di Cinzia Marchegiani
Benvenuto nel 2030. Non possiedo nulla, non ho privacy e la vita non è mai stata migliore
L’autrice spiega la motivazione di questo articolo.
“Nota dell’autore: alcune persone hanno letto questo blog come la mia utopia o il sogno del futuro. Non è. È uno scenario che mostra dove potremmo essere diretti – nel bene e nel male. Ho scritto questo pezzo per avviare una discussione su alcuni dei pro e dei contro dell’attuale sviluppo tecnologico. Quando si ha a che fare con il futuro, non è sufficiente lavorare con i rapporti. Dovremmo avviare discussioni in molti nuovi modi. Questa è l’intenzione con questo pezzo.
Prima di farvi leggere questo scenario che nel 2016 Ida Auken spiegava essere un realtà quanto probabile, voglio fare delle riflessioni ad alta voce, quelle che poi sono le stesse di una moltitudine di persone, molte professionisti di materia economica, della scienza medica, di amministrazione del bene pubblico, che con una propria analisi valutano le azioni e “non azioni” di questo governo che sta portando al disordine sociale, impoverimento aziende e attività economiche.
MISTERI E OMBRE CHE AVVOLGONO LA GESTIONE EMERGENZA. VERSO UN CAMBIAMENTO MONDIALE.
Sono tanti i misteri e le ombre che avvolgono questa gestione della emergenza sanitaria. Anzi meglio chiamarla la “non gestione”. Sia chiaro, qui il sospettato dietro il banco degli imputati non c’è solo il nostro bel paese. C’è la volontà di portare l’umanità ad un cambiamento di vita senza far partecipi proprio i primi attori di questo nuovo film? Forse sì.
C’è la volontà di fermare questo mondo perchè siamo diventati troppi, inquiniamo e stiamo vivendo al di sopra delle mostre opportunità? Può essere, basti pensare che ormai di aerei turistici ne partono pochi al giorno, che bloccare le persone nelle loro case per molte ore significa bloccare tutte quelle attività che producono rifiuti non differenziabili molti dei quali li importiamo nel terzo mondo assieme a tutti gli scarti che il consumismo fa comprare e poi buttare solo dopo pochi anni di utilizzo.
Non sappiamo cosa si cela dietro questa incapacità di fermare il fallimento delle aziende, dietro la pandemia si sta attuando un piano inesorabile, basti pensare che con i sussidi che il governo ha dichiarato voler impegnare per aiutare le chiusure dei negozi, sono sussidi in realtà miseri e inadeguati al prezzo della vita che le famiglie affrontano. Fondi invece che investiti in maniera strategica già a settembre avrebbero dato sospiro e sollievo agli ospedali, al traffico con i mezzi pubblici e pensate un po’ creato atri posti di lavoro, con l’assunzione di nuovi operatori sanitari, e tutte le professioni che ruotano nei nosocomi.
VOGLIONO CAMBIARE LA VITA DELLE PERSONE SENZA COINVOLGERLE DIRETTAMENTE? IL DISPREZZO PIU’ GRANDE
In un mondo evoluto non c’è disprezzo più grande che mentire agli uomini e fagocitarli in un nuovo cambiamento mondiale di vita e non coinvolgerli in questo, offendendo gravemente l’intelligenza e l’umana capacità di adattarsi alle peggiori previsioni.
Con le catene si trattano gli schiavi non chi rende questo mondo un crocevia di gemme d’arte, bellezza e stupore, perchè l’umanità prima di tutto è questo!
Siamo arrivati ad un bivio importante e la politica e il governo ancora mentono ai cittadini, lo si evince dal fatto che nonsotante siano chiari quali dovevano essere inizialmente i piani di gestione pandemica (mai attivati), poi ora i piani di potenziamento e l’organizazzione sociale che dovevano essere messi in cantiere già per settembre 2020 (inspiegabilmente non realizzati) ci troviamo davanti ad uno scenario che grida vendetta.
Siamo certi che dietro questo fallimento ci sia incapacità? E’ impossibile credere alla incompetenza di tanti professionisti che dovevano mettere in campo soluzioni all’altezza dell’emergenza da affrontare. Eppure tanti medici e luminari hanno spiegato cosa serviva, medicina del territorio, la prima arma per tutelare i pazienti!
E POI LA RIVELAZIONE, IL SOTTOSEGRETARIO ZAMPA SPIEGA IL NUOVO LOCKDOWN CHE FA CHIUDERE I RISTORANTI, BAR, PSICINE E PALESTRE ALLE 18
Il sottosegretario di Stato alla Salute del governo Conte, Sandra Zampa, lo ha detto chiaro alla trasmissione di Vespa, Porta a Porta: “Non abbiamo fatto la scelta di chiudere valutando il contagio nelle varie attività lavorative, ma semplicemente perchè abbiamo deciso che le persone non dovevano circolare”, affermazione che ha mostrato tutta la sua illogicità quando poi il conduttore Vespa ha mostrato i mezzi, treni, autobus carichi di persone che ogni giorno devono necessariamente prendere, lo fanno in assembramento e poche regole anticovid. Il sottosegretario Zampa con imbarazzo spiegava che poi con la DAD sarebbero stati più vuoti i mezzi. Ma va puntulaizzato invece che in DAD o in DID (Didattica integrata) sin dall’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 ci sono andate molte classi delle superiori perchè ancora esistono classi pollaio e le Univesrità per non perdere le numerose iscrizioni.
Questa emergenza sanitaria è arrivata all’improvviso, nonostante le evidenze scientifiche ci stanno spiegando che questo virus circolasse già nel settembre 2019, nonostante siamo dotati di un un organismo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha tra i suoi compiti speciali proprio quello di proteggere le persone da nuovi virus e che doveva conoscere a menadito quali sono le prime procedure d’urgenza da attuare; come isolamento, igiene e mascherine soprattutto in questo mondo iperconesso e interconesso dalla facilità dei viaggi aerei, dagli spostamenti affollati nelle grandi metropoli.
E ora rimane solo l’epilogo di una disfatta creata a tavolino?
Il Sole 24 Ore a firma di Marzi Bartoloni scatta una fotografia nitida di ciò che non è stato fatto, tutto quello che invece avrebbe permesso di affrontare la seconda ondata con le giuste armi e permettere a contempo alle attività produttive alle partite IVA di lavorare, quindi creare benessere.
Se c’è un disegno sta prendendo forma ed è agghiacciante, come il ruolo del governo che ha denaturato ogni volta quello del Parlamento e aggirato in nome di una emergenza che fa leva sui numeri dei contagi, dei positivi che non fanno distinzione se il cittadino fa il primo o secondo test, dove il tracciamento strumento tanto sponsorizzato ha mostrato le sue falle prevedibili.
NESSUN PIANO DI POTENZIAMENTO E A PAGARE SONO LE ATTIVITA’. È IN ATTO UNA STRATEGIA PER FAR FALLIRE LE AZIENDE, LE FAMIGILIE E TRASFORMARE IL CITTADINO COME UNO SCHIAVO DELLO STATO, CON IL REDDITO UNIVERSALE? QUELLE AZIENDE SE FALLIRANNO NON APRIRANNO PIU’ QUESTO E’ CHIARO!
VEDIAMO COSA CI RACCONTA L’ARTICOLO SOLE 24, DATA 1 NOVEMBRE 2020
L’articolo nel dettaglio spiega:
Piano di potenziamento. Eppure questo caos poteva essere evitato. Come per il piano di potenziamento delle terapie intensive che poi ha accumulato più di un ritardo e per il quale sono stati stanziati 1,2 miliardi. Sempre con il decreto Rilancio del maggio scorso il Governo aveva messo sul piatto 250 milioni con cui le Regioni potevano ristrutturare i pronto soccorso in vista della seconda ondata. Fondi, questi, che dovevano servire in particolare «a consolidare – si legge nel comma 4 dell’articolo 4 del dl Rilancio – la separazione dei percorsi rendendola strutturale», ristrutturando i locali «con l’individuazione di distinte aree di permanenza per i pazienti sospetti Covid-19 o potenzialmente contagiosi, in attesa di diagnosi».
Ma a fonte di queste risorse di cantieri nei pronto soccorso degli ospedali questa estate se ne sono visti davvero pochi come conferma la Simeu, la Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza che rappresenta medici e infermieri impegnati nei pronto soccorso.
“A noi risulta – avverte il presidente della Simeu Salvatore Manca – che quei soldi siano stati usati poco o meglio quasi per nulla. Ci sono stati interventi a macchia di leopardo in alcune regioni come nelle Marche, in Piemonte e nel Friuli mentre la Lombardia ha appena deliberato gli interventi. Dei progetti di massima sono stati presentati dalle Regioni al ministero della Salute ma non sappiamo con certezza se sono stati validati. Eppure quei fondi sarebbero stati cruciali per organizzare i pronto soccorso e aumentare le dotazioni e non trovarci invece praticamente come durante la prima ondata”.
I progetti delle Regioni. In effetti i progetti delle Regioni per fare i lavori nei pronto soccorso sono arrivati questa estate al ministero della Salute, insieme a quelli per le terapie intensive, ma poi i cantieri non sono partiti. Il decreto Rilancio in particolare ha stanziato 192 milioni per ristrutturare pronto soccorso e Dea e 60 milioni per acquistare ambulanze di biocontenimento con personale specializzato.
Di sicuro c’è disordine sociale, grave insofferenza, disperazione di una moltitudine che scende nelle piazze, il loro grido di dolore è materico.
Ora leggiamo insieme il famoso scenario su cui la politica aveva deciso di dover disquisire:
Benvenuti nel 2030. Benvenuti nella mia città, o forse dovrei dire “la nostra città”. Non possiedo niente. Non possiedo una macchina. Non possiedo una casa. Non possiedo elettrodomestici o vestiti.
Potrebbe sembrarti strano, ma ha perfettamente senso per noi in questa città. Tutto ciò che consideravi un prodotto, ora è diventato un servizio. Abbiamo accesso a mezzi di trasporto, alloggio, cibo e tutte le cose di cui abbiamo bisogno nella nostra vita quotidiana. Una dopo l’altra tutte queste cose sono diventate gratuite, quindi alla fine non aveva senso per noi possedere molto.
La prima comunicazione è stata digitalizzata e gratuita per tutti. Poi, quando l’energia pulita è diventata gratuita, le cose hanno iniziato a muoversi rapidamente. Il prezzo dei trasporti è diminuito drasticamente. Non aveva più senso per noi possedere auto, perché potremmo chiamare un veicolo senza conducente o un’auto volante per viaggi più lunghi in pochi minuti. Abbiamo iniziato a trasportarci in modo molto più organizzato e coordinato quando il trasporto pubblico è diventato più facile, veloce e conveniente dell’auto. Ora non riesco a credere che abbiamo accettato la congestione e gli ingorghi, per non parlare dell’inquinamento atmosferico causato dai motori a combustione. Cosa stavamo pensando?
A volte uso la bici quando vado a trovare alcuni miei amici. Mi piace l’esercizio e il viaggio. In un certo senso fa venire l’anima durante il viaggio. Buffo come alcune cose sembrano non perdere mai la loro eccitazione: camminare, andare in bicicletta, cucinare, disegnare e coltivare piante. Ha perfettamente senso e ci ricorda come la nostra cultura è emersa da uno stretto rapporto con la natura.
“I problemi ambientali sembrano lontani”
Nella nostra città non paghiamo l’affitto, perché qualcun altro usa il nostro spazio libero ogni volta che non ne abbiamo bisogno. Il mio soggiorno viene utilizzato per riunioni di lavoro quando non ci sono.
Di tanto in tanto, sceglierò di cucinare da solo. È facile: l’attrezzatura da cucina necessaria viene consegnata alla mia porta in pochi minuti. Da quando il trasporto è diventato gratuito, abbiamo smesso di avere tutte quelle cose nella nostra casa. Perché tenere stipati nei nostri armadi una macchina per la pasta e una cuocicrepe? Possiamo ordinarli solo quando ne abbiamo bisogno.
Ciò ha anche facilitato la svolta dell’economia circolare. Quando i prodotti vengono trasformati in servizi, nessuno ha interesse per le cose di breve durata. Tutto è progettato per durabilità, riparabilità e riciclabilità. I materiali fluiscono più rapidamente nella nostra economia e possono essere trasformati in nuovi prodotti abbastanza facilmente. I problemi ambientali sembrano lontani, poiché utilizziamo solo energia pulita e metodi di produzione puliti. L’aria è pulita, l’acqua è pulita e nessuno oserebbe toccare le aree protette della natura perché costituiscono un tale valore per il nostro benessere. Nelle città abbiamo molto spazio verde e piante e alberi dappertutto. Ancora non capisco perché in passato abbiamo riempito di cemento tutti i punti liberi della città.
La morte dello shopping
Shopping? Non riesco davvero a ricordare cosa sia. Per la maggior parte di noi, si è trasformato nella scelta delle cose da usare. A volte lo trovo divertente, a volte voglio solo che l’algoritmo lo faccia per me. Conosce il mio gusto meglio di quanto conosca adesso.
Quando l’intelligenza artificiale e i robot hanno assunto gran parte del nostro lavoro, abbiamo improvvisamente avuto il tempo di mangiare bene, dormire bene e trascorrere del tempo con altre persone. Il concetto di ora di punta non ha più senso, poiché il lavoro che facciamo può essere svolto in qualsiasi momento. Non so più se lo chiamerei lavoro. È più come il tempo di pensare, il tempo di creazione e il tempo di sviluppo.
Per un po ‘tutto è stato trasformato in intrattenimento e le persone non hanno voluto preoccuparsi di problemi difficili. È stato solo all’ultimo minuto che abbiamo scoperto come utilizzare tutte queste nuove tecnologie per scopi migliori rispetto al semplice ammazzare il tempo.
“Vivono diversi tipi di vita fuori città”
La mia più grande preoccupazione sono tutte le persone che non vivono nella nostra città. Quelli che abbiamo perso per strada. Quelli che hanno deciso che fosse troppo, tutta questa tecnologia. Quelli che si sentivano obsoleti e inutili quando i robot e l’intelligenza artificiale hanno assunto gran parte del nostro lavoro. Coloro che si sono arrabbiati con il sistema politico e si sono rivoltati contro. Vivono diversi tipi di vita fuori città. Alcuni hanno formato piccole comunità di autoapprovvigionamento. Altri sono rimasti nelle case vuote e abbandonate di piccoli villaggi del XIX secolo.
Di tanto in tanto mi infastidisce di non avere una vera privacy. No dove posso andare e non essere registrato. So che, da qualche parte, tutto ciò che faccio, penso e sogno è registrato. Spero solo che nessuno lo usi contro di me.
Tutto sommato, è una bella vita. Molto meglio del percorso che stavamo percorrendo, dove è diventato così chiaro che non potevamo continuare con lo stesso modello di crescita. Stavamo accadendo tutte queste cose terribili: malattie dello stile di vita, cambiamenti climatici, crisi dei rifugiati, degrado ambientale, città completamente congestionate, inquinamento dell’acqua, inquinamento atmosferico, disordini sociali e disoccupazione. Abbiamo perso troppe persone prima di renderci conto che potevamo fare le cose in modo diverso.
Nota dell’autore: alcune persone hanno letto questo blog come la mia utopia o il sogno del futuro. Non è. È uno scenario che mostra dove potremmo essere diretti – nel bene e nel male. Ho scritto questo pezzo per avviare una discussione su alcuni dei pro e dei contro dell’attuale sviluppo tecnologico. Quando si ha a che fare con il futuro, non è sufficiente lavorare con i rapporti. Dovremmo avviare discussioni in molti nuovi modi. Questa è l’intenzione con questo pezzo.
ARTICOLI CORRELATI: