Selegas (Sardegna) – Quanto la macchina burocratica che amministra le scuole italiane è lontana anni luce dalle vere esigenze di studenti seguiti dall’insegnante di sostegno? Esiste una particolare attenzione verso questi bambini nel predisporre un percorso di continuità che permetta allo studente di essere seguito dallo stesso insegnante nel suo iter scolastico con cui con fatica ha creato un legame prezioso?
Sembrerebbe di no! Ad ogni nuovo anno scolastico queste sfumature così importanti non vengono considerate, e così via un insegnante e avanti un altro che dovrà ricreare con quel bambino un rapporto unico e autentico di fiducia su cui poi poter lavorare. Ma il bambino spesso non accetta questi cambiamenti e non ne capisce la motivazione, si sente privato di una figura diventata fondamentale per la sua vita. Un passaggio così traumatico per un bambino affetto da sindrome autistica viene gestito da competenze puramente e solo burocratiche, senza considerare l’ambiente e l’unicità di un rapporto con cui il bambino è cresciuto emotivamente e didatticamente.
Di questa emergenza ce ne rendiamo conto ogni giorno, quando i genitori di questi bimbi speciali riescono a rompere il muro dell’omertà e chiedono un intervento mirato per scongiurare la perdita di quel legame costato fatica e che per un bambino autistico è fonte di sicurezza e benessere.
LA STORIA DI ALESSANDRO E UNA PETIZIONE CHE FA LUCE SU QUESTA GRAVISSIMA REALTÀ
E’ partita una petizione su Chang.org che riguarda proprio questo tipo di problema che affligge Alessandro, un bambino di otto anni, affetto da una grave forma di autismo, deve cambiare l’insegnante di sostegno con cui si ha stretto un legame speciale e grazie al quale è riuscito a fare tanti passi avanti.
La petizione è diretta a Giuseppe Maria Sechi-Direzione generale della Sanità, Francesco Pigliaru-Presidente della Sardegna, Alessio Piras – Sindaco Selegas:
“Alessandro vive a Selegas, in provincia di Cagliari. Il docente purtroppo è già stato sostituito per un problema burocratico e non per volere del dirigente scolastico. La mamma lancia un appello: lasciateci il suo insegnante, mio figlio ha bisogno di continuità. Con uno nuovo ora dovrà ricominciare tutto da capo. Perché?”
Nei commenti della petizione si legge quello di Katja Walczyk, la sua istruttrice di nuoto: “Alessandro riesce fare progressi soltanto con un lavoro costante e continuo. Trovo disumano per lui, dover cambiare una persona di riferimento cosi importante per il suo sviluppo, visto la sua grave forma di autismo“.