di Daniel Prosperi
Guidonia Montecelio (Roma) – In un teatro che si rispetti quello che di più bello si mette in scena è la verità.
Il mondo è un palcoscenico, diceva Pirandello. Ma per una volta, non abbiamo visto uno, nessuno, centomila né umorismo. Solo la verità.
L’accogliente Teatro Imperiale di Guidonia Montecelio ha ospitato un evento degno di nota “LEGALITÀ E PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE“, organizzato dai Deputati del MoVimento 5 Stelle On. Massimo Enrico Baroni e On. Roberta Lombardi, dal neo Sindaco Michel Barbet e dai consiglieri comunali.
Moderatore dell’evento una penna molto attiva e sincera de “Il Fatto Quotidiano“, ovvero Luca Teolato. Con la presenza di gran parte di cittadini guidoniani e non, tra i quali anche dalla vicina Tivoli, non vi è stata alcuna leziosità né faziosità sugli argomenti del convegno.
È stato fin da subito piacevole ascoltare le parole del Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte Ill.mo Ferdinando Imposimato (ho perso quelle del Sindaco che è intervenuto poi a più riprese, ndr). Classe 1936, avvocato, magistrato e poi ancora Senatore della Repubblica italiana nella X e XI Legislatura.
Senza soffermarsi su reminiscenze biografiche che possono sembrare anche stucchevoli, il giudice ha espresso con tono autorevole ma pacato le sue perplessità sulla storia di Guidonia e dell’hinterland, alternando l’attualità con i ricordi sempre vivi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ripresi successivamente da un giovane membro del neo Consiglio comunale, Claudio Caruso, che da sempre si batte per la legalità e il quale ha ricordato degli episodi spiacevoli ed intensi, tra i quali la storia di una ragazza, Rita Atria, morta a soli 17 anni che era stata ascoltata e sostenuta moralmente ancora prima che giudizialmente proprio da Borsellino.
Rita era figlia di un boss, ucciso nel 1985 e alla stessa dipartita soccomberà il fratello Nicola nel 1991, omicidio dal quale la moglie Piera Aiello diverrà collaboratrice di giustizia come la stessa Rita. Una settimana dopo la strage di Via D’Amelio, ormai completamente sola dopo aver confidato nell’uomo Borsellino, decide di togliersi la vita “tuffandosi” dal settimo piano di un appartamento a Roma in Viale Amelia.
Il Consigliere Caruso ha tenuto a ricordarla, un po’ come si fa con le persone più sconosciute alla maggioranza quasi per sottolinearne le mancanze di informazione e di memoria. Gli interventi successivi, susseguitisi tra il temprato Assessore alla Cultura di Tivoli Urbano Barberini, l’Assessore alla Legalità e allo Sviluppo Economico di Guidonia Davide Russo, una consigliera comunale emozionata e testimone di una vittoria in un Comune che ha rischiato lo scioglimento per mafia (Blitz di 160 finanzieri la mattina del 20 aprile scorso aveva effettuato 15 arresti di funzionari e politici di Guidonia prevalentemente per reati contro la P.A.), un altro collega dell’assise consiliare di Tivoli Carlo Caldironi che ha sottolineato la diffusione sul territorio di fenomeni attivi ancora oggi sul territorio della Provincia di Roma e ha tenuto a ribadire l’impegno di tutti per il contrasto a taluni comportamenti. Nella seconda parte, in tempi stringenti, gli interventi dei due deputati presenti.
Tutti hanno sottolineato e ringraziato con molta gratitudine le Forze dell’Ordine, attraverso un Saluto alle Autorità presenti, nonché al Procuratore della Repubblica di Tivoli, Dott. Francesco Menditto, che ha anche organizzato altri convegni sulla questione legalità coinvolgendo un istituto scolastico e il quale si è attivato sin dal suo arrivo per decifrare con l’attenzione da buon padre di famiglia tutte le criticità legate a questo territorio.
Non è da sottovalutare che, dopo molti anni di democrazia sospesa e il baluardo dell’espressione libera minacciato quotidianamente da poteri forti, si è tornati a parlare finalmente con cognizione, merito del MoVimento 5 Stelle, della magistratura che ha invertito una tendenza solamente mediatica e di cittadini molto più attivi e mossi da spirito critico verso situazioni che non hanno alcun presupposto per essere rinviate a data da destinarli nella risoluzione.
È necessaria una scelta in questa fase storica da cui con moltissima fatica stiamo cercando di uscire, un avvicinamento alla piena consapevolezza, ad una coscienza collettiva che deve uscire dall’effetto dei sedativi propinati da 20 di berlusconismo e anti soprattutto.
Siamo estemporanei. Ugo Ojetti citato da Indro Montanelli ci definiva “contemporanei” senza una storia e senza posteri. Ma per quanto tempo ancora? La Storia siamo noi ed è importante ora più di allora e di sempre iniziare a scrivere come la vogliamo. Ci vorranno anni, generazioni a confronto, tempo. Lo stesso tempo che spendiamo a lamentarci senza far nulla. L’illegalità trova terreno fertile soprattutto al Centro Sud per l’assenza dello Stato, delle persone rappresentanti delle istituzioni.
Avere il coraggio è un patrimonio. E soprattutto questo sta mancando proprio a chi è plausibilmente capace a renderci la vita un po’ migliore. Tivoli e Guidonia sono due realtà distinte ma che vivono annosi problemi molto comuni. È stato tangibile l’inquinamento dell’aria degli ultimi due mesi, con una serie di incendi che hanno interessato le due città. Collaborazione tra i due enti non è procrastinabile.
Quando saremo definitivamente usciti da questo periodo negativo quanto affascinante, la legalità (la normalità) tornerà di moda, allora non dobbiamo riprenderci come pecorelle smarrite: la nostra identità, il nostro orgoglio, il nostro esempio sono gli elementi essenziali per dare una Storia nuova a questo Paese e al mondo intero. Con uno ma non nessuno bensì centomila di esseri umani, verso la verità.
Perché da soli siamo nessuno, siamo una mancata verità. Così è, se vi pare.
F.to FB Movimento Cinque Stelle Guidonia Montecelio
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