di Cinzia Marchegiani
Roma – Il tallone d’Achille del dl Lorenzin sembrerebbe proprio l’articolo 1 del suo Decreto legge. Se dovesse essere approvato il nuovo emendamento presentato dalla Senatrice Manassero in forza al PD, chi ha il monopolio sui vaccini multicomponenti (esavalente + trivalente o quadrivalente MMR e MMRV) potrebbe subire un calo delle vendite, poiché si aprirebbe la strada che forse voleva essere evitata, quella della verifica reale dell’avvenuta immunizzazione (e in questo caso si verificherebbe anche l’efficacia dei vaccini) e poter scegliere il vaccino monocomponente che in questo caso riguarderebbe tutte e dodici le malattie inserite del DL Lorenzin.
Il Fatto del Giorno. In Aula al Senato questa mattina, dopo una iniziale sospensione, ha ripreso l’esame del decreto legge Lorenzin. Nonostante ieri il Presidente del Senato Pietro Grasso non abbia ritenuto necessario bloccare i lavori per l’empasse che proprio l’articolo 1 stava creando quest’oggi si è dovuti ritornare su questa norma. L’articolo numero 1 riguarda il tallone d’achille del decreto Lorenzin caro a molti genitori, l’uso o meno delle dosi di vaccino monocomponenti. La norma, infatti, stabilisce che non venga inoculato il vaccino per malattie per le quali si è già immunizzati. Ma come è accaduto hanno realizzato pentole ma non i coperchi, non era previsto infatti l’uso di vaccini monovalenti.
L’On. Calderoli che oggi presiede il Senato ha deciso dopo la presentazione di un nuovo emendamento dell’On. Patrizia Manassero (Componente Commissione permanente XII Igiene e Sanità ) di sospendere l’aula e riprendere i lavori alle ore 15 permettendo ai senatori di presentare i subemendamenti entro le ore 13:00. Sul vaccino monovalente  è stata chiesta anche una ulteriore relazione tecnica.
La relatrice Manassero (PD) infatti alla ripresa dei lavori di quest’oggi ha annunciato di aver depositato un nuovo emendamento in cui si spiega che “I soggetti immunizzati adempiono all’obbligo vaccinale previsto dal decreto, di norma con il ricorso a vaccini in formato monocomponente o combinato in cui sia assente l’antigene per cui sono già immunizzati. A questo fine viene disposto che le procedure centralizzate d’acquisto riguarderanno anche i vaccini in formulazione monocomponente“.
Netta la posizione incomprensibile del ministro Lorenzin: “La relazione tecnica dal punto di vista economico-finanziario è un conto. Ma dal punto di vista tecnico e sanitario sono completamente contraria alla natura stessa di questo emendamento che non ha senso dal punto di vista tecnico-scientifico rispetto agli obiettivi che si sta proponendo il Governo con questo decreto. E il mio parere rimane contrario“.
Stranezze.  Va ricordato che il Parere della V Commissione all’emendamento, a prima firma Taverna, che proponeva l’introduzione di vaccini obbligatori in formulazione monocomponente, da produrre presso lo Stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze fu negativo. La stessa Taverna infatti così commentava: “Se in un decreto inserisci l’obbligo di vaccinarti ma lo escludi se hai già avuto la patologia e non prevedi vaccini monovalenti, come fai a pretendere che chi abbia avuto la patologia assolva all’obbligo? Esercizi di incompetenza in diretta dal Senato. Imbarazzanti”.
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