di Cinzia Marchegiani
L’italia dopo la vittoria del No al Referendum Costituzionale non solo tiene, ma fa il botto con la borsa di Milano. Milano chiude in volata, la Borsa chiude in netto rialzo, l’indice Ftse Mib nel finale guadagna il 4,15% a 17.757 punti.
Gli osservatori internazionali non riescono più ad interpretare non solo il voto popolare, ma anche i mercati azionari.
La Borsa dopo il 5 dicembre non solo tiene, ma fa il botto a livelli che non vedeva dal voto sulla Brexit.
La stessa Unicredit che Flavio Tosi di Fare (Sindaco di Verona) e del “Comitato il Centrodestra per il Sì” alla puntata di Porta a Porta del 23 novembre 2016 spiegava avrebbe lanciato l’aumento di capitale in funzione del risultato del Referendum (per il sì ovviamente), dopo il 4 dicembre non solo non accusa alcun problema ma, come dicono i giornali economici, vince la maglia rosa con +12,81%, seguita da Mediobanca +9,94%. Guadagna terreno anche Mps (+1,18%). Trend in discesa per lo spread tra Btp e Bund, arrivato a 158 punti.
L’Italia è un nazione solida, e il voto massiccio dei cittadini ha dimostrato che questo popolo ha cominciato ad alzare la testa e non consegnerà facilmente le chiavi in mano del proprio paese a chi chiedeva questa riforma e l’ha sostenuta anche da Bruxelles e da oltreoceano come Barack Obama.