Napoli – Sono dati allarmanti quelli diffusi dagli analisti dell’associazione guidata da Mariano Bella. In Campania, soltanto nel 2016 hanno chiuso novemila e quattrocentoventuno attività. È la Campania ad essere ancora una volta la prima vittima della crisi economica che da diversi anni attanaglia l’Italia.
Tassazione elevata, difficoltà nelle assunzioni e commercio in decadenza sono le principali cause della chiusura delle aziende nel territorio campano.
Come riportato da Ansa, proprio partendo dal dato sulla mortalità aziendale, sulla differenza tra nuove e vecchie imprese, tra gennaio e settembre del 2016 il saldo è stato negativo soprattutto nei comparti della Old economy, quelle più consolidati e in grado di assorbire il maggior numero di personale: i servizi di mercato vedono, per esempio, un calo di 3.222 unità, alloggi e ristorazione di 1.461, l’industria di 1.284, l’agricoltura 739, le attività professionali di 543 unità.
In crescita risultano soltanto le imprese del noleggio e le agenzie di viaggio.
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