Il caso
di Cinzia Marchegiani
Brindisi (Puglia) – Italia, siamo un paese dove le campagne elettorali usano e fanno sfoggio di promesse roboanti, e che spesso utilizzano i portatori di importanti impedimenti fisici per fare belle le vetrine dei loro manifesti e dei programmi politici.
Poi come spesso accade ci si sveglia e si ripiomba in una realtà misera, dove una semplice richiesta di un diritto o di un’agevolazione per chi deve posteggiare la macchina per i titolari di contrassegno diversamente abili in un zona della città di Brindisi definita rossa – zona del Centro cittadino dove sono ubicati uffici e/o Enti di particolare interesse quale l’INPS, Palazzo di Città etc e che quindi risulta una zona di maggior fruibilità e attrezzata per le loro necessità – diventa un problema insormontabile. Insomma chiedere un intervento mirato per aiutare queste famiglie sembra troppo.
LA MOZIONE E LA RICHIESTA
Insomma la mozione a firma dell’Avv. Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare) e l’Avv. Roberto Cavalera (Forza Italia) chiedeva semplicemente al SINDACO e alla GIUNTA COMUNALE la modifica e/o integrazione della G.C. N.27 del 10 agosto n. 2018 autorizzando in generale, e senza apposizione di termine, le persone diversamente abili munite di contrassegno a parcheggiare il veicolo, gratuitamente, all’interno delle aree di sosta a pagamento individuate dalla zona Rossa del centro cittadino, tutti i giorni (di conseguenza) demandando al Dirigente del Settore Trasporti l’adozione di ogni atto necessario alla attivazione della disposizione così adottata
La mozione viene rigettata e così a scendere in campo sono in prima linea sempre loro, le mamme che con mille difficoltà devono fronteggiare un percorso ad ostacoli a dir poco anacronistico.
Lettera di Mamma Rita al Ministro Fontana
Illustrissimo Ministro Fontana,
Le scrivo per chiederLe di intervenire riguardo quanto verificatosi situazione nella città di Brindisi, con riferimento ad una mozione presentata in consiglio comunale dal consigliere, avvocato Carmela Lo Martire.Questa mozione evidenziava quanto potesse essere importante permettere di fruire non a pagamento a favore dei titolari di contrassegno, gli stalli per parcheggio nella zona rossa nel caso in cui non fossero liberi altri parcheggi dedicati. Vale a evidenziare che la zona rossa è quella del centro della città, dove sono ubicati uffici come INPS, comune e uffici postali, alquanto importanti e spesso frequentanti dagli stessi disabili.
Il rigetto della mozione si è avuta con risposte evasive e fugaci comunque non rispettose nel principio di tutela dei diversamente abili. Eppure nella zona rossa, ci troviamo ad avere marciapiedi larghi e rifatti con scivoli quasi idonei, (quindi zona di maggior comodità per i disabili), mentre nel resto della città buona parte delle strade sono dissestate ed impraticabili, per non parlare dei marciapiedi non adeguatamente larghi per far transitare carrozzine per disabili e bambini, con scivoli spesso rovinati, soprattutto non a norma, pali della luce che ostacolano il passaggio, stalli non a norma.
Se vorrà poi, potrò spiegarle tanto e tanto altro per quanto riguarda l’integrazione scolastica! In questa città poi, dopo aver ricevuto in comune, alla presenza del sindaco il garante regionale, ci fu detto che per la fine di settembre anche noi avremmo avuto il garante comunale; ad oggi solo parole e niente di fatto. Sostengono che si stia lavorando per trovare persone capaci per espletare questo compito. Circostanza anche questa, in cui non crediamo più, visto che da mesi ormai è depositata una mozione per l’istituzione del garante che ancora non è stata portata né in consiglio né in commissione.
Ministro, non sappiamo cosa altro fare: Lei è l’ ultima spiaggia ed in Lei riponiamo tanta fiducia. Le chiedo per tanto è con me tanti cittadini, di far visita alla nostra città e di incontrarci senza la mediazione di chi ha dimostrato di non avere interesse a risolvere i nostri problemi.
Chi sono io? La mamma di un disabile “per caso” Rita Dell’Erba
Cari cittadini, cari genitori, cari tutti… Così è se vi pare!
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