La Lega del Filo d’Oro (che da 50 anni assistono, educano, riabilitano e reinseriscono nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali) denuncia un quadro drammatico in questo momento di quarantena e la poca attenzione ricevuta da chi deve attuare norme e linee guida in questa emergenza epidemiologica coronavirus verso le persone più fragili.
Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali comunicano e “osservano” il mondo principalmente con il tatto e ora, con le limitazioni imposte dai decreti contro la diffusione del coronavirus che ha travolto il nostro paese, ci sono persone con disabilità alla vista e all’udito che rischiano di vivere totalmente isolate ed escluse dalla realtà.
Lega Filo d’Oro denuncia lo stato di attuale:
“Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, così come tutte le persone che presentano patologie cronico-degenerative, pluridisabilità e, più in generale, un quadro clinico già compromesso, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il “coronavirus”, ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave epidemia in corso.
Più in generale, si stima che nel nostro Paese ci siano quasi 190.000 persone con disabilità legate alla vista e all’udito (studio Istat per la Lega del Filo d’Oro, 2016) e più della metà hanno bisogno di assistenza continua e per questo l’espansione dell’epidemia di coronavirus, per loro e i loro caregiver, è estremamente rischiosa.
Data la minorazione sensoriale, infatti, le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza e di limitare il contatto, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo.
Difficoltà vissute anche dai familiari delle persone con disabilità plurime che, da quando si sono viste chiudere tutti i servizi di sostegno, sono state lasciate sole a gestire situazioni estremamente complesse senza alcuna risposta.
In considerazione dei recenti provvedimenti emanati dal Governo sono state definite misure preventive e disposizioni organizzative per tutte le sedi della Lega del Filo d’Oro in Italia. A partire dal 10 marzo 2020 e fino a nuova comunicazione, i Servizi Residenziali erogati nei 5 Centri di Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese sono funzionanti, seppur con attività ridotta, mentre l’attività dei Trattamenti a Termine, dei Servizi Diurni e dei Servizi Territoriali è sospesa. Le visite sono ridotte al minimo indispensabile solo per i familiari. Rimangono attivi i servizi di supporto telefonico per continuare a garantire sostegno alle famiglie.”
“Esprimo vicinanza e sostegno alle persone sordocieche e alle loro famiglie. Se questo è per tutti noi un momento molto duro, sono le persone che già vivevano una condizione estremamente difficile quelle che non devono essere dimenticate e confido che le Istituzioni, al di là della stretta emergenza, possano dare una risposta anche a loro – dichiara Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’Oro. – Inoltre mi preme rivolgere un forte ringraziamento ai nostri dipendenti medici, infermieri, operatori, educatori, terapisti e psicologi nonché a tutti i collaboratori perché prestano servizio con abnegazione nei 5 Centri Residenziali della Lega del Filo d’Oro e sono anche loro in prima linea per continuare ad assistere e curare le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che accogliamo nelle nostre strutture”.
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