New York (USA) – Il tempo sta per scadere, le elezioni USA si terranno il prossimo 8 novembre 2016 e l’inseguimento serrato e pieno di colpi di scena, accuse reciproche quello tra i due candidati presidenziali alla Casa Bianca sono diventati storia.
Stanotte, la grande notte. Lo scontro è atteso sul palco Hofstra University di Hempstead di New York proprio ora che le distanze tra i due candidati si sono accorciati incredibilmente. Il primo “Face To Face” tra Hillary Clinton e Donald Trump rappresenta il dibattito presidenziale il più atteso nella storia americana, ma non solo. Occhi puntati dell’intero pianera da cui dipenderanno i rapporti politici e economici l’esito di questa grande duello.
Elezioni infuocate queste ultime americane tra i due candidati che non godono entrambe di buona reputazione. Il candidato presidenziale repubblicano Donald Trump non è stato l’unico protagonista controverso di questa competizione, l’accusa più grave quella di non essere in grado di essere un presidente degli Sati Uniti d’America. Ma sul fronte Clinton le cose non migliorano, anche lei è riuscita a suscitare impressioni negative che agli elettori non sono piaciute..insomma in campo sono rimansti personaggi molti invisi.
Quella che si consumerà stanotte a New York nessuno lo può anticipare, comunque vada la competizione quella tra Clinton e Trump è stata pitotecnica, ricca di colpi bassi e stasera se ne attendono altri. Il face to face sarà un evento televisivo di attriti, sembra che la Clinton abbia invitato Mark Cuban, milionario antagonista di Trump, mentre il candidato repubblicano forse farà sedere in prima fila Gennifer Flower, ex amante di Bill Clinton . La Flower è stata annunciata da un twitter di Donald Trump che la metteva tra gli opsiti probabili dalla sua parte.
Il sistema elettorale americano che si avvale del metodo indiretto, coronerà nel prossimo autunno il nuovo Presidente che non viene eletto dai cittadini, ma dai 538 “grandi elettori” (somma dei senatori e dei deputati) riuniti a Washington. In questo modo, votando per uno dei candidati alla presidenza si esprime una preferenza per un gruppo di delegati e non per una singola persona.
Negli States non vale il principio “di una testa, un voto”. Ogni Stato esprime, con sistema maggioritario secco, un certo numero di grandi elettori (ad esempio si va dai 55 della California, che ha una popolazione di 35milioni, ai 3 del Vermont, che conta circa 600mila abitanti). Il conteggio totale dei delegati di ogni Stato determina l’elezione del Presidente. E la particolarità delle elezioni americane può anche dimostrare che anche se un candidato può ottenere la maggioranza dei voti totali ma non la maggioranza dei “grandi elettori”.
La sfida finale è arrivata, Clinton contro Trump. Match per un posto alla presidenza più importante del mondo terrà incollati gli americani alla tv…ma non solo loro.