di Cinzia Marchegiani
“Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo” così Marco Cappato con un tweet annuncia la morte di Dj Fabo.
Dj Fabo con un video messaggio aveva annunciato di voler morire senza dover subire anche l’umiliazione di un difficile trasporto in un altro Paese, è un giudizio molto severo sulla politica italiana: “È veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono, e non possono morire a casa propria, e che devono andare negli altri Paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia”. Ma così non è stato.
Fabo era diventato cieco e tetraplegico dopo un grave incidente stradale avvenuto nel 2014 ed è dovuto recarsi in Svizzera per cercare di ottenere il suo desiderio: “Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato”.
VIDEO DJ FABO in cui ringrazia ringrazia Cappato: “Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore – ha detto Dj Fabo – Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco, grazie mille“
Oggi muore Fabiano Antoniani alias Dj Fabo. Il decesso è avvenuto in Svizzera dove la legge autorizza il “suicidio assistito”, grazie al quale un malato terminale decide autonomamente di morire senza l’intervento diretto di un medico, in questo caso Dj Fabo avrebbe avuto il bisogno dell’ausilio di altre persone, per prendere il farmaco.
Dj Fabo aveva provato ad uscire da quella gabbia di silenzio e buio, ha provato a lottare anche testando nuove terapie. Poi la decisione di porre fine a quell’inferno, come lo chiamava lui, con il suicidio assistito. Fabiano Antoniani è figlio di uno Stato che non riesce a tutelare la dignità né di chi ha deciso di morire né di chi invece lotta per una briciola di vita, un sussurro flebile ma unico.
Uno Stato assente è la fotografia scattata dall’ennesima vicenda drammatica che racconta di scelte ponderate con estrema lucidità da chi in questo passaggio paga un conto salatissimo, quello di morire lontano dai suoi affetti, dalla sua patria.