Camerino (Macerata) – Camerino fa  conti con le nuove scosse dello sciame sismico che ha colpito oggi di nuovo il centro Italia… ma non solo! Anzi. Il sindaco Pasqui lancia un duro attacco contro il sistema burocrazia e agli aiuti richiesti già da tempo e non perchè oggi c’è stato un altro sciame sismico che ovviamente non fa che aggravare già una situazione persistente nel suo territorio.
Il sindaco Gianluca Pasqui fa conoscere la situazione di Camerino:
Non il terremoto, non la neve, ma la burocrazia. In questi mesi di forte emergenza non ho mai voluto lamentarmi, ho evitato ogni polemica e ho cercato sempre e solo di capire le difficoltà enormi con cui tutti facciamo i conti. Ma tutto ha un limite! Nella giornata di ieri, mercoledì 17 gennaio, abbiamo ufficialmente richiesto l’intervento dell’Esercito per aiutarci ad affrontare l’emergenza neve.
Uomini e mezzi, dopo 48 ore di lavoro senza sosta, non riescono a fronteggiare la situazione e, alla luce di questo, ho preso personalmente contatti con il dottor Cacciaguerra, della Prefettura di Macerata. Con la solita disponibilità e straordinaria cortesia, il funzionario mi ha messo in contatto con il colonnello dell’Esercito che guida la Task Force 2 del Genio Militare, presente in queste settimane sul territorio.
Anche nel colonnello ho trovato grande disponibilità e la garanzia che, ottenute le dovute autorizzazioni dal Dicomac, i suoi uomini si sarebbero messi al lavoro per aiutare i dipendenti dell’ufficio tecnico comunale e quelli delle ditte che fanno parte del Piano Neve del nostro Comune.
Sono passate più di dodici ore, abbiamo scritto una richiesta e un sollecito sia al Soi che al Dicomac, ma di questa autorizzazione non vediamo nemmeno l’ombra. Una firma, un nullaosta dal Dicomac, che manca sta tenendo sotto scacco una intera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla straordinarietà di questa nevicata. Questo non è tollerabile.
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Le foto che il Sindaco Pasqui mostra lasciano solo immaginare le immense difficoltà che i cittadini stanno vivendo, sentendosi tra l’altro abbandonati da tutti. Un grido inascoltato quello comunicato, dopo tanti bei proclami e ora molti si chiedono: “Doveva arrivare un nuovo terremoto per porgere uno sguardo su questi territori? Che fine ha fatto lo Stato?