sabato, 23 Novembre 2024

Corto circuito Giustizia… Divise condannate. Le amare sentenze contro gli uomini della Polizia

Napoli – Arriva alla redazione di FreedomPress la denuncia dell’Organismo Sindacale Polizia Nuova Forza Democratica istituito per salvaguardare i doveri degli appartenenti alle Forze dell’Ordine e di tutelare i diritti di donne ed uomini che hanno consacrato la propria vita professionale  alla sicurezza di tutti i cittadini.

Franco PICARDI

Il comunicato a firma del segretario il Segretario Nazionale PNFD Franco PICARDI fotografa con estrema amarezza il disorientamento totale con cui ormai vivono gli uomini e donne del corpo della Polizia che si impegnano ogni giorno a compiere il loro dovere contro il crimine. Una sofferenza ormai palpabile che potete leggere in questo comunicato che lo stesso Picardi rivolge alla comunità, ma soprattutto alla magistratura italiana alla luce della sentenza per i fatti di Torino del 15 dicembre 2013 che ha visto condannare il poliziotto con un enorme risarcimento danni coinvolto in un’operazione dove un uomo, che si trovava a bordo di una Fiat Uno rubata, assieme a due complici, ha tentato di investire ed ammazzare, innestando la retromarcia due agenti che si erano avvicinati alla vettura per chiedergli i documenti.

CORTO CIRCUITO GIUSTIZIA… DIVISE CONDANNATE!!!

Un vero e proprio corto circuito ventennale sta permeando la Giustizia, per delle Leggi fatte da Governi incoscienti che hanno messo in pericolo tutti i cittadini e gli appartenenti alle Forze di Polizia.

La Sentenza per i fatti di Torino del 15 dicembre 2013, un uomo, che si trovava a bordo di una Fiat Uno rubata, assieme a due complici, ha tentato di investire ed ammazzare, innestando la retromarcia, due agenti che si erano avvicinati alla vettura per chiedergli i documenti, ha visto condannato il poliziotto anche ad un enorme risarcimento danni.

A parti invertite, immediatamente, si sarebbe verificato lo stato psicologico del delinquente, che in quel frangente era preso dall’istinto di sopravvivenza vedendosi in pericolo di vita, se aveva avuto una infanzia difficile, se viveva in un contesto sociale degradato, se aveva vissuto traumi infantili, se era stato vittima di bullismo, se la sua crescita fosse stata inficiata da episodi di marginalizzazione, se i contesto sociale in cui vive è affetto da questo o quel problema, etc ma al Poliziotto, al Carabiniere, al Finanziere … NO !!!

Non viene valutato niente, nemmeno lo stato psicologico in cui vivono all’atto di vivere la consapevolezza di stare per morire o se stanno vivendo un particolare stato psicologico come quelli che portano alle centinaia e centinaia di suicidi in divisa che, da un ventennio, non scuotono più nessuna coscienza !!!

Non si è valutato il contesto in cui si è visto prossimo alla morte schiacciato da un’auto da parte di delinquenti che avevano, premeditatamente (?), atteso che i poliziotti si avvicinassero ad una distanza utile per poi poterli, senza nessuna pietà, macellarli sotto le ruote dell’auto ?

Perché non si valuta che le poche divise in Italia, tutti i giorni, svolgono turni massacranti e malpagati? Perché non si valuta che se fanno doppi turni obbligatori lo straordinario gli viene tagliato? Perché non si valuta il dovere vivere in ambienti insalubri? Perché non si valuta il dovere operare senza tutele e “regole di ingaggio”?

Perché tutte queste gravi “sofferenze” morali e psicologiche che vivono ogni giorno non vengono valutate?

Un episodio, simile a tanti altri, che dimostrano quel “grave corto circuito” sta vivendo, da decenni, la Giustizia Italiana che arriva, addirittura, a condannare i difensori della Legge e a liberare assassini, mafiosi e delinquenti abituali anche con decorrenze di termini scandalosi.

Ma arrivare a far risarcire chi delinque da chi, per difendere Le leggi e lo Stato, stava compiendo il suo dovere fa pensare: ma in quale tipo di Stato viviamo ???

Tutto questo orrore, unito a passate e recenti condanne sempre più flebili ed episodi di efferatissima crudeltà dove, finanche, gli anziani vengono massacrati ed ammazzati in casa per pochi spiccioli, colpisce l’Ordine e la Sicurezza Nazionale spezzandone le gambe, lasciando indifeso, sempre più, il cittadino onesto che paga le tasse e che non si vede piu’ tutelato e difeso tanto che non denuncia più e le statistiche crollano.
Quel che è ancor più grave è che a fronte di tutte queste migliaia di “non denunce” i Governi sbandierano false statistiche alle quali nessuno più crede.

Il Segretario Nazionale PNFD Franco PICARDI conclude con l’ennesima domanda : “Con questo ‘corto circuito della Giustizia’, l’Ordine e la Sicurezza Pubblica Nazionale, e locale, vengono messi, fortemente, in pericolo, lasciando ai delinquenti abituali, professionali e occasionali, la sempre più forte convinzione di essere sempre più impunibili ed intoccabili, diventando, così, padroni di fette di territorio sempre più vasti con modi ancor più. Al danno la beffa… adesso saranno le divise ad essere ‘inseguite per il risarcimento’?

Picardi spiega con estrema gravità la situazione con cui “L’Italia e gli Italiani stanno vivendo questo ventennale incubo senza risveglio e la micro e macro criminalità prosperano sempre più mentre i Governi passano e guardano”.

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