di Cinzia Marchegiani
Roma – L’emergenza rifiuti di Roma continua a sollevare altre polemiche, questa volta sulla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse correlati, svoltasi presso il Palazzo San Macuto – Aula II piano – alle ore 20.00 dello scorso 2 agosto 2016, che ha ascoltato il Presidente del Consiglio di amministrazione di AMA Spa, Daniele Fortini.
IL M5S CRITICA LA COMMISSIONE D’INCHIESTA: “TRASFORMATA IN UN TEATRINO”
Critiche aspre partono da Paola Nugnes, capogruppo M5S in Commissione Ecomafie: “Il Pd e gli altri partiti hanno trasformato una Commissione d’inchiesta importantissima, come quella sul ciclo dei rifiuti in un teatrino politico contro il Movimento 5 Stelle e l’amministrazione Raggi, che è pienamente in carica da meno di un mese, utilizzando strumenti e modalità inedite in questa Commissione. Il tutto con l’intento di cercare di far dimenticare che chi ha gestito il ciclo dei rifiuti negli ultimi 20 anni a Roma erano proprio il Pd-Ds e la destra dal 2008-2013 e negli ultimi tre anni in Ama c’era Daniele Fortini, da sempre vicino al Pd. Loro sono i responsabili di questa situazione sui rifiuti. Non altri“.
La Nugnes va all’attacco e spiega che la relazione territoriale sul Lazio e Roma nei mesi scorsi fu rimandata a dopo le elezioni amministrative per ‘opportunità politica’ con proprio disappunto: “In seguito la richiesta di audire l’AD di AMA Fortini in bicamerale rifiuti – spiega la Nuges – è partita solo dopo che Fortini ha chiesto e poi incontrato privatamente ed urgentemente il Presidente Bratti (Pd). Ho dato il mio assenso fatto innanzitutto come correlatrice relazione Lazio: infatti dopo è seguita richiesta dell’altra relatrice, la senatrice Laura Puppato (Pd). Era una richiesta dovuta. Dall’audizione è emerso poi, però, a mio giudizio che non c’era nessuna urgenza specifica e particolare sui fatti inerenti il ciclo dei rifiuti del Lazio, ma che si trattasse solo di uno strumento di contrapposizione politica. Perciò ho parlato di “teatrino” – conclude Paola Nugnes.
REPLICA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA, ALESSANDRO BRATTI
In merito al post su Facebook della senatrice Paola Nugnes il presidente della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti onorevole Alessandro Bratti sottolinea che “l’audizione del dimissionario presidente dell’Ama Daniele Fortini è stata decisa all’unanimità dall’ufficio di presidenza del 28 Luglio, con il parere favorevole, dunque, del Movimento 5 stelle, presente con tre esponenti, contro i due del Pd”.
“A quell’incontro – ricorda Bratti – hanno partecipato la stessa senatrice Paola Nugnes, capo gruppo del M5S in commissione, l’onorevole Stefano Vignaroli, vice presidente, e l’onorevole Alberto Zolezzi, commissario per il M5S”.
L’audizione di Daniele Fortini è stata richiesta per prima dalla senatrice Paola Nugnes, in qualità di capogruppo del M5S; a tale richiesta si è poi associata la capo gruppo del Pd senatrice Laura Puppato, che, insieme alla senatrice Nugnes, segue come relatrice l’approfondimento della Regione Lazio: “Appare, dunque, perlomeno curiosa – e sicuramente contraddittoria – l’espressione utilizzata da Paola Nugnes, che sul suo profilo ufficiale Facebook ha definito l’audizione di Daniele Fortini ‘un teatrino mediatico contro il M5S’ – ha aggiunto Bratti -. La senatrice Nugnes forse non ricorda che gran parte della audizione è stata dedicata alla descrizione dello stato del ciclo dei rifiuti a Roma, tema che dovrebbe interessarla, visto il suo ruolo di co-relatrice, da me nominata, sulla regione Lazio”.
I CAPIGRUPPO IN COMMISSIONE ECOMAFIE RISPONDONO: FALSO E INACCETTABILE
I capigruppo in Commissione Ecomafie Laura Puppato (Pd), Renata Polverini (Fi), Paolo Arrigoni (Lega), Filiberto Zaratti (Sel), Giuseppe Compagnone (Ala), Alberto Orellana (Autonomie), Andrea Augello (Conservatori e riformisti) rispondono alle accuse della Nugnes: “Leggiamo con stupore che la collega capogruppo del M5S Paola Nugnes ha descritto come un ‘inutile teatrino mediatico’, in modo del tutto falso e dunque inaccettabile, l’audizione avvenuta in Commissione nella serata di martedi’ 2 agosto del presidente di Ama Fortini. Sono parole gravi, incoerenti se non schizofreniche, visto che la decisione di audire con urgenza Fortini e’ stata assunta all’unanimità, con il voto della collega Nugnes in ufficio di presidenza“.
“Oltretutto Fortini– proseguono i parlamentari- sarebbe decaduto dopo 2 giorni da presidente Ama. Forse che quell’urgenza nel conoscere la verità e quella trasparenza sempre auspicata dal M5s non valgono più quando si tratta di argomenti che riguardano una città oggi amministrata dal proprio gruppo politico? Grave, due pesi e due misure sono inaccettabili soprattutto all’interno di una commissione d’inchiesta per sua natura neutra, rigorosa e severa come dev’essere per non perdere il proprio ruolo fondamentale di arbitro e la propria funzione di indagine e monitoraggio“.
I capogruppo della Commissione ecomafie ricordano che non spetta a loro un giudizio ora, ma certo non si può definire ne’ inutile ne’ privo di qualunque rilievo ciò che e’ stato comunicato da Fortini, persino in forma ‘riservata’ e dunque non pubblicato: “Ma soprattutto risulta assolutamente inventata, perciò violenta e disdicevole e dunque respinta al mittente, la serie di accuse contro il presidente Bratti, con la necessità di chiarimenti in un prossimo ufficio di presidenza”.
Sul caso Paola Muraro, l’Assessore all’ambiente nominata dalla Raggi, Fortini sottolinea: “Io ho cercato di instaurare un clima di lealtà e collaborazione, la risposta sono stati i blitz, mi ha ferito l’imboscata di un’amica che conosco da anni. Ma Paola Muraro non è una semplice collaboratrice, è stata una persona influente in Ama, non una dei tanti consulenti”.
To be continued!