di Christian Montagna
Londra – Una storia commovente che parte dai vicoli del centro di Napoli e si intreccia con la fantastica Londra, la città della perdizione e della realizzazione di ogni sogno.
Succede che tre giovani ragazzi napoletani, legati da sempre alla propria terra, decidano di emigrare nella fiorente Inghilterra alla ricerca di un futuro che la loro città non offre.
Succede che tre giovani, coraggiosi e determinati, riescano in alcuni anni a coronare il proprio sogno: aprire un ristorante ed esportare il vero “Made in Naples” all’estero. Sì, perché anni di esperienza nel campo della ristorazione e nelle cucine napoletane sono bastati a farli innamorare delle specialità della loro terra.
Sacrifici e coraggio: la storia di questi tre giovani napoletani è da prendere come esempio.
MADE IN NAPLES. Giovedì 4 Agosto apre “Capri Restaurant”. Ed è subito un enorme successo. In un design moderno e fresco, Francesco Stingone, Alfredo e Vincenzo Marzano accolgono curiosi e amanti della cucina napoletana .
Bruschette, antipasti di ogni tipo, menù vegetariano e gluten free, spaghetti, pasta al forno, risotti, carne e pizze: un menù che spazia dal mare alla terra, dai classici alle ricette più estrose, frutto di fantasia ed esperienza dello chef.
Raggiunti dal nostro quotidiano a Londra, hanno così raccontato la coronazione di un sogno:
“ Tutto è nato dal sogno che ci accomuna, fare strada nel mondo della ristorazione. Abbiamo preso spunto dal calore della nostra amata terra ed è venuto fuori “Capri”. La più bella isola campana , dove amore, musica e buon cibo fanno da cornice ai faraglioni e al paesaggio mozzafiato, ci ha ispirati e sedotti. E’ venuto fuori un menù quasi artistico, ampio ed originale, in grado di poter accontentare ogni richiesta. Sebbene le statistiche ci remino contro ( gran parte dei ristoranti italiani aperti in Inghilterra chiudono in meno di un anno), il nostro coraggio è andato oltre ogni tentativo di abnegazione. E’ una promessa, una scommessa: faremo sempre meglio affinché il nostro sogno si avveri”.