Il Web è davvero sovraccarico di dati e potrebbe cedere da un momento all’altro?
Il Cnr risponde a questa domanda che ha fatto preoccupare gli internauti e ci spiega come si è agito per ridurre il traffico almeno quello generato dallo streaming video:
In effetti l’utilizzo di internet, sia per lavoro che per svago, in questo particolare periodo ha subito un incremento, tale da far sorgere la domanda iniziale. Risponde al quesito un esperto della materia, Domenico Laforenza, associato emerito del Consiglio nazionale delle ricerche, nonchè già direttore dell’Istituto di informatica e telematica (Cnr-Iit) di Pisa.
“Sicuramente sono aumentati del 100% l’utilizzo di Facebook, Whatsapp, video chat, ecc.”, spiega Laforenza, ma quello che conta davvero è il traffico generato dallo streaming video.
“Se sommiamo il traffico generato da Netflix, You Tube, Face Time e altre piattaforme simili, questo costituisce il 70% di tutto il traffico di rete. L’Europa ha pensato bene di limitarlo, per esempio chiedendo a Netflix di ridurre la compressione dei video. Lo ha fatto ufficialmente, attraverso una lettera del commissario al mercato interno, da cui dipende il digitale, Thierry Breton. Oltre a questa misura, valgono le regole generali di ‘buona creanza’, come evitare di occupare troppo la banda per questioni meno significative. Vale in generale, ma in questo momento in particolare è una buona norma di igiene digitale. Detto questo, è tranquillizzante il fatto che la Rete regge e reggerà”, conclude Laforenza.
Infezione da Covid-19. Misure estreme ma poca analisi della clinica. Dr. Giannotta: “Diagnosi sempre tardive”
Covid-19. Epidemia dal Nord Italia? Giannotta: “Creare un albero filogenetico avrebbe dimostrato che non siamo gli untori”
COVID-19 e cervello: quale correlazione. Intervista al Dr. Marcello Villanova
Crisi Covid-19. Conte impone una guerra ma senza armi. Sindacati medici si rivolgono alla Procura della Repubblica
FreedomPress.it su Facebook cliccare QUI mettendo Mi piace o su Twitter cliccando QUI