Un’intensa ondata di maltempo ha colpito l’Emilia-Romagna con gravi conseguenze soprattutto in Romagna.
LE ZONE COLPITE
Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo – a valle di Portonovo -, sono in corso da ieri le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale, al momento, la zona di Bagnacavallo,che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti.
A Castel Bolognese un signore di 80 anni è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione, dopo la fuoruscita del Senio. Una seconda persona è deceduta a causa del crollo di una abitazione a seguito di una frana a Fontanelice.
Numerose le evacuazioni: la più significativa a Faenza, 250 persone, poi Castel Bolognese e Conselice, circa 60 ciascuna, più altre con numeri inferiori.
Intanto, dopo ben 48 ore di pioggia ininterrotta, le precipitazioni dovevano procedere (secondo le previsioni) in esaurimento entro il mezzogiorno di oggi.
MINISTRO NELLO MUSEMECI FIRMA LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI MOBILITAZIONE DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE A SUPPORTO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha firmato oggi, 3 maggio 2023, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile a supporto della Regione Emilia Romagna, colpita da eventi meteorologici di elevata intensità che stanno determinando una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati.
Il provvedimento consente l’immediata mobilitazione di risorse nazionali a supporto dei sistemi locali e autorizza il Dipartimento della Protezione Civile a coordinarne l’invio, in previsione della dichiarazione dello stato di emergenza.
La richiesta di attivazione del sistema a livello nazionale è arrivata in mattinata da parte del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, considerato il fatto che i fenomeni sono ancora in corso e che la situazione è in evoluzione.
Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel pomeriggio è a Bologna, da dove partirà per un sorvolo sulle zone maggiormente colpite insieme alla vicepresidente Priolo.
Prosegue nel frattempo il monitoraggio della situazione causata dalle abbondanti precipitazioni.
ESONDAZIONI DI DIVERSI CORSI D’ACQUA, ROTTURA ARGINI, GRAVI DANNEGGIAMENTI STRUTTURE VIARIE, EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI CON EVACUAZIONE DI NUMEROSE FAMIGLIE
Causa delle intense precipitazioni si sono registrate le prime criticità: componenti e strutture operative regionali stanno garantendo un costante presidio del territorio per realizzare gli interventi di messa in sicurezza della popolazione e attuare le prime misure di risoluzione delle criticità. Queste hanno interessato, in particolare, i territori delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, e Ravenna, hanno provocato l’esondazione di numerosi corsi d’acqua, la rottura di alcuni argini, lo smottamento di versanti, allagamenti, frane, l’isolamento di alcune località, costringendo le autorità a disporre l’evacuazione di numerose famiglie dalle abitazioni. Si sono registrati, inoltre, gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, agli edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica e alla rete dei servizi essenziali.
L’attività locale è stata assicurata mantenendo uno stretto collegamento con il Dipartimento nazionale fino alla decisione della richiesta di supporto inviata in mattinata.
PANORAMICA INTERVENTI VIGILI DEL FUOCO, SOCCORSO ALPINO
Nel comune di Imola, il sormonto del canale di Correcchio ha causato l’allagamento di Sasso Morelli e Sesto Imolese. Sempre a Sesto Imolese, un fontanazzo stamattina ha generato un’altra rottura arginale.
E sempre nel bolognese, una rotta si è verificata stamattina in seguito al sormonto del Quaderna. Lungo il Gaiana, la rottura di un trafilamento sta generando allagamenti in un’area comunque scarsamente abitata tra il corso d’acqua, il Quaderna stesso e la strada statale.
A Molinella, a causa di una rottura dell’argine per tracimazione, l’acqua sta andando verso l’abitato di Selva Malvezzi; si sta valutando la necessità di evacuare i residenti della zona.
Un’abitazione in via Casolana è coinvolta dalla frana a Fontanelice, dove un dissesto ha chiuso la Provinciale 33: si cercano due persone disperse. Sul posto è arrivato l’elicottero di Ravenna, che sta portando le squadre di soccorso alpino per recuperare i residenti dell’abitazione.
Numerosi i dissesti segnalati lungo viabilità comunale e provinciale nel bolognese, modenese e ravennate. Chiusa la strada della Gardelletta.
Nel ravennate, a Faenza, come detto, per l’esondazione del Lamone è allagata la zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare, e in città a Borgo Durbecco.
Critica la situazione a Boncellino in comune di Bagnacavallo. Sono già iniziate le operazioni di ricostruzione dell’argine con la posa di massi ciclopici. Allagamenti interessano anche il territorio di Conselice, causata dalla rotta dell’argine del Sillaro.
Tutta la macchina della protezione civile continua a essere attiva con il Cor regionale aperto dalla scorsa notte a Bologna, così come le Sale operative unificate attivate dalle prefetture delle provincie di Bologna, Ravenna, Modena, Reggio Emilia e Forlì Cesena.
Lo stesso i Centri operativi comunali, oltre ai volontari, i Vigili del fuoco, con mezzi e uomini arrivati anche da altre regioni, esercito e forze dell’ordine, polizia locali. Riuniti stamattina sia il Centro coordinamento soccorsi dalle Prefettura di Ravenna, in sede permanente unificata con il Centro operativo comunale, che quello di Bologna.
Sono 183 i volontari dei Coordinamenti di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini che stanno già raggiungendo le località più colpite. I referenti delle colonne mobili delle Regioni Marche, Toscana, Lombardia, Veneto e Liguria stanno svolgendo sopralluoghi con i tecnici dell’Agenzia regionale per la Scurezza territoriale e la Protezione civile, per attivare squadre e mezzi di supporto in particolare nel ravennate.
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