di Cinzia Marchegiani
Civitavecchia – (Lazio) Fascino e eleganza che tolgono le parole. Lei è una signora a cui il tempo ha donato splendore e bellezza e anche una magia unica. Lei è L’Amerigo Vespucci e non è una nave comune, lei è il “veliero” di tutti i mari, forse una della navi più belle del mondo.
Questa meravigliosa ‘Signora dei mari’, è la nave scuola della Marina Militare.
La Nave Scuola Amerigo Vespucci, dopo aver terminato a Livorno la Campagna d’Istruzione 2017 degli allievi della prima classe dell’Accademia Navale, ha sostato a Civitavecchia dal 30 settembre 2017 fino a dopo domani, il 4 ottobre 2017.
CIVITAVECCHIA. AL PORTO UN APPUNTAMENTO SPECIALE
L’Amerigo Vespucci, ha aperto alle visite a bordo al pubblico al porto di Civitavecchia, domani però è l’ultimo appuntamento:
– Sabato 30 Settembre dalle 16.00 alle 18:30
– Domenica 1 Ottobre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18:30
– Lunedì 2 Ottobre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18:30
e domani ultimo giorno, Martedì 3 ottobre dalle 1600 alle 18:30.
4 OTTOBRE 2017, PASSAGGIO DI CONSEGNE CON LA CERIMONIA DI CESSIONE E ASSUNZIONE DEL COMANDO TRA IL CAPITANO DI VASCELLI ANGELO PATRUNO CHE LASCERA’ AL CAPITANO DI VASCELLO, ROBERTO RECCHIA
Nel porto laziale, la nave Vespucci vivrà uno dei momenti più importanti per la vita della nave e del suo equipaggio; il 4 ottobre infatti avverrà il passaggio di consegne con la cerimonia di cessione e assunzione di Comando tra il Capitano di Vascello Angelo Patruno che lascerà il comando al Capitano di Vascello Roberto Recchia.
LA SIGNORA DEI MARI HA ATTRAVERSATO L’ATLANTICO DOPO 16 ANNI DI CAMPAGNA IN NORD AMERICA
Nel suo anno di comando, il Comandante Patruno ha riportato la “Signora dei mari” ad attraversare l’Atlantico dopo 16 anni per una entusiasmante Campagna in Nord America partecipando alle celebrazioni del 150° anniversario della Confederazione Canadese.
A bordo, a Montreal, l’onore di aver ricevuto in visita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I cittadini dei paesi visitati e le numerose comunità di italiani all’estero hanno potuto apprezzare ed ammirare ancora una volta la maestosità, bellezza e cura dei particolari del gioiello simbolo della marineria nazionale.
Una storia indimenticabile. La Nave Scuola Amerigo Vespucci, l’Unità più anziana in servizio nella Marina Militare interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22 febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come Nave Scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo (in realtà leggermente più piccola), di tre anni più anziana, e costituendo con essa la “Divisione Navi Scuola” al comando dell’Ammiraglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di Istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).
Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera“, assegnato nel 1978; originariamente il motto era “Per la Patria e per il Re”, già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi“, infine con quello attuale.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.
Il porto di assegnazione è La Spezia.
Per molte generazioni di Marinai, infatti, il Vespucci ha assunto il ruolo di ‘scuola galleggiante’. Qui, gli allievi hanno conosciuto il mare e lo hanno affrontato in ogni condizione, imparando le antiche tecniche marinaresche, essenziali, anche sulle navi più moderne. Un concentrato di storia, tradizione e cultura marinara che si sintetizzano tra gli alberi e le vele di questa nave che da sempre battezza i futuri ufficiali della Marina con la prima lunga navigazione della loro carriera.
NOTE TECNICHE. Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.
Per molte generazioni di Marinai, infatti, il Vespucci ha assunto il ruolo di ‘scuola galleggiante’. Qui, gli allievi hanno conosciuto il mare e lo hanno affrontato in ogni condizione, imparando le antiche tecniche marinaresche, essenziali, anche sulle navi più moderne.
Domani un appuntamento con un’affascinante signora che il mondo ci invidia. Signore e signori l’Amerigo Vespucci. La sua bellezza è davvero unica.
Foto Copyright MARINA MILITARE
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