Napoli – É in visita agli scavi di Pompei per fare il punto su una delle scommesse targate Europa nel Sud Italia, la giornalista rumena Corina Cretu, commissaria per le politiche regionali dal primo novembre 2014 con l’insediamento della commissione guidata da Jean-Claude Juncker.
È il grande progetto Pompei, varato nel 2002 dalla commissione Ue con una dotazione finanziaria di 105 milioni di euro, cofinanziato dallo Stato italiano, ad essere nel mirino della Cretu accolta dal direttore della Soprintendenza Massimo Osanna e dal generale Luigi Curatoli.
La giornalista rumena ha compiuto un sopralluogo su alcuni dei cantieri più importanti del Grande progetto, oltre ad aver visitato domus ed edifici già restaurati e riaperti al pubblico.
La protesta. Intanto, protestano i lavoratori degli scavi a due passi dai turisti in attesa di varcare l’ingresso del sito archeologico più famoso del mondo. Una quarantina i lavoratori che stanno partecipando alla protesta proprio dove più tardi è atteso l’arrivo del commissario Ue Cretu e del ministro per i Beni culturali Franceschini.
Sul posto sono stati distribuiti volantini in italiano e inglese con le scritte: «Siamo qui per salvaguardare il sito di Pompei, siamo qui a tutelare la salute dei lavoratori». Al centro della protesta le condizioni di lavoro nel sito.