Australia – La società è cambiata. Boom di morti di pedoni per colpa dei cellulari. L’Australia ha registrato nelle principali città un sorprendente aumento sia del traffico veicolare e pedonale. Costantemente in crescita l’uso del telefono cellulare ha visto morti e gli incidenti pedonali salire. Uno su sette vittime sulle strade australiane è un pedone. Nell’ultimo anno, 165 pedoni morti sulle strade dell’Australia. Circa 3.500 pedoni sono gravemente feriti ogni anno.
Non da meno sono le altre nazioni dove l’uso smodato e incessante del cellulare mette a rischio le persone che in città si muovono non solo in macchina ma anche a piedi.
In Australia, uno su tre pedoni usano un telefono cellulare mentre attraversano le strade. Gli studi trovano l’uso del telefono cellulare riduce il normale campo visivo dell’utilizzatore del 95 per cento. Compromette la consapevolezza della situazione, processi attentivi, processi percettivi visivi e uditivi, l’elaborazione delle informazioni, e il processo decisionale. Espone i pedoni ad un maggiore rischio di incidenti. Il costo economico degli incidenti pedonali alla comunità australiana supera $ 1 miliardo all’anno. Questo non inizia a spiegare il costo emotivo incidenti pedonali assumono le persone coinvolte e le loro famiglie e amici.
Ed ecco che la Buro North ha pensato ai pedoni distratti, che incautamente, pur di non alzare il naso all’insù per vedere se il semaforo è diventato rosso, piuttosto che tentare di modificare il comportamento da leggi o leggi punitive che alla fine rivelarsi inutile, ha pensato come rendere le città più sicure in base alla progettazione, utilizzando l’infrastruttura esistente, intelligente Pavimentazioni tattili ™ di Büro Nord portando il semaforo pedonale per terra, in modo tale che il pedone attratto visivamente dal suo cellulare, mentre cammina potrà anche vedere i led rosso incastrati epr terra vicino al semaforo che gli segnaleranno il pericolo e quindi “attrarre la sua attenzione” con il segnale di pericolo.
SEGNALI CHE LA SOCIETÀ CAMBIA, INTERVIENE IL PRESIDENTE DELLO “SPORTELLO DEI DIRITTI”, GIOVANNI D’AGATA
La misura adottata in Australia è solo una delle tante idee nate per difenderci dall’ossessione verso la tecnologia. Le precauzioni australiane, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, trovano riscontro anche nei report degli studi pubblicati circa l’uso dei cellulari: in Europa, circa il 20% dei pedoni mostra disattenzione mentre cammina per strada. Negli Stati Uniti, invece, il fenomeno coinvolge il 33% delle persone, mentre in Europa, l’Italia è seconda solo alla Romania per numero di pedoni che ammettono di attraversare la strada senza staccare gli occhi dal telefono. Un uso scorretto, inoltre, può compromettere il sonno e anche la salute generale; mentre le riprese di video pubblicai in rete continua ad essere un fenomeno allarmante legato al bullismo.
D’Agata interviene anche su altri potenziali pericoli dei cellulari: “Alla luce di questi risultati, sarebbe necessaria una vera e propria educazione all’uso del telefonino, un oggetto così diffuso che continua a migliorarci la vita ogni giorno, ma che troppo spesso sottovalutiamo nei suoi potenziali effetti negativi, attraverso una campagna governativa di comunicazione da portare in classe, in famiglia ed in tv ‘Usiamo bene il cellulare’ finalizzata a sensibilizzare tutti all’uso corretto del mezzo.Un boom di popolazione nelle principali città australiane ha visto un sorprendente aumento sia del traffico veicolare e pedonale. Costantemente in crescita l’uso del telefono cellulare ha visto morti e gli incidenti pedonali salire. Uno su sette vittime sulle strade australiane è un pedone. Nell’ultimo anno, 165 pedoni morti sulle strade dell’Australia. Circa 3.500 pedoni sono gravemente feriti ogni anno”.