Inchiesta Freedom
di Cinzia Marchegiani
“Affermare che la profilassi vaccinale comporta dei rischi e individuarli non sembra piacere”
Questa è la frase che più mi ha colpito dell’intervista all’On. Catalano che di seguito potrete leggere.
FreedomPress ha seguito nel tempo i lavori e le audizioni prodotti dalla Commissione d’Inchiesta sull’Uranio Impoverito e Vaccini Militari. Troppi militari caduti non in teatri di guerra, ma in letti di ospedale o presso le proprie casae dopo lunghi calvari sostenuti con dignità dai propri familiari. Cause da accertare sicuramente, molte sono legate al modo inappropriato con cui si vaccinavano i militari prima di ogni missione, o all’esposizione senza alcuna protezione all’uranio impoverito nelle missioni a loro assegnate, ma perché tutti tacevano?
Nel tempo segreti imbarazzanti, testimonianze esclusive sono emersi e messi agli atti grazie all’impegno incessante dei membri della Commissione d’inchiesta Uranio Impoverito e Vaccini Militari presieduta dall’On. Gian Piero Scanu. Commissione che aveva messo al centro dei lavori dell’organismo parlamentare l’indagine sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, e anche in relazione all’esposizione a determinati fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e alla somministrazione di vaccini.
La XVII legislatura sta finendo ed è giunto il momento che siano rese pubbliche le conclusioni di questa attesissima indagine che ad onor di cronaca ha regalato molti colpi di scena, non per ultimo quello finale denunciato dallo stesso vice presidente della stessa Commissione d’inchiesta.
Colpo di scena… Ma cosa sta accadendo?
IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE URANIO IMPOVERITO DENUNCIA GRAVE CENSURA RIGUARDO LE CONCLUSIONI DELL’INCHIESTA DA PARTE DEL PRESIDENTE ON. GIANPIERO SCANU
Proprio ieri, l’On. Ivan Catalano, vicepresidente della suddetta Commissione d’Inchiesta parlamentare aveva sollevato un’importante presa di posizione, denunciando pubblicamente: ” Il Presidente Scanu non vuole pubblicare le conclusioni sui vaccini a cui la commissione è giunta a seguito dell’analisi dei documenti prodotti dalla case farmaceutiche. Mi domando a che cosa siano servite le audizioni dei militari malati e dei loro genitori, che sono venuti a raccontarci lo strazio di dover assistere i figli invalidi, se poi il risultato è quello di offenderli con la censura“.
Nel dettaglio l’On, Catalano spiegava all’ANSA:
“Come vicepresidente ho adempiuto al mandato che la commissione ha ricevuto dal Parlamento, ovvero di indagare sul contenuto dei vaccini ammessi alla profilassi per i militari. Abbiamo analizzato 27 vaccini per la prevenzione di 16 malattie – aggiunge il parlamentare – censito 97 componenti (adiuvanti, eccipienti e contaminanti), oltre ai principi attivi, di cui 14 potenzialmente tossici e 24 possibili scatenanti di reazioni allergiche. Preoccupante ad esempio la quantità di alluminio inoculato come adiuvante, su ciascun militare.
Ignorare e segretare questi dati è un grave errore. È un atto contro la dignità di chi lotta per il riconoscimento di un danno subito e che invece si sente abbandonato dallo Stato. E io non voglio rappresentare uno Stato così. Ognuno di noi poi deve fare le proprie scelte”.
L’INTERVISTA IN ESCLUSIVA, SEMBRA CHE A POCHI INTERESSI APPROFONDIRE
FreedomPress ha contattato il vice presidente della Commissione d’inchiesta Uranio Impoverito cercando di approfondire la sua denuncia pubblica che è arrivata come una pugnalata a tutti quei famigliari che hanno un malato grave o perso addirittura il proprio figlio, marito/compagno per cause di servizio e che attendevano risposte serie da questa inchiesta parlamentare rivoluzionaria.
On. Catalano, avendo letto il suo comunicato dove denuncia censura da parte del Presidente Scanu in merito alla pubblicazione delle conclusioni sui vaccini a cui la commissione, le chiedo:
Quando la conclusione di questa inchiesta doveva essere pubblicata? E’ a conoscenza del suo contenuto? Ha potuto prendere visione dei documenti che le case farmaceutiche dovevano inviare in merito ai vaccini incriminati?
Intanto la ringrazio per avermi scritto. Risponderò alle sue domande volentieri, restando nel rispetto della riservatezza che mi è stata chiesta sulla divulgazione dei contenuti della relazione.La commissione è stata convocata per mercoledì 7. All’ordine del giorno c’è la discussione della relazione finale presentata dal presidente. Si ho potuto visionare i documenti che abbiamo richiesto ad AIFA in merito ai vaccini che vengono autorizzati per la profilassi vaccinale militare, che sono gli stessi per la profilassi civile, questa informazione c’è stata fornita dagli auditi della commissione.
On. Catalano, le risulta che l’AIFA abbia prodotto questa importante documentazione?
AIFA ha prodotto questa documentazione consegnandocela dopo 1 anno di attesa, in quanto ha dovuto richiederla a sua volta ad ogni singola casa farmaceutica produttrice dei vaccini. La documentazione come richiesto, agli atti della commissione, le tabelle con le quantità dei componenti dichiarati, le reazioni avverse, le ipersensibilità e le precauzioni d’uso del farmaco.
Cosa si può dire a tutti i familiari che hanno perso i propri figli, mariti o quei militari che in questo momento stanno combattendo contro malattie ingiuste e invalidanti e che da anni ormai hanno denunciato con forza e fermezza una delle pagine più brutte del nostro Paese?
Che io li ho ascoltati tutti, ma non solo, dalle loro parole sono partito con la mia indagine, in coerenza con la delibera istitutiva della commissione, che chiedeva espressamente di indagare sui componenti dei vaccini e sulla somministrazione. Ho ascoltato storie strazianti a cui sinceramente non mi sento di rispondere che tutto va bene, perché c’è una norma da qualche parte che assicura che tutto debba andare bene.
Sto ricevendo ostruzionismo su una parte consistente della mia relazione. La commissione ha un mandato preciso quello di acquisire informazioni sui componenti dei vaccini e indagare sulle modalità di somministrazione degli stessi, al fine di evidenziare i rischi per la salute e suggerire come ridurli. Ma affermare che la profilassi vaccinale comporta dei rischi e individuarli non sembra piacere.
Per prima cosa ho individuato i filone di indagine: l’esame dei componenti dei vaccini e l’analisi delle prassi adottate dalle forze armate nella somministrazione. Poi ho raccolto testimonianze dei militari malati e dei familiari dei militari deceduti o malati e ho acquisito i loro dati clinici e la loro storia giudiziaria quando hanno cercato di ottenere il riconoscimento del danno subito. Il passaggio successivo è stato richiedere i dati sui componenti dei vaccini e i dati sulle malattie dei militari all’osservatorio epidemiologico della difesa. Ho inoltre acquisito un database preparato dalla procura di Padova nell’ambito di una inchiesta giudiziaria. Ho coordinato i lavori di un gruppo di consulenti esperti e insieme a loro ho analizzato i dati e fatto ragionamenti, ho poi tratto le conclusioni che ho trasferito nella relazione. E’ giusto che queste non siano segretate ma rese pubbliche. Queste conclusioni devono far riflettere e indurci a migliorare, non spaventarci. Né le istituzioni di questo paese si devono chiudere in se stesse di fronte a queste verità.
Posso solo anticipare che tutte queste informazioni in parte sono pubbliche, ma frammentate. Se qualcuno come me, si mettesse ad aggregarle allora scoprirebbe molte cose. Presto verranno rese pubbliche, o almeno lo spero.
Sarebbe davvero interessante allora poter studiare la documentazione seppur frammentata ma pubblica come dice l’On. Catalano per poter comprendere davvero questo mondo così opaco che avvolge i vaccini militari e dunque anche quelli che vengono obbligatoriamente somministrati ai bambini nati dal 2017 grazie ad un decreto Lorenzin convertito nella legge ormai famosa, la n.119 del 31 luglio 2017.
La società di oggi ha ben compreso grazie anche a questo nuovo colpo di scena, che i vaccini sono un argomento che incute paura soprattutto da parte delle stesse istituzioni che se da una parte tranquillizzano sugli effetti e i danni al contempo non riesce ad essere trasparente e credibile come dovrebbe. Ricordiamo che la stessa Lorenzin non ha risposto all’interrogazione parlamentare dello stesso On. Catalano riguardo le morti i culla in seguito all’Infanrix Hexa e anche lì i dati censurati dalla stessa casa produttrice emersi grazie ad uno studio.
Non si può pretendere completa fiducia quando gli stessi che la richiedono si nascondono dietro una foglia di fico.
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