di Cinzia Marchegiani
Roma – Ddl Vaccini. Oggi al Senato in Commissione 12a (Igiene a Sanità) è stata avviata la discussione, sul tavolo due i testi all’esame
. uno a firma M5S, N. 770 d’iniziativa dei senatori PATUANELLI, ROMEO, SILERI, CASTELLONE Comunicato alla Presidenza lo scorso 7 agosto 2018
. l‘altro N. 363 della Lega comunicato alla presidenza il 14 Maggio 2018 d’iniziativa dei senatori ARRIGONI, CENTINAIO, AUGUSSORI, BAGNAI, BARBARO, BERGESIO, BONFRISCO, BORGHESI, BORGONZONI, Simone BOSSI, Umberto BOSSI, BRIZIARELLI, BRUZZONE, CALDEROLI, CAMPARI, CANDIANI, CANDURA, CANTÙ, CASOLATI, DE VECCHIS, FAGGI, FERRERO, FREGOLENT, FUSCO, IWOBI, MARIN, MARTI, MONTANI, NISINI, OSTELLARI, PAZZAGLINI, Emanuele PELLEGRINI, PEPE, PERGREFFI, PIANASSO, PILLON, PIROVANO, Pietro PISANI, PITTONI, PIZZOL, PUCCIARELLI, RIPAMONTI, RIVOLTA, ROMEO, RUFA, SALVINI, SAPONARA, SAVIANE, SBRANA, SIRI, SOLINAS, STEFANI, TESEI, TOSATO, VALLARDI, VESCOVI e ZULIANI.
Con la relazione sen. Castellone, in Commissione Sanità avviata discussione congiunta ddl sui vaccini in sede redigente, e adottato ddl n. 770 come testo base. Deliberato ciclo di audizioni informative.
Il disegno di legge è stato assegnato in sede redigente, prevede da parte della Commissione incaricata, l’esame e la deliberazione dei singoli articoli da sottoporre poi all’Aula, direttamente per la votazione finale.
Quello che fa più discutere è quello n.770 del M5S e nel dettaglio l’art.5 che reca interventi in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo:
“Si prevede anche l’adozione di piani straordinari d’intervento qualora nell’ambito dell’attività di monitoraggio delle coperture vaccinali svolta su base semestrale dal Ministero della salute, si
rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal PNPV tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo. Tali piani prevedono, ove necessario, l’obbligo di effettuazione di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie, al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza. Il mancato adempimento degli obblighi imposti dai piani straordinari di intervento comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 ad euro 500.
Viene previsto che i piani straordinari di intervento possano: subordinare, in modo temporaneo, su base nazionale, regionale o locale, in relazione ai dati contenuti nell’anagrafe vaccinale nazionale, la frequenza delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, delle scuole private non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale regionale all’avvenuta somministrazione di una o più vaccinazioni; richiedere ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e delle scuole private non paritarie nonché ai responsabili dei centri di formazione professionale regionali e dei servizi educativi per l’infanzia di adottare ogni misura idonea a tutelare la salute degli iscritti non vaccinabili, anche assicurando che tali soggetti siano inseriti in classi nelle quali siano pre­ senti solo minori vaccinati o immunizzati.”
TESTO DDL M5S digitare Ddl M5S
TESTO DDL LEGA digitare Ddl Lega
Il testo della LEGA costituito da 3 articoli sostanzialmente è abrogativo dei principali articoli del decreto legge 73 del 7 giugno 2017 propone di eliminare l’obbligo per il soggetto immunizzato di assumere un vaccino per il quale ha già l’antigene, solo perché “il Servizio sanitario nazionale non ha disponibilità del vaccino monodose”; abolisce il certificato vaccinale come requisito di accesso a scuola e la sua mancata presentazione come motivo di decadimento dell’iscrizione scolastica, poiché “crea una disparità di trattamento tra i minori di età compresa tra 0 e 6 anni“.
Il Ddl M5S supera di gran lunga la visione del decreto Lorenzin che vietava la frequenza nelle scuole materne in caso di mancata profilassi vaccinale. Con il nuovo testo il M5S cambia strategia e si rivolge anche agli studenti della scuola d’istruzione laddove si verifichino piani straordinari proponendo di subordinare, in modo temporaneo, su base nazionale, regionale o locale, in relazione ai dati contenuti nell’anagrafe vaccinale nazionale, la frequenza delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, delle scuole private non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale regionale all’avvenuta somministrazione di una o più vaccinazioni.
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