di Cinzia Marchegiani
La denuncia dei medici del frusinate arriva alla trasmissione Le Iene. La Terra dei Fuochi o meglio la “Valle dei veleni” alle porte di Roma seppellisce persone nel silenzio istituzionale nonostante medici impegnati a monitorare un territorio devastato dall’inquinamento abbiano fatto convegni e conferenze pubbliche per mettere a conoscenza ciĆ² che nella pratica clinica quotidiana devono accertare.
La denuncia arriva a Le Iene.Ā Ieri con un servizio dedicato la trasmissione televisiva “Le Iene” mettono a conoscenza dell’intera Italia che di veleno si muore anche vicino a Roma: “Tra le province di Roma e Frosinone sorge la Valle del Sacco che anni di contaminazione e incuria hanno trasformato nella ‘Valle dei Veleni’. Nadia Toffa ha intervistato gli abitanti della zona raccogliendo le loro testimonianze”.
Il servizio di Nadia Toffa
FREEDOMPRESS A GIUGNO 2017 AVEVA ALLERTATO QUESTA EMERGENZA DENUNCIATA DAGLI STESSI MEDICI DEL FRUSINATE
A Giugno 2017 grazie al prezioso contributo di Daniel Prosperi FreedomPress ha potuto rendere pubblica una conferenza medica svoltasi a Ferentino (Frosinone)Ā e i temi trattati e denunciati dagli stessi operatori sanitari:
“Morire dāinquinamento, ĆØ un dato oggettivo di grande preoccupazione lanciato dai medici che monitorano queste zone e ora chiedono alle istituzioni un vero cambio di rotta. Ā CosƬ ieri, sabato 17 giugno, presso lāaula consiliare del Comune di Ferentino (FR) si ĆØ tenuto il convegno āLāINQUINAMENTO DELLA VALLE DEL SACCO E GLI EFFETTI SULLA SALUTE: LA PAROLA AI MEDICIā organizzato dallāAssociazione dei Medici di Famiglia per lāAmbiente di FrosinoneĀ e Provincia, presieduta dal Medico di Base Dott.ssaĀ Marzia Armida, alla presenza dellāAssessore comunale con delega allāAmbiente Sig.Ā Franco MartiniĀ e la Consigliera comunaleĀ Stefania Timi“ –
– cosƬ Daniel Propseri scriveva dopo aver partecipato al convegno che per il tema trattato e per l’allarme lanciato doveva forse arrivare ai giornali nazionali.Ā .
Grazie a questo articolo-documento non si dica che i medici non hanno sollevato l’allarme. Noi ve lo riproponiamo affinchĆ© sia tangibile ed evidente l’impegno dei medici che in questo territorio stanno monitorato l’effetto della Valle dei veleni:
Valle del Sacco. Allarme inquinamento e tumori. Convegno, āLa parola ai mediciā: āIncremento delle malattie nel frusinateā- articolo del 18 giugno 2017
di Daniel Prosperi:
“Con lāapertura del Dr. Giovanni Martino, coordinatore dellāAssociazione, ci si ĆØ introdotti in un mondo particolare. O meglio, āparticolatoā,Ā preso atto che lāinquinamento ha superato ogni limite innaturale.
I REGALI DEGLI INCENERITORI, IMPIANTI DI BIOMASSE, RIFIUTI INTERRATI NELLA VALLE DEL SACCO
Gli inceneritori, gli impianti di biomasse, i rifiuti interrati nella seconda parte del ventesimo secolo, le falde acquifere contaminate, le industrie belliche e siderurgiche che nella Valle del Sacco, riconosciuta a livello europeo quasi fosse un ente provinciale, ne rilevano le cause principali, sono stati gli strumenti con i quali la cardiologaĀ Cristina VolponiĀ e la pneumologaĀ Teresa PetriccaĀ hanno spiegato lāincremento di malattie nel frusinate, ovvero la stretto correlazione tra le emissioni in aria, nelle acque del fiume Sacco e nel suolo con lāincidenza tumorale degli ultimi 5 anni che ha afflitto tanti cittadini, alcuni dei quali non piĆ¹ tra noi.
MANCATA ATTIVAZIONE REGISTRO TUMORI ISTITUITO CON LA LEGGE DEL 12 GIUGNO 2015 PRESENTATA DAL M5SĀ
La tematica ĆØ molto delicata e va affrontata sƬ con determinazione ma anche con estrema attenzione, in quanto ad oggi non vi ĆØ ancoraĀ il riconoscimento effettivo e scientifico del nesso causale tra le malattie, per effetto della mancata attivazione del Registro Tumori, istituito con la legge n. 7 del 12 giugno 2015, condivisa da un ampio arco di forze politiche, a seguito della proposta n. 108 presentata dal gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.
Questo importantissimo strumento potrebbe inquadrare ed essere un supporto imprescindibile per tutti i medici che di fronte ad un paziente saprebbero come fornire cure e terapie mirate e specifiche, oltre a raggiungere unāarmonia tra ambiente e salute.
MALATTIE RESPIRATORIE IN SOGGETTI DI ETĆ INFANTILE E ADULTA DI GRAN LUNGA SUPERIORE ALLE MEDIE NAZIONALI
Al convegno sono stati poi mostrati i questionari, fatti compilare alle persone e raccolti in uno schema con slides esplicative, Ā dai quali si ĆØ evinto che vi ĆØ stata una forte afflizione di malattie respiratorie in soggetti di etĆ infantile ed etĆ adulta avanzata, di gran lunga superiore alle medie nazionali e, elemento aggiunto, la maggior parte degli stessi considerati non ĆØ fumatrice.
Lāincontro, durato piĆ¹ di tre ore, si ĆØ concluso con un piccolo dibattito.Ā LāAssessore MartiniĀ ha tenuto a ribadire la posizione netta dellāAmministrazione comunale a contrasto di ogni causa di inquinamento presente sul territorio, sottolineando alcune azioni tra ordinanze e altri atti amministrativi che sono stati predisposti, lāinvestimento del dialogo con gli altri comuni e la stipula del Contratti di fiume per il mantenimento delle acque del Sacco.
MORATORIA CHE IMPEGNA IL SINDACO E GIUNTA AD IMPEDIRE APERTURA DI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO RIFIUTI
LaĀ Consigliera TimiĀ invece, ha proseguito entrando ancor di piĆ¹ nello specifico:Ā a seguito di un ordine del giorno presentato dai Consiglieri comunaliĀ Maurizio Berretta,Ā Gianni Bernardini,Ā Marco ValeriĀ eĀ Marco Maddalena, anchāesso presente allāevento tra i banchi del pubblico, accorpato in un unicum da parte della stessa consigliera Timi con tutte le proposte sinora presentate nel corso degli anni, approvato allāunanimitĆ nella seduta di consiglio del 6 marzo scorso,Ā il Consiglio si ĆØ fattoĀ promotore di una moratoria, impegnando il Sindaco e la Giunta ad introdurre impedimenti regolamentari nelle more di predisposizione del Nuovo Piano Regolatore allāapertura di nuovi impianti di smaltimento rifiuti, salvo quelli di selezione differenziata delle frazioni di rifiuto,Ā conseguentemente agli ultimi incresciosi fatti rilevato di interramento rifiuti pericolosi e sversamenti abusivi come avviene in tutta la penisola, ed ĆØ stato anche approvato sempre da tutti in maniera unanime, un secondo ordine del giorno vertente lāimpegno di stipula di un protocollo dāintesa tra i Comuni limitrofi per lāavvicendamento dei procedimenti amministrativi scaturenti.
La stessa consiglieraĀ TIMI ha aggiunto che il Comune si appresta anche ad una difesa in ambito legaleĀ e che tutte le azioni compiute dallāamministrazione sono state condivise con la massima partecipazione delle Associazioni, oltre i progetti come āDomenica ecologicaā e āLiberiamo lāariaā concernenti un modo nuovo di approccio allāutilizzo delle vetture nel centro di Ferentino, o meglio a disincentivare lāuso delle vetture, anche in procinto di realizzazione di piste ciclabili. Oppure lāiniziativa premiale per una buona raccolta differenziata che, sempre dalle sue parole, deve essere incentivata con grande determinazione e fermezza, sembra essere un ulteriore mezzo per il raggiungimento della civile normalitĆ , diventata oggi sempre piĆ¹ straordinaria.
Infine, TIMI ha ricordato āgli interventi di bonifica effettuati a cura dellāAmministrazione cittadina che governa dal 2013, nel sito ove sorgeva una cartiera e un altro afferente la Cemat per la bonifica da amianto, altro silenzioso assassino dellāambiente e delle vite umane. Siamo in una paradossale situazione dāemergenza, che nel caso specifico trova origine giĆ nel periodo della Seconda Guerra Mondiale (ĆØ stata ritrovata una testimonianza del 1947 riguardante cacciatori vicini alle sponde del fiume Sacco, come ricordato anche dalla consigliera Timi) dalla quale non sembri esserci una luce dāuscitaā.
LāAssessore allāAmbiente della Regione Lazio ha promosso lāapertura di uno Sportello di Prevenzione dallāinquinamento, mentre esistono migliaia di persone che possono solo sperare di ricevere cure. Ormai la prevenzione, parola tanto piĆ¹ abusata dalla politica, puĆ² avvenire solo riducendo le fonti di emissione. Ecco, un esempio tangibile ĆØ quanto fatto sullāuso delle vetture dal Comune di Ferentino, ma non ĆØ ancora abbastanza. Per rendere compatibili le aspettative di vita, oggi ridotte di quasi 10 anni per un abitante della Valle del Sacco, il benessere socio-fisico, in una delle zone piĆ¹ inquinate di Italia insieme a Torino, si devono REGOLAMENTARE e CONTROLLARE tutte le attivitĆ di natura industriale e di smaltimento dei rifiuti, anche promuovendo azioni non sanzionatorie ma di adeguamento, come poi ĆØ stato espressamente richiesto dai medici del frusinate.
SINDACO NICOLA OTTAVIANI, ABBRACCIA LA TEMATICA CON GRANDE SPIRITO D LUNGIMIRANZA, GLI ALTRI SONDACI CHE FARANNO?
I Sindaci sono sul piede di pace, a dispetto di ciĆ² che si pensi, nella sola tutela della propria salute e di quella dei cittadini che rappresentano.Ā Nicola Ottaviani, confermato Sindaco al primo turno con oltre il 51% dei voti, ha abbracciato la tematica con grande spirito di lungimiranza, non strumentalizzando alcuna azione ma tutelando veramente e con estrema sinceritĆ la cittadinanza in ogni sede, proponendo anche lāacquisto di nuova strumentazione di rilevamento delle emissioni proprio atta al controllo delle stesse.Ā PerchĆ© ĆØ lāAutoritĆ sanitaria massima di un territorio, perchĆ© anche lui non ĆØ immune. Gli altri sindaci che faranno? Occorre pensare alla comunitĆ che non potendosi curare in strutture ben sistemate come un semplice ospedale di provincia, ridimensionato e logisticamente e gestionalmente inferiore, sono consapevoli che ora piĆ¹ che mai che lƬemergenza ha toccato livelli disarmanti e preoccupanti.
APPELLO AL MINISTRO DELLA SALUTE, INTERVENGA DEFINITIVAMENTE NELLA VALLE āMALEDETTAā. SERVE COORDINAMENTO TRA REGIONE LAZIO, SINDACI, MEDICI E CITTADINI PER LA BONIFICA DELLāAREA
Con la speranza mai vana che il Ministro della Salute,Ā Beatrice Lorenzin, alla quale va un messaggio di buona guarigione perchĆ© il malore che lāha colpita non ĆØ minimamente da sottovalutare dato lo stress delle ultime settimane al quale ĆØ stata sottoposta per altri soggetti che pensano esclusivamente a proprie esigenze esterne alla politica e alle istituzioni, intervenga definitivamente predisponendo con la partecipazione di tutti i Comuni della Provincia di Frosinone che si affacciano in quella valle maledetta (morfologicamente, ĆØ una conca senza ābuenos airesā dove rimangono tutte le polveri sottili che oscillano da nord a sud, āstagnandoā sulle teste degli abitanti, in quanto i venti sono a 2 km/s ad unāaltezza che non permette lo spostamento),Ā costruendo un coordinamento tra Regione Lazio, i Sindaci, i medici, i cittadini e le eventuali societĆ di bonifica delle aree. PerchĆ© non cāĆØ piĆ¹ tempo per rimandare.
Come ha detto un cittadino che ĆØ intervenuto sulla vicenda,āEsistono leggi, regolamenti regionali, regolamento comunali. Ma se stiamo ancora qui a parlare tra noi, qualcosa non funzionaā.
Qualcosa qui non funziona, siamo come i tori a Pamplona. Senza mucche perĆ², visto che muoiono dal 2005 per le acque inquinate del fiume Sacco da cui si abbeverano.
Una tristezza infinita,Ā aggravata dalla scomparsa di tanti bambini e giovani colpiti da brutti maliĀ (non riesco a dire la parola tumore, lāho sempre odiata)Ā che siano perĆ² una motivazione umana aggiunta e chi di dovere, intervenga per fermare ed arginare questa reiterata e perdurante problematica.Ā Non perchĆ© domani mattina, con la bacchetta magica, i malati diminuiscano, ma per non far ammalarne altre di persone ancora sane.
Anche se questo significasse inficiare unāeconomia altalenante come quella italiana dellāepoca della crisi economica, non possiamo perĆ² uccidere gli stessi allevatori e agricoltori perchĆ© non si effettuano bonifiche.
Tranquilli, non vi accusano di āapologia al fascismoā se utilizzaste lāazioni di bonifica. Si tratta di vivere o morire. Noi, nel frattempo, vogliamo vivere, non sopravvivere, e farlo al meglio permesso.
Che per pagare e per morire cāĆØ sempre tempo. E vale per tutti!
Non una Pm di piĆ¹, anche per evitare un PM in piĆ¹ ad indagare su questi disastri ambientali”.
E LORENZIN INTERROGATA SUI PROBLEMI DELLA VALLE DEL SACCO NEGA UNA CRISI AMBIENTALE IN QUESTO TERRITORIO
Insomma grazie a Le Iene sappiamo una cosa di piĆ¹…per il Ministro Lorenzin in questa zona ormai battezzata la “Valle dei veleni” non c’ĆØ alcuna emergenza inquinamento: “A noi non risulta niente per poter dire che c’ĆØ una crisi ambientale nella Valle del Sacco“.
Peccato che sono gli stessi medici ad aver sollevato questo allarme che non puĆ² piĆ¹ essere silenziato.
Ne prendano atto chi in queste zone sta spargendo lacrime di dolore. Eppure il nostro ministro della salute alla riunione del G7 ha partecipato attivamente con iĀ Ministri della salute del Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti dāAmerica, dove tra l’altro hanno partecipato anche il Commissario Ue alla salute e i Direttori diĀ Oms, Fao, Oie, Ocse ed Efsa e dove ĆØ stato messo al centro della discussioneĀ lāimpatto dei fattori climatici ed ambientali sulla salute, la salute delle donne e degli adolescenti e la resistenza antimicrobica.
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