di Christian Montagna
Un nuovo messaggio shock è stato lanciato sul web dai terroristi dell’Isis. “Entrate in azione” e attaccate i “miscredenti” in America e in Europa, Italia compresa”. La “Jihad” va avanti e con essa la carneficina, senza sosta. Nuove reclute, conquiste e perdite: poco importa, la bomba ad orologeria è stata innescata.
Minacce all’ Italia. Finora però le minacce non avevano mai interessato l’Italia. Il messaggio video, raccolto dal Site, il sito Usa di monitoraggio del terrorismo sul web, proviene da Al-Thabaat, è rivolto a tutti “i musulmani devoti” alla causa ed è un palese invito ad entrare in azione negli Stati Uniti, in Europa e anche in Italia, menzionata esplicitamente, accanto a Belgio, Danimarca, Francia, Spagna, Russia e Iran.
Non più Roma capitale della cristianità, non più una guerra di religione: l’Italia in quanto nazione, in quanto realtà politica è menzionata tra i luoghi da colpire. L’Occidente resta ancora una volta impotente. La minaccia è come sempre imprevedibile. Difficile individuare i lupi solitari; difficile pianificare o batterli sul tempo.
L’Italia torna dunque a vivere quel clima di terrore e ansia che da anni si respira in ogni singolo angolo delle città. Paura, rassegnazione e rabbia: gli attentati recenti ai vicini francesi hanno dato il colpo di grazia.
Il Ministro Alfano. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano nella conferenza stampa di Ferragosto dedicata alla sicurezza, nella quale ha dichiarato l’Italia “Paese sicuro”, ha ammesso tuttavia che nessun Paese può dichiararsi “a rischio zero” per il terrorismo islamico. Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia: che siano lupi solitari giunti sui barconi, italiani radicalizzati o detenuti pronti a compiere la missione di morte il pericolo è sempre uguale.