Roma – Virginia Raggi ne fa un vanto sul valore della “Trasparenza”. A cento giorni dalla sua elezione a sindaca di Roma e le polemiche sulle varie nomime dei suoi assessori, arriva una retromarcia contestatissima, le dimissioni in tempo record dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna e la revoca del Capo di Gabinetto Carla Romana Raineri.
Ad annunciare la vittoria sulla trasparenza è la stessa Virginia Raggi sulla sua pagina facebook: “È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il ‘palazzo’ deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro. Questo è il M5S. Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca“.
La notizia però ha fatto arrabbiare non poco i banchi dell’opposizione, considerando anche le recenti polemiche sulla deliberazione numero 14 con cui Virginia Raggi determinava il rapporto di lavoro con la suddetta Consiglera Carla Romana Ranieri per un importo annuo di 193 mila euro.
Il primo a commentare è l’onorevole Fabrizio Santori (FdI): “E’ stato solo un #miRAGGIo. A cento giorni dell’elezione, e dopo un’estate di polemiche, tutto quello che resta della rivoluzione Raggi e del M5S sono le dimissioni in tempo record dell’assessore al bilancio Minenna e la revoca del capo di Gabinetto Raineri. Pensavamo che dopo Ignazio Marino e la coda di consiglieri capitolini dal notaio, Roma avesse visto tutto. Ci sbagliavamo, e ora dobbiamo assistere a questo teatrino dell’assurdo con pupi e pupari del web. Per amministrare la Capitale serve sì l’onestà, ma è fondamentale anche la competenza. La vera assente tra la compagine grillina”. Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia aveva annunciato un esposto alla corte dei conti per denunciare che gli stipendi dello staff della sindaca Virginia Raggi sono raddoppiati o triplicati per effetto di un’applicazione distorta degli artt. 90 e 110 del Testo unico sugli enti locali“.
Ma l’esecutivo a Cinque Stelle della Capitale perde un pezzo da novanta con Marcello Minenna, arrivato dalla Consob, aveva avuto una precedente esperienza pure con l’ex commissario Francesco Paolo Tronca. Per questo motivo, la sua uscita è un vero caos per giunta Raggi. Marcello Minenna rappresentava l’uomo chiave della squadra di governo che aveva deleghe importantissime, come patrimonio e partecipate. Infatti il suo difficile compito era mettere mano al riordino delle aziende capitoline, alla spending review con tagli agli sprechi e doveva riorganizzare il patrimonio capitolino già al centro di scandali come quello di Affittopoli.
Insomma per la giunta Raggi è tutto da rifare, per questo ora le polemiche non casseranno di prosperare.