di Christian Montagna
Roma– Oggi, venerdì 5 Gennaio, ad eccezione di Basilicata (partiti il 2 gennaio), Valle d’Aosta (3 gennaio) e Sicilia (domani), sono ufficialmente partiti i saldi. La campagna acquisti invernale è aperta ed è lotta all’ ultimo capo! Mentre da una parte c’è chi bisticcia e protesta armato di mouse e tastiera per il costo dei sacchetti di frutta e ortaggi, dall’altra, c’è chi non bada a spese e da oggi si lascerà andare ad acquisti folli nei principali poli commerciali italiani.
Dati incoraggianti. Le stime lasciano ben sperare: in base agli ultimi sondaggi sarà in aumento la percentuale di italiani che acquisterà ai saldi invernali 2018 (61,4% contro i 58,5% dell’anno scorso). Compreranno più le donne che gli uomini (il 67,9% contro il 55,4%), ma questi ultimi, soprattutto nel Nord Est, spenderanno leggermente di più delle donne, oltre 200 euro. Ancora una volta, in testa alle “priorità”, se così si possono chiamare, sarà il settore dell’abbigliamento e delle calzature. Dunque, quelle scarpe e quei vestiti tanto agognati finalmente potranno essere vostri!
Scontistica elevata. Lo sconto medio di partenza quest’anno è del 30%, secondo quanto rivelato da Confesercenti. Gran parte delle boutique applicherà anche riduzioni comprese tra il 40 ed il 50% del prezzo di cartellino per sopperire ad un anno ancora di difficoltà nel settore moda. I dati infatti non sono stati incoraggianti: nel 2017 sono scomparsi 2.400 negozi, più di 6 al giorno. Tra le regioni più colpite Piemonte, Trentino, Umbria e Valle d’Aosta.
Occhio alle truffe. Come ormai da anni accade, Confesercenti ha consigliato i consumatori nelle scelte, fornendo una serie di indizi utili a non cadere in possibili truffe o raggiri.
A cominciare dai cartellini: su ogni prodotto deve essere indicato per legge in modo chiaro e leggibile il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto; i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, non delle stagioni passate. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti a ribasso e deve essere appositamente segnalata; generalmente, diffidare dei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati, superiori al 50-60% poiché nascondono spesso merce non nuova.
I regali acquistati a saldo si possono cambiare e solo la merce difettosa entro due mesi dalla scoperta del difetto, l’importante è conservare sempre lo scontrino. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso o non voglia restituire i soldi è possibile rivolgersi ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o a un’associazione dei consumatori.
(Foto de “La Conceria” – Roma)
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