di Marielena Masciello
L’istigazione al male domina….sempre! “L’uomo si differenzia dall’animale per il fatto di essere un assassino, l’unico primate che uccide e tortura i membri della sua stessa specie, senza alcun motivo”.
Questo scriveva lo psicanalista e sociologo tedesco Erich Fromm nel suo libro”Anatomia della distruttività umana” nel 1973.
A più di 40 anni di distanza come dargli torto, dopo i mostruosi casi di cronaca avvenuti ad Alatri e Chicago.
Un ragazzo poco più che ventenne pestato a sangue in un contesto grottesco di psicosi di massa.
Magari qualche avventore coetaneo, fuori dalla discoteca vedendo la scena che il ragazzo veniva in malo modo buttato fuori dalla security si è sentito giustificato nelle etichettare quest’ultimo, come una cattiva persona è quindi meritevole di ricevere calci e pugni, per qualsiasi cosa possa avere commesso nel locale… Ma si pestiamolo di botte, prendiamolo a sprangate…prego fatevi avanti, colpendolo ripetutamente, per più di un quarto d’ora, tanto qualcosa di male avrà fatto e va punito….?!!
Morirà dopo 36 ore di agonia.
A Chicago una quindicenne viene sequestrata per più di 24 ore da un branco di sei minorenni che la seviziano e stuprano a turno riprendendo tutto in diretta sui social.
È aberrante la violenza insita nell’essere umano, quasi a tutte le età, alcuni scienziati pensano che l’uomo primitivo non fosse così violento, ma che la crudeltà e l’omicidio si siano sviluppati con la civilizzazione e la scoperta dell’uso delle armi. Il nostro cervello nell’ultimo mezzo milione di anni, si è evoluto ad una velocità tale da indurre i fisiologi a parlare di “esplosione cerebrale“ma questa evoluzione ha sovraimposto un cervello istintivo, primordiale ad un cervello razionale e cosciente, le loro facoltà si intersecano creando una specie “mentalmente squilibrata” la cui logica è stata sempre compromessa dalla emotività, come asserisce lo scrittore britannico Colin Wilson.
Vogliamo chiamare questi soggetti “branco”, ma chiunque ci può finire dentro, il loro potere è deumanizzare la vittima, attraverso una “solidarietà delirante” e una responsabilità diluita dalla condivisione di atti sadici e cruenti perpetrati anche per mesi, come nel caso dei dieci minorenni che hanno a Vigevano (Pv) brutalizzato un loro coetaneo, sono anche accusati di concorso in violenza sessuale, riduzione in schiavitù e pedo-pornografia; o quello che è successo per anni a Giuliano (Na), dove un minore affetto da lieve disabilità mentale, oggi tredicenne è stato violentato per 4 anni da 11 minori, tre dei quali oggi non ancora quattordicenni.
Molti di questi abusi sono postati in rete
Continueremo a darci spiegazioni teoriche dall’ambito sociologico, psicologico, psichiatrico, a volere una giustizia, che sarà ingiusta e settoriale, perché per come la vedo io, emotivamente parlando…sono TUTTI colpevoli da chi è riuscito solo a sfiorare con un calcio, magari anche non colpendo il povero ragazzo già agonizzante per terra ad Alatri, a chi ha “solo” ripreso lo stupro della povera ragazza di Chicago.
William Shakespeare in EnricoVI: “Questi sono tempi pericolosi: la virtù è soffocata dalla vile ambizione e la carità cacciata di qui dal rancore;l’istigazione al male domina e la giustizia è sparita“