L’Editoriale
Ciò in cui credo. In questa società che muta come un abile camaleonte…
Un anno è passato molto presto e già stiamo consumando freneticamente questo giovane 2018.
Saremo qui a raccontare di storie, di volti e battaglie di uomini e donne coraggiosi, di un mondo pieno di controsensi, della politica che troppo spesso si ciba più di idolatria che di programmi e coerenza, di vite scippate dall’indifferenza non solo istituzionale, di quei vuoti quotidiani che ci feriscono e fanno male perché essenzialmente siamo fatti di emozioni.
Parleremo anche delle passioni, stimoli che nascono dal cuore che sono un propulsore atomico alle nostre idee, i nostri progetti, spesso custoditi in segreto che trovano alcune volte il coraggio di prendere il volo. E poi diventano realtà straordinarie che devono essere un esempio per chi vede quel bicchiere mezzo vuoto e getta la spugna…perché spesso si risorge dalle proprie ceneri.
C’è un mondo fatto di realtà personali, territoriali e sociali che cercano di sopravvivere a questa tempesta economica fagocitatrice che ha svalutato diritti e certezze. Assistiamo purtroppo ad una società dove gli slogan accattivanti deludono tutti prima o poi, lasciando macerie e simulacri.
Inizia per noi insieme a voi un nuovo viaggio, sarà un anno ricco di novità, già ce le hanno promesse con i nuovi annunci elettorali. L’unica certezza che vi possiamo offrire è rimanere fedeli all’essere umano, a dare sostegno e forza a chi ci chiede aiuto, a fare informazione obiettiva e senza veli, ma soprattutto a fornire non frasi usa e getta ma riflessioni che possano aiutarci/vi a crescere come persone, perché questo siamo. In molti settori spesso ci vedono solo come un voto, un numero.
Per i suddetti motivi la nostra comunità è fatta di collaboratori tanto diversi quanto essenziali affinché il pensiero reso pubblico non sia unico e dominante, ma soprattutto sia un gancio per offrire diverse angolazioni e sfumature di questa società che muta come un abile camaleonte e speso ci prende alla sprovvista.
Un grazie a Anna Trapanese, Daniel Prosperi, Mario Galli, Mario Amitrano, Maria Elena Masciello e a tutti i professionisti di svariati settori, soprattutto nel campo medico e della tutela dell’Ambiente, che con la propria presenza, il proprio contributo hanno fatto crescere questa piattaforma di informazione e renderla amata, odiata e perché no… anche copiata (molto). Per ultimo ma assolutamente non per importanza un grazie a Luigi Quintavalle, senza il suo prezioso supporto e pazienza FreedomPress non poteva esistere.
Orgogliosi di questa realtà (ci leggono in ogni parte del pianeta) perché per molti è diventata uno straordinario supporto di denuncia, di comunicazione e attenzione alle piccoli ma grandi cose della esistenza a cui la politica, la scienza e gli amministratori devono dare risposte.
Albert Einstein in “Ciò in cui credo”, su Forum and Century, 1930 spiegava:“Ciascuno deve essere rispettato nella sua personalità e nessuno deve essere idolatrato”.
Questo principio semplice e a tratti ovvio è la chiave di sopravvivenza di una umanità che combatte “senza se e senza ma” chi usa il potere per sottomettere, per denigrare e per elevarsi sopra ogni cosa e persona.
Buon anno 2018 a tutti voi. Speranza, forza e amore siano presenti soprattutto nei momenti di grande fragilità e possano contribuire alle vostre singole e uniche vite, da Cinzia Marchegiani e Christian Montagna.