura di Roma ha notificato un avviso di conclusioni indagini per 28 persone coinvolte nell’inchiesta Mafia Capitale.
L’indagine sul Mondo di Mezzo sembrerebbe mai essere terminata, così ora con la terza fase il provvedimento con rischio di rinvio a giudizio colpisce anche volti nuovi, oltre a quelli che figurano già come imputati nel maxi processo. La chiusura indagini infatti coinvolge anche Salvatore Buzzi, figura chiave della maxinchiesta, Luca Odevaine, ex componente del tavolo sull’immigrazione e Eugenio Patanè, ex consigliere alla Regione Lazio nella fila del Pd.
VINCENZI, D’AUSILIO COLPITI DALLA TERZA INDAGINE
Tra i nomi nuovi spiccherebbero quelli dell’ex capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Francesco D’Ausilio e l’ex capogruppo al consiglio regionale del Lazio, sempre del Pd, Marco Vincenzi.
Si legge: “I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2011 e fine 2014. Tra i reati contestati, a seconda delle posizioni, corruzione, turbativa d’asta, rivelazione di segreto d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti”
Marco Vincenzi, già era contestatissimo per la sua nomina a Presidente della IV Commissione bilancio della Regione Lazio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, del 9 febbraio 2016 passata con con 8 voti a favore, 5 schede bianche e una nulla. L’elezione del nuovo presidente s’era resa necessaria a seguito delle dimissioni di Mauro Buschini (Pd), diventato a sua volta assessore ai Rapporti con il Consiglio, Ambiente, Rifiuti. La commissione, che si compone di 14 membri (8 di maggioranza e 6 di opposizione), doveva provvedere nella successiva seduta alla elezione di uno dei due vicepresidenti, in sostituzione del dimissionario Simone Lupi (Pd).
MARCO VINCENZI SI DIMETTE
Arrivano puntuali le dimissioni del Consigliere Vincenzi tramite una nota, si legge su AgenParl: “Mi è giunta questa mattina la comunicazione di chiusura delle indagini con notifica dell’avviso di garanzia. Ribadisco la mia totale estraneità alla vicenda, sicuro di aver sempre operato nella più assoluta correttezza e nel pieno rispetto della legge come potrò ampiamente dimostrare. Tuttavia, a tutela dell’istituzione Regionale e del mio diritto alla difesa, ho deciso di rassegnare le dimissioni da presidente della Commissione bilancio della Regione Lazio e di auto sospendermi dal Partito Democratico. Quando cinque mesi fa ho accettato l’incarico, non avevo ricevuta alcuna comunicazione giudiziaria. Oggi che questa condizione è venuta meno, preferisco fare un passo indietro per serietà e rispetto nei confronti dei tanti cittadini – elettori che mi hanno dato la fiducia, del Pd, dei colleghi d’aula e del presidente Zingaretti. Confermo la mia più assoluta fiducia nei confronti della magistratura e sono certo che potrà essere facilmente accertata la correttezza del mio comportamento”.
INTERROGAZIONI CHE ANTICIPAVANO IMPORTANTI NOVITA’ DALLE INDAGINI DELLA PROCURA DI ROMA
Rimane agli atti l’opera incessante del M5S che già da tempo chiedeva spiegazioni con interrogazioni urgenti inviate al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori e con cui si interrogava lo stesso presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, riguardo la figura di Marco Vincenzi e la necessità di una nomina in una commissione delicata come quella del Bilancio della Regione Lazio quando risultava ancora non chiarita l’attività di due emendamenti presentati dallo stesso Vincenzi grazie al quale alcune società riconducibili a Salvatore Buzzi, avrebbero mirato ad ottenere finanziamenti dai fondi regionali, utilizzando il Fondo del riequilibrio dei Comuni del Lazio.
di Cinzia Marchegiani