di Cinzia Marchegiani
Il caso Aquarius sta diventando un problema internazionale ma non fa altro che sottolineare quanti veli di ipocrisia avvolgono questa Unione Europea, unita solo nel nome, ma non nei fatti.
Il braccio di ferro tra Italia e Malta apre scatole cinesi che forse nessuno ha interesse ad analizzare.
Malta non è la prima volta che si rifiuta di accogliere navi con a bordo profughi, ma è vero anche che molti cittadini non comunitari fanno domanda di asilo a Malta, e un buon numero di questi proviene dall’Italia perché qui hanno ricevuto la possibilità di viaggiare in Europa almeno per tre mesi.
Eppure l’accoglienza e il dovere di salvare vite in mare dovrebbe essere un dogma universale, e nessuno può sottrarsi dal rispettarlo.
Malta, definito il paradiso fiscale. Da un’inchiesta de L’Espresso, emergeva come “Politici, manager, industriali, finanzieri: tutti hanno creato società sull’isola per ridurre al minimo il conto delle tasse, spesso senza aver mai messo piede nel piccolo Stato del Mediterraneo. Negli ultimi anni il governo di La Valletta ha steso un tappeto rosso agli investitori stranieri che creano società sull’isola. A determinate condizioni, non troppo difficili da soddisfare, l’aliquota sui profitti d’impresa ufficialmente al 35 per cento può scendere fino al 5 per cento. Sono di fatto esentasse anche altre voci del conto economico, come gli interessi incassati sui prestiti o le royalty maturate grazie a brevetti o marchi. Navigano liberi (o quasi) dal Fisco anche gli yacht di ricchi stranieri che li hanno intestati a società maltesi“.
UN OMICIDIO GRAVISSIMO. FATTA ESPLODERE LA GIORNALISTA SCOMODA ALLE INCHIESTE SUI PARADISI FISCALI. Malta viene anche ricordata per una pagina veramente brutta, quando nell’ottobre 2017 una scomoda giornalista non solo è stata uccisa, ma fatta esplodere dentro la sua macchina per dare un segnale chiaro e forte a chi si avventurasse a fare inchieste contro il governo e gli affari sporchi che coinvolgono i potenti del mondo?
La giornalista investigativa nel 2016 era stata nominata “una donna Wikileaks” come una delle “28 persone che stanno scuotendo l’Europa” dopo aver scoperto che Konrad Mizzi e Keith Schembri, rispettivamente capo dello staff di Muscat e ministro dell’Energia e della Salute, erano coinvolti nel Panama Papers.
Daphne Caruana Galizia era titolare dell’inchiesta internazionale Maltafiles “Malta fa da base pirata per l’evasione fiscale in UE”.
L’UE che parla di leggi di etica e valori poi chiude i confini e giudica l’Italia? Come mai certi Paesi non devono essere coinvolti nell’accoglienza dei profughi? Come mai non vengono accusati?
Paolo Ferrara, Presidente del Gruppo Capitolino M5S in Campidoglio forse sollecitato da troppe accuse verso il M5S fotografa la realtà in cui ormai gli italiani sono abituati da anni a vivere, il paradosso è quello di dover difendere dalle accuse proprio da coloro che etichettano questa Italia e italiani come razzisti. E lo fa in un post pubblico:
“La Spagna dice NO e va tutto bene. La Francia dice NO e andiamo alla grande. Malta dice NO e ci sembra sensato. La Germania dice NO e ci prostriamo. L’Italia dice NO e siamo tutti fascisti e razzisti di merda.
Come funziona? Che pena questi che si agitano intorno a questa vicenda della nave #Aquarius cercando lo sciacallaggio mediatico mentre l’Italia sta facendo quello che fanno sempre gli altri paesi a partire da Malta che ad aprire il suo porto non ci pensa minimamente.
Primo: la nave che ospita queste persone non sta affondando, ma una nave super attrezzata e funzionale dove nessuno sta rischiando di morire.
Secondo: sono allibito perchè le persone che ora strombazzano in tv sono le stesse che non hanno mai protestato contro la Francia e tutti i paesi europei quanto chiudono porti e frontiere; mai un fiato.
Terzo: l’Italia non può più essere il campo profughi della Merkel, dell’europeista Emmanuel Macron o del premier spagnolo Pedro Sanchez. Fatevene una ragione”.
Chiosa ad una risposta Paolo Ferrara: “E’ arrivato il momento delle responsabilità per l’Europa“.
Ci sono verità che forse non si vogliono o possono conoscere?
Appello UNHCR. L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha fatto appello lunedì ai governo italiano e maltese per consentire lo sbarco immediato dei migranti.
“Esiste un urgente imperativo umanitario qui”, ha affermato Vincent Cochetel, Inviato speciale dell’UNHCR per il Mediterraneo centrale. “Le persone sono in difficoltà, stanno esaurendo le disposizioni e hanno bisogno di aiuto in fretta. Questioni più ampie come chi ha responsabilità e come queste responsabilità possano essere meglio condivise tra gli Stati dovrebbero essere esaminate più tardi. “
“Fondamentalmente, il principio del salvataggio in mare non deve essere messo in dubbio da incidenti come questo. Altri governi devono agire per sostenere i paesi che si occupano degli arrivi via mare. Ciò potrebbe includere un meccanismo prevedibile in tutta la regione per lo sbarco, basato su una buona cooperazione tra Stati e altri attori rilevanti “, ha aggiunto Cochetel.
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