di Cinzia Marchegiani
LOTTO MARZO. Questa festività oggi la dedico con l’emotività di chi conosce il sopruso, l’abuso e la forza di non piegarsi a tutte le donne che conosco, amiche conoscenti, personaggi storici e pubblici che hanno continuato, senza mai cedere nonostante grandi momenti di sconforto, battaglie indicibili, cucite spesso sulle proprie sofferenze e quasi sempre sole.
Passi pesanti, passi osservati, passi vissuti con la certezza di sfidare un mondo ipocrita che ti dà una bella pacca sulle spalle, che decanta lodi al potere e alla bellezza della donna, ma poi ti piega, o almeno vorrebbe, con metodi subdoli e raffinati.
A te che nonostante queste pressioni hai voluto continuare una battaglia per molti persa, per molti inutile ti dico grazie, perché ognuna nella propria solitudine acquista consapevolezza di una forza invisibile e umana che unisce altre mille vite simbolo di bellezza e unicità che fanno storia e insegnano che la dignità è un atto di pura energia che nessuna ragnatela invisibile può trattenere. Nessuna gabbia seppur dorata può imprigionare una volontà indomita e i propri valori.
Nella meta mai dimenticata, nonostante le ferite, nonostante il grande dolore che si prova sulla propria pelle, si conoscono sguardi invadenti, sguardi vigliacchi di chi rimane pietrificato dalla consapevolezza che per starti al fianco occorre esporsi, occorre mettersi in discussione davanti ad un platea che spesso giudica senza neanche conoscere i dettagli e di cui ne farà parte attiva.
A te donna, non esiste nessuna intelligenza calpestata, non esiste libertà incatenata… a te che nella vita quotidiana spieghi le tue ali e voli contro una legge della fisica che stabilisce i limiti ma non le eccezioni del cuore e del coraggio, ricordi al mondo intero che gli atti concreti sono gli unici esempi deterrenti, mentre la stessa società in tutto il mondo continua a difenderti in questo giorno dedicato ai diritti della donna costantemente violati.Â
Sia chiaro, l’indifferenza e il silenzio sono i nemici più pericolosi e distruttivi per l’evoluzione sociale e purtroppo ancora lontana. Di loro si percepisce la gravità e anche l’odore, hanno nomi e volti ma i più difficili da estirpare. E tu donna, sei la sola che li combatte, nonostante le campagne istituzionali puntuali come un orologio offrono foto struggenti e frasi memorabili per una giornata che dal sorgere del sole termina troppo presto, mentre gli incubi invece rimangono ancora prigionieri nella mente di chi conosce l’abuso non solo materiale.
A Liliana, a Ilaria, Tiziana, Elisabetta, Rita, Raffaella, Smeraldina, Daniela, Celeste, Romina, Katia, Elisa, Angela, Anna, Hania, Sara, Giulia, Roberta, Grazia, a Paola e a tantissime donne che costantemente insegnano che ci sono valori che non sono merce di nessuno, neanche della propria stessa vita. Siete tantissime, ma ognuna di voi conosce la sua bellezza e unicità .