Gli elettrodomestici lasciati in standby in vacanza possono costare in media 137 euro: è la principale evidenza dell’ultimo studio di SosTariffe.it che ha ipotizzato i possibili consumi (e i relativi costi) implicati dagli elettrodomestici più diffusi che potrebbero rimanere in standby per tutto il mese di agosto. Frigorifero, stereo e televisore di vecchia generazione sono tra i dispositivi più energivori in standby: insieme determinano oltre il 55% di sovrapprezzo in bolletta.
Staccare le prese di tutti gli elettrodomestici potrebbe essere una buona abitudine da adottare soprattutto se si passano lunghi periodi di vacanza fuori casa: SosTariffe.it ha, infatti, stimato che una parte non trascurabile della bolletta della luce potrebbe essere destinata ad alimentare tutti quegli elettrodomestici che lasciamo in standby (ovvero con la lucina rossa che indica che l’apparecchio è spento) anche quando ci troviamo in vacanza fuori casa.
L’osservatorio di SosTariffe.it, infatti, ha analizzato il consumo in standby degli elettrodomestici più diffusi in casa e ha stimato quanto si risparmierebbe spegnendo definitivamente tali dispositivi durante un soggiorno fuori casa (i costi sono riferiti a un’ipotetica vacanza di un mese effettuata ad agosto 2017).
Elettrodomestici spenti in vacanza: si risparmiano oltre 137 euro. Secondo lo studio di SosTariffe.it la spesa finale per chi va via ad agosto e non spegne gli elettrodomestici è di 137,10 euro (per chi ha all’attivo la tariffa AEEGSI del mercato tutelato). Questo per una famiglia di 4 persone, con un consumo annuo di 2.700 kWh annui ripartiti per metà di giorno, metà di notte e festivi, significa avere un aumento in bolletta del 25%.
Sommando, infatti, i consumi derivati dagli elettrodomestici lasciati in standby per 1 mese si ottiene un consumo di circa 50 kWh che corrispondono, secondo i prezzi attuali delle bollette per gli utenti che non sono ancora passati al mercato libero, a circa 137 euro.
Grazie al comparatore di SosTariffe.it si può calcolare, inoltre, che attivando la migliore offerta del mercato libero (sempre in riferimento a un profilo di consumo di 2.700 kWh annui, con una suddivisione dell’energia per metà di giorno, metà di notte e giorni festivi) si potrebbe decurtare questa spesa del 30%, arrivando a pagare 96 euro per gli elettrodomestici in standby.
Il frigorifero tra gli elettrodomestici più energivori. L’analisi di SosTariffe.it ha stilato la classifica degli elettrodomestici che, se lasciati in standby, possono comportare a uno spreco maggiore di consumi nel periodo di vacanza.
Tra questi i più energivori sono: il frigorifero, che impatta sullo spreco per il 28,2% e causa un aumento in bolletta di quasi 39 euro, lo stereo, per il quale, se non si stacca la presa quando si va via un mese, si possono spendere oltre 22 euro determinando un aumento del 16,5% sui consumi e una TV vecchia (quindi non “smart”) che grava sull’aumento dei consumi rilevati per quasi l’11%, con una spesa di quasi 15 euro.
La lavatrice tra i meno impattanti sui consumi in standby. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare – tra gli elettrodomestici lasciati in standby in estate – la lavatrice è tra quelli meno impattanti sull’aumento dei consumi: lasciandolo con la presa inserita, infatti, questo dispositivo grava sull’incremento dei kWh consumati per lo 0,94% corrispondente a 1,29 euro annui. Anche il lettore DVD e la smart TV sono poco dispendiosi: in standby costano rispettivamente 0,73 euro e 1,48 euro.