di Cinzia Marchegiani
Roma – Riflettori puntati sul caso del debito ATER, arrivato a 550 milioni di euro che dovevano essere versarti alle casse del Comune di Roma per imposte di Imu e Ici sugli immobili di sua proprietà. Grazie all’accordo sulla rottamazione con Equitalia consentirà all’Ater di pagare “solo” 285 milioni invece dei 550 milioni accumulati. I pagamenti però devono avvenire nell’arco di un anno e mezzo, e entro quest’anno vanno versate due rate, la prima rata entro luglio 2017. Ma i soldi dove li prenderanno?
In merito a questa notizia interviene Devid Porrello, Consigliere Movimento 5 Stelle Lazio: “Su debito per IMU non pagata, Regione Lazio immobile e Ente a rischio catastrofe economico finanziaria e la ricaduta sull’utenza”.
Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio, dichiara:
“La Giunta Zingaretti non ha avuto il coraggio di affrontare il delicato tema della governance dell’edilizia popolare regionale e della sua riforma legislativa limitandosi come al solito a slogan e promesse. Questo immobilismo ha generato problemi seri tanto nella gestione del personale che nell’erogazione di quei servizi rivolti ai cittadini più deboli. Questa mancanza di iniziativa da parte della Giunta Zingaretti ha effetti anche su un’annosa questione che riguarda in particolare l’ ATER di Roma“
L’ATER AVVIA PROCEDURA PER RICHIESTA DI PRESTITO PER PAGAMENTO PRIMA RATA DI 65 MILIONI DI EURO ENTRO FINE LUGLIO 2017.
PORRELLO: “ABBIAMO DEPOSITATO UN’INTERROGAZIONE PER SAPERE DA ZINGARETTI COME LA REGIONE È INTENZIONATA AD SCONGIURARE L’INEVITABILE CATASTROFE FINANZIARIA E RICADUTA SUGLI UTENTI”
L’On. Porrello spiega: “Questa azienda, una delle più grandi di Italia, ha un debito verso il comune di oltre 550 milioni di euro per non aver pagato l’Ici, poi Imu, sugli immobili di sua proprietà, cifra ridotta a 285 milioni dopo la richiesta ad Equitalia di rottamazione del debito. L’Ater ha quindi avviato la procedura per la richiesta di un prestito ponte per il pagamento della prima rata di 65 milioni entro la fine di luglio 2017 ma nessuna entità bancaria ha risposto all’appello, un’eventuale mancanza della necessaria liquidità renderebbe impossibile il pagamento della rata e riporterebbe quindi il debito ai valori iniziali, con conseguenze devastanti per l’ente. Ci risulta che l’Ater abbia richiesto alla regione Lazio una fideiussione di secondo livello per ottenere il prestito necessario e che né Zingaretti né l’assessore competente Fabio Refrigeri abbiano risposto, per questo motivo abbiamo depositato un’interrogazione per sapere da Zingaretti e dall’assessore se e in che modo la regione è intenzionata ad aiutare ATER Roma per scongiurare l’inevitabile catastrofe economico finanziaria e la ricaduta sull’utenza.”
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