di Cinzia Marchegiani
Aveva suscitato polemiche soprattutto da parte di molti insegnanti e operatori scolastici l’emendamento della relatrice Patrizia Manassero (Pd) che la commissione Sanità al Senato aveva approvato con cui si estendeva agli insegnanti e agli operatori socio-sanitari, come medici e infermieri, l’obbligo delle dieci vaccinazioni previste dal decreto Vaccini.
L’emendamento sarebbe stato approvato senza il parere della commissione Bilancio e la relazione tecnica della Ragioneria dello Stato.
Nel dettaglio, l’emendamento prevedeva che a partire dal 1° gennaio 2018, gli operatori sanitari, socio-sanitari e gli operatori scolastici presentano, con riguardo alle dieci vaccinazioni obbligatorie, la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione ovvero l’immunizzazione a seguito di malattia naturale, ovvero l’esonero per accertato pericolo di salute, o la formale richiesta di vaccinazione presentata all’azienda sanitaria territorialmente competente. Per quanto riguarda le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, queste promuovono, con riferimento ai soggetti obbligati ai vaccini l’adesione alle vaccinazioni.
Anche la presidente della XII Commissione di Palazzo Madama, Emilia Grazia De Biasi (Pd) aveva dichiarato: “Sono favorevolissima all’obbligo di vaccinazione per operatori sanitari, come lo è tutta la Commissione Igiene e Sanità del Senato, ma c’è un problema di copertura economica da superare. Proveremo ad approvare il decreto questa notte”.
PARERE NEGATIVO DELLA IV COMMISSIONE PER MANCATE COPERTURE SUI DUE EMENDAMENTI APPROVATI IN COMMISSIONE SANITA’
Parere negativo della Commissione Bilancio del Senato sugli emendamenti, già approvati dalla Commissione Sanità, riguardanti le vaccinazioni in farmacia e l’estensione dell’obbligo vaccinale anche agli operatori sanitari e scolastici. Su quest’ultimo ieri era arrivata la bocciatura anche da parte della Ragioneria generale dello Stato. In entrambi i casi il problema riguarda le mancate coperture economiche. Sulla questione farmacie è attualmente in corso un vertice politico con il Governo. Una possibile soluzione potrebbe arrivare anche attraverso la presentazione di un Ordine del giorno.
IL GREGGE E’ SOLO QUELLO DI BAMBINI DA 0 A 16 ANNI, DI QUALE IMMUNITA’ DI GREGGE ORA FARA’ LEVA LA COERCIZIONE OBBLIGATORIA PER LA SCUOLA?
Ma allora i docenti, personale scolastico non dovranno più produrre con riguardo alle dieci vaccinazioni obbligatorie, la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione ovvero l’immunizzazione a seguito di malattia naturale, ovvero l’esonero per accertato pericolo di salute, o la formale richiesta di vaccinazione presentata all’azienda sanitaria territorialmente competente?
La coercizione obbligatoria riguarderebbe solo i bambini da 0 a 16 anni, quindi addio immunità di gregge su cui faceva leva il decreto legge Lorenzin. Ora il decreto si svuota della sua mission, e mostra il suo vero volto, aumentare solo il numero della vaccinazioni?
I genitori ora potrebbero chiedere agli operatori sanitari e scolastici l’impegno delle vaccinazioni, perché se il decreto legge era nato per aumentare la copertura delle vaccinazioni, il gregge non può essere solo quello dei piccoli bambini.
Si chiama coerenza.
Con quale credibilità ora i medici faranno informazione se prendono soldi per realizzare le profilassi vaccinali, mentre molti di loro dicono apertamente che non le hanno fatte?
Questo Decreto ha aperto crepe impensabili, vuoti sconcertanti. Siamo certi che il bene più prezioso, la tutela della salute dei bambini, sia stato messo al centro di questo grottesco lavoro?
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