Locri (Reggio Calabria) – La bruttissima disavventura che sta vivendo Nicola, un ragazzo di Locri, non spegne i riflettori su una forma ormai pubblica di discriminazione scolastica nei confornti di questo studente che ancora ad oggi, 1° dicembre 2016 non può frequentare il Liceo Artistico “P. Panetta” di Locri.
LA DENUNCIA DI COSIMO ROMEO, PADRE DI NICOLA
“Ricordo che quest’anno la campanella scolastica non è suonata per tutti gli studenti, infatti Nicola, liceale con disabilità di Locri, rimane a casa in quanto viene privato dell’assistenza scolastica, una figura (ad-personam) prevista dalla Legge 104, che deve affiancare gli studenti con disabilità durante tutte le attività scolastiche.
I genitori del ragazzo hanno già percorso tutti i passaggi previsti dalla Legge, hanno presentato le dovute denunce alla Procura della repubblica di Locri, al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Calabria, al Prefetto di Reggio Calabria, e vi sono inoltre due interrogazioni parlamentari in attesa di riscontro.
Tuttavia nonostante il clamore mediatico il tempo trascorre nell’indifferenza di chi avrebbe potuto prendere provvedimenti immediati per porre fine ad una situazione vergognosa e squalificante per tutte le Istituzioni, mentre il ragazzo viene privato del diritto allo studio, di vivere la sua adolescenza con i compagni di classe insomma dell’inclusione scolastica e sociale dei diritti Costituzionali negati, mentre in questo periodo tiene banco la riforma Costituzionale con il SI ed il NO per il futuro di queste nuove generazioni che di fatto vengono discriminati.
Ah…dimenticavo i giovani come Nicola non votano, sarà per questo che certa politica non sia interessata ai giovani con disabilità come Nicola, infatti lo Stato li ha esclusi anche dal bonus 18enni, Vergogna Vergogna Vergogna a tutti quelli che si riempiono la bocca e predicano sui pulpiti. La scuola non sta funzionando, e mi rivolgo alla Magistratura pregando le Autorità competenti a voler sollevare dai loro incarichi i responsabili o presunti tali finché le indagini non saranno concluse, perché se Nicola è a casa significa che ci sono persone che non stanno facendo il loro dovere.
Non possiamo più attendere la burocrazia, in quanto questa è una situazione straordinaria e deve essere trattata con la dovuta straordinarietà”.
Papà Cosimo chiede che venga garantita l’assoluta priorità nella salvaguardia dei diritti di Nicola, in quanto titolare di diritti umani che dovrebbero essere sempre adeguatamente protetti e, di conseguenza, SOLLECITA: “Tutte le Istituzioni ad adottare per quanto di competenza ogni atto o provvedimento diretto a rendere effettivo il diritto fondamentale all’istruzione del minore con disabilità di tutte le figure professionali previste. Segnalo di aver sollevato più volte la questione della scarsa attenzione per lo studente con disabilità presso la struttura scolastica di Locri, segno che non si tratta di fatti occasionali, ma di un fenomeno diffuso, che sta pregiudicando il diritto allo studio“.