Il Caso
di Cinzia Marchegiani
Francia – In Francia il neo Ministro della Salute ha affermato che per un tempo limitato (da 5 a 10 anni) si sta considerando di aumentare il numero delle vaccinazioni obbligatorie a 11.
In un’esclusiva intervista rilasciata a Le Perisiene, Agnès Buzyn ha attribuito questa scelta alla recrudescenza di morbillo: “Dieci bambini sono morti dal 2008. Dato che questo vaccino è solo consigliato e non obbligatoria, il tasso di copertura è del 75% quando dovrebbe essere il 95% per prevenire questa epidemia”.
Il neo ministro fa leva su un suo assunto e cioè che il sistema duale (obbligatori e facoltativi) è un’eccezione francese, dimenticando forse le regole e leggi che amministrano giuridicamente i paesi membri dell’UE.
Il ministro Agnés Buzyn non menziona la clausola di esenzione, come proposto dal Prof. Fischer per i genitori che rifiutano categoricamente la vaccinazione – e che si è rivelato impraticabile a seguito di analisi giuridica: “Odio la coercizione, non nel mio temperamento. Ma qui c’è una situazione di emergenza. Quindici bambini sono ricoverati in ospedale a causa del morbillo, mi preoccupa. Ci sono momenti in cui il requisito è una buona cosa per consentire alla società di evolversi. Penso al genere. Non avremmo mai riusciti a progredire in genere senza imporre sulle tavole“.
Il Neo Ministro della salute, facendo leva sui casi di morbillo, proverà a rendere obbligatori 11 vaccini, mentre in Francia esiste l’obbligo solo per tre. Ma la battaglia del ministro della salute francese deve combattere con un nemico invisibile, il tempo e dovrà farlo entro agosto.
ENTRO AGOSTO, IL MINISTERO DELLA SALUTE DEVE RENDERE DISPONIBILI IL VACCINO DPT SENZA COMBINAZIONE DI ALTRI VACCINI
L‘8 febbraio 2017 il Consiglio di Stato con un ordine ha imposto al Ministero della Salute di rendere disponibili, entro sei mesi, i tre vaccini obbligatori per i bambini sotto i 18 mesi contro la difterite, il tetano e la poliomielite – acronimo DTP (diverso dal DPT italiano che corrisponde al vaccino difterite, tetano e pertosse), senza combinazione con altri vaccini, in risposta ad una petizione che ha raccolto più di un milione di firmatari e scade proprio ad agosto.
Si legge che la più alta Corte in effetti, riconosce: “Per diversi anni, nessun vaccino corrispondente solo agli obblighi legali di vaccinazione nei riguardi dei bambini sotto i 18 mesi è commercializzato in Francia”. L’unico kit specifico DTP che i medici sono in grado di ottenere dal Canada, è riservata ai bambini con una contro-indicazione per la pertosse. Il vaccino tetravalente (DTP + tosse convulsa) e pentavalente (DTP + pertosse e Haemophilus) sono colpiti da problemi di approvvigionamento. Rimane quindi il vaccino esavalente (DTP + pertosse + + Haemophilus epatite B), quello che più facilmente sono in commercio e quindi trovabili.
La presa di posizione del ministro ha suscitato immediatamente reazioni politiche: “Il restauro di fiducia non sta attraversando l’infantilismo e il disprezzo dei genitori preoccupati per la salute dei loro figli” , ha reagito l’EELV eurodeputato Michèle Rivasi.
CORSA CONTRO IL TEMPO. Il neo ministro ora dovrà fare una corsa contro il tempo per ribaltare con una legge ad hoc la sentenza del Consiglio di Stato. Sarebbe davvero un escamotage per non imporre alle case produttrici di vaccino un cambiamento radicale nella produzione del vaccino trivalente?