L’FBI proprio in questi giorni sta diramato diversi appelli ai genitori ignari di una strage silenziosa ai danni dei bambini. Sextortion è un tipo di sfruttamento sessuale online in cui degli individui costringono le vittime a fornire immagini sessualmente esplicite o video di se stessi. I delinquenti poi minacciano le vittime di inviare le immagini al pubblico o inviarle ad amici e familiari. L’FBI ha visto un significativo aumento dell’attività Sextortion nei confronti dei bambini che usano Internet, in genere di età compresa tra i 10 ei 17, ma ogni bambino di età può diventare vittima di Sextortion.
L’FBI ha identificato un numero allarmante di bambini che si mettono in comunicazione con le persone online che cercano di sfruttarli sessualmente. Con il termine dell’anno scolastico e l’inizio dell’estate i bambini hanno più tempo per accedere ai dispositivi elettronici. Con una connessione Internet o uno smartphone, anche i bambini più piccoli sono sensibili a questo tipo di sfruttamento criminale.
BASTA L’INVIO DI UNA SOLA IMMAGINE PER DIVENTARE VITTIME
L’FBI sta cercando di mettere in guardia i genitori, gli educatori, gli operatori sanitari e bambini sui pericoli di Sextortion. L’invio di una sola immagine inadeguata ad un’altra persona online potrebbe diventare il catalizzatore per Sextortion se quell’immagine, condivisa pubblicamente o con la famiglia e gli amici, è considerato compromettente per la vittima. I trasgressori sanno cerare rapporti virtuali di amicizia perché dimostrano una capacità nel saper ascoltare. Ma questa relazione può essere manipolata per farsi inviare eventualmente immagini o di video inappropriati.
I bambini tendono ad essere fiduciosi on line e possono dare amicizia con le persone di qualsiasi età o sesso. I trasgressori utilizzano questa ingenuità e soprattutto la consapevolezza di sapere che gli adolescenti sono particolarmente aperti e molto ingenui e dimostrano il piacere di stare sui social networking. Nella maggior parte dei casi, hanno spontaneamente inviato immagini o video di se stessi. I trasgressori utilizzano le informazioni dalla presenza online delle potenziali vittime rivedendo i messaggi e le “liste di amici”, quest’ultime possono servire come fonte per identificare ulteriori vittime una volta che il processo di Sextortion inizia che può durare per anni.
Le vittime hanno riferito di dover soddisfare le richieste di immagini sessualmente esplicite e video più volte al giorno. L’FBI ha identificato i casi in cui i bambini hanno commesso suicidio, tentato suicidio, o impegnati in altri atti di autolesionismo a causa del Sextortion.
L’FBI ricorda che il Sextortion è un crimine. La coercizione di un bambino da un adulto per la produzione di quello che è considerato pornografia infantile e comporta pesanti sanzioni, che possono includere (in America) fino a ergastoli per l’autore del reato. Affinché il circolo di dipendenza si arresti occorre che qualcuno riesca a farsi avanti, di solito un genitore, insegnante, un badante, o persone di legge. L’imbarazzo della vittima dipende proprio da quelle attività nascoste che purtroppo impediscono di confidarsi. I trasgressori Sextortion possono avere centinaia di vittime in tutto il mondo, la loro denuncia potrebbe aiutare le forze dell’ordine ad identificare l’autore del reato e soprattutto impedire innumerevoli altri episodi di sfruttamento sessuale ad altre vittime.
Le seguenti misure possono aiutare ad educare e evitare che i bambini diventino vittime di questo tipo di sfruttamento sessuale:
- Rendere i bambini consapevoli del fatto che qualsiasi cosa fatta in linea potrebbe essere disponibile per gli altri;
- Rendere le applicazioni sicure per bambini e le impostazioni di privacy siti di social networking sono impostate per le più severe livello possibile;
- Chi chiede un bambino di impegnarsi in attività di carattere pornografico on-line devono essere segnalati ad un genitore, tutore o l’applicazione della legge;
- Non è un crimine per un bambino di inviare immagini sessualmente esplicite a qualcuno se sono costretti a farlo, così le vittime non dovrebbero aver paura di dire l’applicazione della legge, se essi vengono sfruttati sessualmente;
- I genitori dovrebbero mettere i personal computer in una posizione centrale in casa;
- I genitori dovrebbero esaminare e approvare le applicazioni scaricate per smartphone e dispositivi mobili e monitorare l’attività su tali dispositivi;
- Garantire un adulto è presente e impegnato quando i bambini comunicano tramite webcam;
- Discutere la sicurezza di Internet con i bambini prima di impegnarsi in qualsiasi attività on-line e mantenere tali discussioni da bambini diventano adolescenti.
COSA FARE SE QUALCUNO CHE CONOSCI È VITTIMA DI SEXTORTION
- Contattate le forze dell’ordine locali.
- Non eliminare dal pc o cellulare nulla affinché le forze possano esaminare i dispositivi.
- Dire tutto ciò che riguarda gli incontri avuti online, anche se può essere imbarazzante, tutto è necessario per trovare il colpevole.
di Cinzia Marchegiani