LONDRA – Duro colpo per la lotta di Assange contro l’estradizione negli Stati Uniti, dove lo aspetterebbe la possibilità di una pena detentiva fino a 175 anni per la pubblicazione da parte di Wikileaks di documenti diplomatici nel 2010. I documenti denunciavano crimini di guerra e violazioni dei diritti umani che non sono mai stati perseguiti.
Quest’oggi la Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli Usa per #JulianAssange”.
L’ok all’estradizione pone Assange in grande pericolo e rischia di minacciare gravemente la libertà di stampa. Amnesty Internetional continua la battaglia a sostegno di Julian Assange.
A seguito della decisione della Corte dei magistrati di emettere un ordine di estradizione nei confronti di Julian Assange, Amnesty International ha dichiarato che un’eventuale sua approvazione da parte della Ministra dell’Interno Priti Patel – attesa entro il 18 maggio – violerebbe il divieto di tortura e costituirebbe un precedente allarmante per pubblicisti e giornalisti di ogni parte del mondo.
“Il Regno Unito è obbligato a non trasferire alcuna persona in un luogo in cui la sua vita o la sua salute sarebbero in pericolo. Il governo di Londra non deve venir meno a questa responsabilità. Gli Usa hanno palesemente dichiarato che cambieranno le condizioni di detenzione di Assange quando lo riterranno opportuno. Questa ammissione rischia fortemente di procurare ad Assange danni irreversibili al suo benessere fisico e psicologico”, ha dichiarato Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International.
AGNÈS CALLAMARD INSISTE: “CONSEGUENZE DEVASTANTI PER LA LIBERTÁ DI STAMPA E OPINIONE PUBBLICA”
Callamard ha aggiunto: “L’estradizione di Assange avrebbe conseguenze devastanti per la libertà di stampa e per l’opinione pubblica, che ha il diritto di sapere cosa fanno i governi in suo nome. Diffondere notizie di pubblico interesse è una pietra angolare della libertà di stampa. Estradare Assange ed esporlo ad accuse di spionaggio per aver pubblicato informazioni riservate rappresenterebbe un pericoloso precedente e costringerebbe i giornalisti di ogni parte del mondo a guardarsi le spalle”.
AMENSTY INTERNATIONAL: “ISOLAMENTO PROLUNGATO E’ LA NORMA NELLE PRIGIONI DI MASSIMA SIDUREZZA DEGLI USA E COSTITUISCE TORTURA E MALTRATTAMENTI VIETATI DAL DIRITTO INTERNAZIONALE”
L’isolamento prolungato è la norma nelle prigioni di massima sicurezza degli Usa e costituisce tortura o altri maltrattamenti vietati dal diritto internazionale. Le rassicurazioni fornite dagli Usa circa il trattamento equo di Assange mostrano profondamente la corda, dato che potrebbero essere revocate in ogni momento. Estradato negli Usa, Assange rischierebbe di subire gravi violazioni dei diritti umani e le vuote rassicurazioni diplomatiche non lo proteggerebbero.
Se il governo di Londra consentisse a uno stato estero di esercitare giurisdizione extraterritoriale per processare una persona che ha diffuso informazioni dal Regno Unito, altri governi potrebbero sfruttare la stessa strategia giudiziaria per imprigionare giornalisti e mettere il bavaglio alla stampa anche oltre i loro confini statali.
“Anzitutto, le accuse nei confronti di Assange non avrebbero mai dovuto essere presentate. Ma non è troppo tardi perché le autorità statunitensi sistemino le cose e ritirino le accuse”, ha sottolineato Callamard.
CONCLUDE CALLARMARD: “Nel frattempo, data la natura politicamente motivata di questo caso e le sue gravi implicazioni per la libertà d’espressione, il Regno Unito dovrebbe evitare di rappresentare gli interessi degli Usa in ogni sviluppo successivo”.
Agnès Callamard ricorda anche su Twitter: “La pubblicazione di informazioni nell’interesse pubblico è una pietra miliare della libertà dei media. L’estradizione di #JulianAssange per essere processata costituirebbe un pericoloso precedente lascerebbe i giornalisti ovunque a guardarsi alle spalle“
“If #JulianAssange is extradited to the US journalists around the world will have to look over their shoulders if they are publishing information that is detrimental to US interests”@amnesty’s Simon Crowther is in the London magistrates court for the Assange extradition ruling https://t.co/crT87eJD9d pic.twitter.com/x0Kg46gAzV
— amnestypress (@amnestypress) April 20, 2022
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