Il caso Di Mastromatteo e il Comune di Fiumicino
di Cinzia Marchegiani
Fiumicino (Roma) – Caro Sindaco Montino….
Il Comune di Fiumicino sembrerebbe un vero muro di gomma nei confronti di una sua cittadina disabile grave al 100% che attende da tempo diritti sanciti per legge…ma invano. Angela Di Mastromatteo disabile grave malata rara cronica aveva anticipato la sua protesta contro il Comune di Fiumicino con lo sciopero della fame per ottenere dopo anni la giusta assistenza socio-economica-sanitaria adeguata dovuta.
Oggi è Pasqua e Angela mantiene le sue promesse.
La signora Angela scrive: “Basta prese in giro da parte del Sindaco e del Comune. La mia malattia è molto rara e neurodegenerativa. Orfana di cure in convenzione e necessita di continuo monitoraggio specialistico esami cure farmaci assistenza H 24 ecc. ma il Presidio di Fiumicino ASL il servizio domiciliare CAD e Assessorato Sociale non sono in grado di provvedere. Il contributo di sollievo a noi serve proprio a questo scopo…rispondere alle esigenze della malattia e di sopravvivenza… come convenuto anche dal Sindaco nel novembre 2015 compresa anche un’abitazione a canone calmierato e dove mi sia possibile usare almeno per le esigenze primarie la carrozzina che nell’alloggio attuale non passa per misura ridotta delle porte”
Angela spiega la sua condizione: “Sono reclusa nella stanza da letto e solo quando è strettamente necessario… mia figlia deve prendermi in braccio col rischio come già accaduto di cadere e lussarmi emaciarmi svenire per il dolore. Medico e infermiera sono qua per terapia e assistenza sono privati e a pagamento. Lo sciopero della fame a cui mi sta costringendo il Comune di Fiumicino non aiuta! E questa finché resisterò è la mia realtà“.
L’AVVOCATO PETRONGOLO SCRIVE AL SINDACO MONTINO E INVIA LA DENUNCIA AL MINISTERO DI GIUSTIZIA AFFARI LEGALI E ALLA CONSULTA EUROPEA DIRITTI DELL’UOMO
L’avvocato Antonio Petrongolo conoscendo la situazione della sua assistita ha inviato immediatamente il 15 aprile 2017 una Pec al sindaco Montino, all’assessorato bilancio, e a tutti gli indirizzi competenti territoriali oltre al Ministero Giustizia dei Diritti dell’Uomo, la Consulta Europea Diritti dell’Uomo la seguente lettera
“La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela Di Mastromatteo è per nuovamente reiterare la continua prevaricazione alla quale la stessa è soggetta da parte delle azioni poste in essere dalle strutture istituzionali del Comune di Fiumicino. La stessa mia assistita, disabile Grave nonché affetta da Rarissima patologia Multifattoriale Neurodegenerativa Cronica non reversibile e non rivedibile per INPS, oltre che Disabile al 100% con Accompagnamento in possesso della certificazione di gravità, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92 ISEE 00,00, seppur in presenza di tutti detti requisiti sin dal 2013 nonostante le reiterate richieste di avere legittima assistenza sanitaria non solo diretta ma altresì anche quella indiretta e la erogazione del relativo assegno di sollievo nonché ad una irregolare formazione del piano PAI, inadeguato alle esigenze della mia assistita, nulla di tutto ciò ha regolarmente ottenuto. Tali oneri a Voi spettanti non sono stati mai adeguatamente erogati onde per cui si rileva la palese violazione di tutti i diritti civili, del diritto di scelta, delle pari opportunità, della vita indipendente così come sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità universalmente pienamente riconosciuti. Come ben determinato nella sentenza n. 2984 depositata l’8 marzo 2016 dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, il Comune di Fiumicino è stato condannato «per non avere correttamente operato e per avere posto in essere una grave violazione delle regole di correttezza e buona fede, all’insegna di una condotta negligente e per avere causato “danno patrimoniale” e “danno non patrimoniale”». Di conseguenza con la presente, in ragione degli acclarati inadempimenti, siete tenuti al risarcimento del danno patrimoniale in ragione della mancata erogazione secondo somma pari a Euro 30.000,00 oltre al maggior danno non patrimoniale pari a Euro 50.000 poiché derivante da danno collaterale ex art. 2043 c.c.. La presente viene inviata altresì al dipartimento del ministero della Giustizia e degli Affari Legali e presso la Consulta Europea dei Diritti dell’Uomo
Si allega sentenza n. 2984 depositata l’8 marzo 2016 dal Tribunale Amministrativo Regionale.
Cordialmente
Avv. Antonio Petrongolo”
Esterino Montino…questa donna attende le sue risposte. L’avvocato Petrongolo ci ha spiegato con una limpidezza disarmante questa drammatica storia che riguarda in primis la signora Di Mastromatteo, ma soprattutto ha fotografato questa istituzione che ai diritti sanciti per legge risponde con silenzi pesanti. Eppure la sentenza del TAR che l’Avv. Petrongolo ha citato spiega che questo il suo Comune “…è stato condannato per non avere correttamente operato e per avere posto in essere una grave violazione delle regole di correttezza e buona fede, all’insegna di una condotta negligente e per avere causato ‘danno patrimoniale’ e ‘danno non patrimoniale’ “…..
… cosa ancora deve fare la Signora Di Mastromatteo per ottenere i suoi diritti?